3 Settembre 2005

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Archivio storico

Ricevo questa lettera da Imma Battaglia e la pubblico volentieri, ringraziandola per averci scritto.
Gent.mo Ivan e cara Katia e Sandra,
Sono Imma Battaglia protagonista dell’episodio al Gay Village mi spiace per
l’accaduto ma come al solito la verità ha sempre due facce.
L’altra sera mi sono trovata in una situazione grave rispetto all’impegno e
ai valori su cui da una vita fondo il mio impegno e la mia intera vita che
sono onestà intellettuale, trasparenza e rispetto.
Abbiamo appreso dai giornali dell’impegno di Scalfarotto alle Primarie e non
possiamo che esserne contenti peccato che fra tutti I candidati, l’unico che
non ci ha mai neanche mandato una mail o una newsletter o ci abbia
contattato per presentarsi e magari presentarci anche un programma sia
proprio Scalfaratto.
Come entrambi sapete, sulle Primarie, le associazioni locali e non, hanno
deciso in maniera unitaria di condividere una piattaforma programmatica con
l’obiettivo che venga condivisa da tutti I candidati alle Primarie e
sopratutto che diventi programma dell’ Unione.
La piattaforma è stata presentata all’incontro che Bertinotti ha chiesto
alle associazioni glbt, ed è diventato l’appello con cui si chiede di
incontrare tutti I candidati per condividerne I punti.
A tal fine come DiGayproject e GayVillage abbiamo deciso di non schierarci
con nessuno dei candidati e perciò di non raccogliere firme, questa cosa è
stata detta anche a Pecoraro Scanio quando, presentandosi di persona al
GayVillage, ci aveva chiesto di fare qualche iniziativa per la sua
candidatura alle primarie.
Detto ciò quando mi sono vista comparire due giovani volontarie senza che
mai nessuno ci avesse contattato, nè mai ci avesse avvertito ho provato un
grosso disappunto, che ho palesemente dimostrato, per la superficialità e la
possibile strumentalizzazione dell’omosessualità che come persona impegnata
non riesco a sopportare.
Non riesco a credere che GayVillage fosse uno dei tanti posti dove volevano
raccogliere firme perchè, anche se c’è buona fede, penso che chiunque di voi
al posto mio, si sarebbe sentita sfruttata, usata, e anche presa in giro.
Ho detto alle due ragazze che sarebbe stato corretto che qualcuno ci avesse
semplicemente contattato e avremmo potuto evitare disgiudi e dispiaceri per
tutti.
Alla fine della nostra accesa discussione, dove io ammetto di essermi accesa
per la scorretezza subita, e di cui chiedo scusa, Sandra ha ammesso di aver
sbagliato a non informarsi.
Se veramente vogliamo costruire una sinistra nuova e moderna non possiamo
partire dalla disinformazione e dalla mancanza di rispetto, io non sono
nessuno e non rappresento nessuno ma sono certamente una delle tante persone
che da decenni, nel buio, nella solitudine, nella difficoltà, si impegna
per portare alla luce il vuoto di diritti che c’è in Italia e per questo mi
aspettavo da parte vostra un pò più di attenzione sulle nostre posizioni
politiche.
Spero con questa mail di aver chiarito l’episodio, sono a disposizione per
qualunque ulteriore chiarimento.
P.S: vi chiedo per correttezza e trasparenza di pubblicare questa mail sul
vostro sito.
Imma Battaglia