Arrivando dall’aeroporto in centro ho potuto vedere il notiziario della BBC che trasmettono sul carissimo ma efficientissimo trenino Heathrow Express che in 15 minuti ti porta in centro a Londra. Manco a dirlo la prima notizia è sull’omicidio del poliziotto in Sicilia e sullo stop ai campionati di calcio. Di violenza negli stadi ne sanno qualcosa qui, e al contrario di quanto accade da noi, sanno anche qualcosa di come risolvere il problema. Basterebbe chiedere un parere in quelle belle riunioni di ministri che si fanno a livello europeo, verrebbe da pensare, ma evidentemente nessuno ha ritenuto fosse il caso. Sequele di ministri degli interni: Amato, Pisanu, Scajola, Bianco, Russo Iervolino, Napolitano, Coronas, Brancaccio, Maroni e predecessori: nemmeno una telefonata all’Home Office?
Guardavo attonito le immagini della guerriglia sullo schermo al plasma e non riuscivo a non pensare (come faccio da mesi, ormai) che davvero non si capisce a cosa serva questa specie di circo putrido, incivile, sanguinolento e fallimentare. Davvero: a cosa serve? A chi giovano le devastazioni sui treni e negli autogrill? Chi è responsabile del fatto che da decenni si tollerano le peggiori manifestazioni di violenza e le più meschine apologie di nazismi, fascismi, forni crematori e quant’altro? Perché non lo si è ripulito fino ad oggi come è successo in ogni altro paese civile? Qual è il contributo del calcio professionistico alla cultura sportiva del paese? Che danno verrebbe alla nazione semplicemente levandolo definitivamente di mezzo?
19 risposte a “A chi giova?”
Che danno verrebbe alla nazione semplicemente levandolo definitivamente di mezzo?
mancherebbero i circenses con cui ci distraggono dal fatto che il Paese è in declino e che, col tempo, non avremo più tanto panem quanto oggi
Ivan purtroppo pretendi misure troppo drastiche..dico questo perchè stai dimenticando tutte le altre persone come me che sono innamorate di questo sport e che s’incazzano da morire al momento in cui saltano fuori risse e scontri,”calciopoli” e cori razzisti. Siamo la maggioranza, siamo i più, certo non stiamo trattando di problemi trascurabili, ma non penso sia giusto che a causa di quattro emeriti imbecilli ci si debba rimettere anche noi..non pensi? Ciò detto,comprendo quel che dici..
Sottoscrivo. E aggiungo che lo stesso discorso si può applicare alla situazione della cultura popolare italiana, soprattutto per quel che riguarda le giovani generazioni…Si continuano a proporre modelli per cui la massima aspirazione per chi esce dall’adolescenza deve essere quella di partecipare a qualche reality, essere corteggiati o corteggiare seduti su un trono, ballare-cantare-recitare (alla bellemeglio, ma è l’impegno che conta, no?), fare la velina (per le ragazze) o – per l’appunto – il calciatore. E’ ovvio che poi i giovani siano del tutto scombussolati (e magari scarichino le loro frustrazioni in una qualche forma di tifo sportivo scriteriato), ma d’altra parte è meglio allevare dei giovani rintronati e inconcludenti piuttosto che propositivi e dotati di spirito critico…Altrimenti quelli-che-ben-sappiamo non starebbero più dove stanno.
Saluti.
A me del calcio non interessa niente. Ma il problema sono questi teppisti delinquenti e l’incapacità dello stato ad affrontarli, non il calcio in sé e per sé. I problemi vanno risolti alla radice, non solo eliminandone i sintomi più evidenti. Eliminare il calcio per eliminare i teppisti collegati al calcio sarebbe come uccidere un paziente malato per eliminare i batteri che lo infettano.
MA CHE FORSE IN REALTA’ MOLTI, TROPPI POLITICI, DIRIGENTI CALCISTICI, “IMPORTANTI” E/O NOTI GIORNALISTI DI CALCIO E “FURBETTI” AFFARISTI NON VOGLIANO CAMBIARE NULLA DI QUELLO CHE SUCCEDE??
“CALCIOPOLI” HA MESSO IN EVIDENZA INTRECCI ILLEGALI D’INETRESSI DISONESTI…CHE FORSE ALTRI INTRECCI PERICOLOSI QUALI QUELLI TRA SOCIETA’ DI CALCIO E LE RISPETTIVE TIFOSERIE UFFICIALI – CHE VIOLENTEMENTE E MAFIOSAMENTE STRUMENTALIZZANO E RICATTANO I I CLUBS – DEBBANO VENIRE ANCORA FUORI??
