Sono nato a Pescara il 16 agosto 1965 e il giorno del mio terzo compleanno la mia famiglia si è trasferita a Foggia, dove ho fatto tutte le scuole. Università a Napoli: mi sono laureato con lode in legge con una tesi discussa col Professor Giovanni Verde, poi diventato vicepresidente del CSM.
Metà del mio sangue – quello che arriva da parte di madre – è napoletano, l’altra metà è un miscuglio di italiani, greci, ebrei e altro Mediterraneo dovuto al fatto che nel 1848 la mia famiglia lasciò Venezia (di qui il cognome terminante nel suffisso “otto”, 100% veneto!) per Alessandria d’Egitto. Mio nonno tornò dall’Egitto per la prima guerra mondiale e sposò mia nonna, una milanese nata vicino Bergamo.
Poco prima di laurearmi sono stato eletto consigliere di circoscrizione a Foggia, con i verdi del Sole che ride. Ho lasciato la politica in Puglia per un lavoro al nord (come capita a tanti!): mi ha assunto la Banca Commerciale Italiana nel suo gruppo di neo assunti ad alto potenziale. Ho girato un sacco di città italiane in quel periodo: Barletta, Viareggio, Padova, Monza, Biella. Poi, nel 1992 arrivo a Milano, alla Direzione Centrale.
Amo Milano appassionatamente, è la mia casa. “Mi piacciono i tuoi quadri grigi, le luci gialle, i tuoi cortei” cantava Alberto Fortis di Milano a quel Vincenzo che voleva assolutamente ammazzare. Ecco, quei quadri, quelle luci e quei cortei piacciono moltissimo anche a me.
Ancora lavoro: lascio la Comit nel 95 e vado all’Ambroveneto. Ancora Milano, poi per 18 mesi lavoro a Genova come Capo del Personale della Liguria. Nel 1998 vengo infine assunto a Citibank come Direttore Risorse Umane per l’Italia.
La passione politica non mi ha mai abbandonato. Nel 1996 scrivo una lettera a Repubblica per dire che il governo dell’Ulivo non fa sognare come tutti ci aspettavamo. Nascono “I delusi dell’Ulivo” e mi ritrovo d’improvviso a Palazzo Chigi con Prodi e Veltroni che vogliono saperne di più. Ma finisce lì.
Nel 2001 fondo con alcuni amici “Adottiamo la Costituzione”, un movimento per la difesa della nostra Carta fondamentale Chiediamo a tutti i cittadini di adottare un articolo e di difenderlo, come si fa con le scuole e con i monumenti. E anche con i bambini.
Dal 2002 vivo a Londra, faccio il capo delle risorse umane della divisione “Capital Markets” di Citigroup. Per lavoro gestisco 2200 persone in 54 paesi di Europa, Medio Oriente e Africa. Assieme ad un gruppo di italiani stupefatti dalle non lodevoli imprese del nostro governo di centrodestra (ma certamente non disposti ad arrendersi), fondo il primo circolo all’estero di Libertà e Giustizia attorno al quale gravitano in breve tempo centinaia di persone. Due settimane fa, entrando a una riunione, tutti i presenti mi chiedono di candidarmi alle primarie.
E io accetto.