Alcuni giornali hanno titolato in questi giorni parlando della mia omosessualità. “Top manager e gay”, ha scritto per esempio Il Giorno. Sono un dirigente d’azienda e sono omosessuale, ma vorrei che fosse chiaro che non mi candido in sola rappresentanza di nessuna delle due categorie.
Desidero che le persone omosessuali abbiano i medesimi diritti degli altri cittadini e lo faccio non in quanto gay, ma perché ritengo che tutti i cittadini debbano avere uguale dignità davanti alla legge e uguali opportunità nella comunità. Questo vale per i gay ma vale anche per le
donne, così drammaticamente sottorappresentate nella politica, nelle imprese, nelle università, così come anche per i per i diversamente abili, per le persone di confessioni ed etnie non maggioritarie in questo paese.
Ben piccola e ristretta sarebbe la politica se si riducesse soltanto alla lotta per i diritti che vuoi personalmente utilizzare.