Il problema è prendere tutta questa gente e rinchiuderla in galera. non è possibile che questi vadano in trasferta con la squadra e devastino treni, autogrill, bar. Chiudere gli stadi da qualsiasi tifo fino a fine anno, applicare l’anno dopo le leggi che già ci sono (e non far uscire dopo una settimana i tifosi violenti ma tenerli un annetto) e ricominciare il campionato solo con i tifosi della squadra di casa. Siccome siamo bestie è giusto che veniamo trattati come tali. Quelle immagini di venerdì mi facevano venire in mente le manifestazioni in Palestina, la guerriglia in Iraq ecc.ecc. Le stesse immagini che provengono da quei paesi che erano stati definiti delle “civiltà inferiori” da qualche politico che ha fatto il presidente del consiglio
Assolutamente in sintonia, stesso pensiero. Il gioco del calcio non è più tale, nessun gioco include violenza e morte…pazzesco e orribile!
E i soldi? I miliardi che girano nel circuito del campionato? Dove li mettiamo?
Come si può interrompere un campionato che muove tanti soldi?
Proprio tu Marco che ami il calcio dovresti essere il primo a dire basta a questa vergogna di interessi che gira intorno a quello che tu ami tanto.
Proprio gli amanti del calcio dovrebbero essere stanchi di vedere che il loro sport non c’entra più con lo spirito sportivo e spegnere le tv, non andare più a vedere le partite, non permettere più di essere usati in questo gioco terribile che purtroppo miete vittime reali.
Speriamo che questo sia un punto d’inizio per ricostruire un paese dove oramai il rispetto del prossimo e delle regole sociali e’ diventato una barzelletta. Mai come ora, da ex-pat, mi vergogno di essere italiano. Io spero che lo schiaffo morale datoci da una morte insensata e la vergogna collettiva per come abbiamo ridotto il nostro paese catalizzino il rinnovamento popolare di cui l’italia abbisogna.
Non ho mai amato il calcio, di più non mi ha mai provocato alcun interesse al di là di quelle poche figurine che scambiavo all’età di 8 anni (45 anni fa). Rispetto però chi lo ama e sentire affermazioni del tipo che levarlo di mezzo non sarebbe poi un gran danno, mi fa inorridire. Non si difendono i diritti di una società senza rispettare i diritti degli individui che la compongono, ma l’esatto contrario. In politica, non essere capaci di elevarsi al di sopra di sé stessi, per vedersi immersi in una più grande collettività, è peggio che agire in conflitto di interessi palese. E’ il difetto di tanti giovani che conosco, troppo privi di esperienza e troppo innocenti e per capire la potenzialità distruttiva che potrebbe avere il potere politico nelle loro mani.
Cara Fabiana hai azzeccato perfettamente quel che provo,ne ho davvero le palle piene di questo sistema in cui certi calciatori sono più divi che atleti,in cui si pensa prima agli interessi economici in gioco e dopo,se qualcuno ne ha voglia,agli interessi che riguardano lo sport in sè e chi lo segue.Il punto è che tutto questo non ti deve far allontanare dal discorso iniziale.A me vien da piangere perchè tutto questo casino è nato dal fatto che è morta una persona (che peraltro stava facendo solo il proprio dovere):ma queste situazioni si verificano molto,troppo spesso,nn è la prima volta.Io credo sia un problema innanzitutto di mentalità,che in qualche modo dev’esser cambiata come è stato fatto in Inghilterra(gli hooligans erano ben peggio).Poi di prevenzione.Mi spiego.Due-tre volte l’anno mi capita di andare allo stadio e sistematicamente mi viene sequestrato l’accendino che intendo usare per accendermi sigarette e non certo per aprire la testa ad un arbitro lanciandoglielo dal terzo anello di San Siro.Eppure(mi baso su ciò che ho letto su Repubblica e Corriere)persone,anche minorenni,che han partecipato agli scontri erano in qualche modo ARMATI.Ora,visto che quelle genti erano appena uscite fuori dallo stadio,non credo avessero nascosto le proprie risorse belliche prima, per poi riprenderle successivamente a partita conclusa,mi pare invece più logico pensare che li avessero già da principio.E quindi i controlli li aveva fatti qualcuno o no?di cosa si lamentano?Ho visto motorini(lo ricordate?)piovere giù dalle gradinate,ho visto che le cose non le hanno volute cambiare e vedo ora che hanno anche il coraggio di stupirsi che queste quattro bestie escano di casa pronte alla guerriglia,anzichè a sostenere i propri beniamini.Concludo.Da bambino mi lamentavo perchè m ammalavo di continuo.Mio padre non mi rimproverava tanto quand’ero a letto con la febbre,quanto quando uscivo con i capelli bagnati ed un giubbotto troppo leggero.Pian piano ho iniziato ad ascoltarlo e le cose sono cambiate.Basta abbaiare al fianco di giornalisti e uomini di televisione sugli effetti,alziamo la voce per agire sulle cause.E scusate se mi son dilungato troppo…
In Inghilterra, “”manco a dirlo la prima notizia è sull’omicidio del poliziotto in Sicilia e sullo stop ai campionati di calcio.””
Ma lo avete sentito il papa, ampliato e ripetuto da tutti i tele-radio giornali, di tutto questo non ha detto una sola parola! Si è preoccupato, e molto, della vita degli embrioni. Della vita degli ispettori di polizia di 38 anni, con moglie e figli, non glie ne po’ fregà de meno. Del teppismo che imperversa, nemmeno un accenno. Venti minuti per spiegare che le famiglie di fatto rovinano le famiglie “normali”.
In piazza gli striscioni del “movimento per la vita”. La vita di chi? Non quella dei poliziotti. Il povero Pasolini che notava come i poliziotti, figli di povera gente (e poveretti loro stessi) dovessero contrastare i pariolini vestiti da rivoluzionari, starà rigirandosi nella tomba.
Putrido, Incivile, Sanguinolento e
Fallimentare.
Direi che hai definito la politica Italiana piu’ che altro.
respirate per ora… tra due domeniche si ricomincia con il circo.
I nani e le ballerine scalpitano gia’ nelle loro gabbie.
E non dimenticate piuttosto che i veri omicidi sono l’aborto e l’eutanasia.
Altro che le sprangate.
Ora preghiamo tutti insieme.
MARSCH!!!
Vedi Omar,il fatto è che si sentono minacciati,la loro influenza cala la presa sulle persone,l’oscurantismo tramonta, e quindi preferiscono insistere sulle”minacce alla famiglia”(senza ancora aver spiegato in cosa dovrebbe consistere questa minaccia)che rappresentano le coppie di fatto.Quindi se da altre parti la follia dilaga,muore la gente,lasciano sbraitare la tv. Loro dall’alto della propria ottusità son troppo impegnati,bisogna capirli.
Non capisco dov’è il “gioco”, lo sport quando quei “tifosi” vanno allo stadio solo per devastare, picchiarsi e sfogare i più bassi istinti.
Ma se io andassi in giro a spaccar vetrine, incendiare auto, picchiare la gente, cosa mi farebbero? In galera! Quegli ultras continuano ad andare allo stadio o restarne fuori, giusto per contribuire alle botte.
Io non li manderei in galera, che già scoppiano, ma a fare gli operatori ecologici, a bonificare discariche, spaccare pietre…così si sfogano, no?
Carissimo Tartarotti, quello che piu’ fa male e dispiace tanto e leggere certi commenti dell’estrema sinistra.
l’onorevole caruso prima di chiedere di identificare i Poliziotti Italiani, dovrebbe lui identificare i suoi amici che vanno in giro con il viso coperto e mazze di legno in mano.
E questi sono i nostri rappresentanti !!!!
Che vergogna
Leggete le proposte di Gianni Mura su Repubblica.it: http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/sport/calcio/serie_a/agente-morto-catania/cose-da-fare/cose-da-fare.html e l’analisi di Pippo Russo: http://www.gqonline.it/cont/blogx/wwwroot/ViewCat.asp?Cat=pippo (La lobby pro-ultras e Una guerra intermediata)
Se pensi di risolvere così il problema…
e basta finitela di rompere a noi ultras non giudicateci non vi piacciamo allora non ci considerate noi non ci mettiamo a piangere mica noi staimo bene come siamo è non cambieremo mai se non vi va beno peggio per voi e poi dei calciatori siete solo invidiosi ULTRAS STILE DI VITA ORGOGLIOSAMENTE ULTRAS