Sono le undici di sera del 15 ottobre, domani si vota, mancano poche, pochissime ore e ci sono delle cose che vorrei dire a tutti voi amici e amiche, volontari, lettori del blog e a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto che pareva, diciamocelo, assolutamente impossibile.
Sono passati due mesi incredibili, davvero inimmaginabili, di lavoro, progetti, discussioni. Sono arrivato a questa sera esausto ma felice di una felicità che davvero non so descrivere. Sono felice per quello che abbiamo costruito, per le idee che abbiamo fatto circolare, per l’inenarrabile passione, per le parole che ci siamo detti, per i vostri commenti e per i magnifici rapporti umani che ci legano oggi indissolubilmente.
Penso alle città che ho visitato, alla mia Italia che ho visto da vicino, come in quella canzone di De Gregori che – ricordate? – cantava di Genova coi suoi svincoli micidiali, di Milano con i suoi sarti ed i suoi giornali, di Firenze coi suoi turisti internazionali, di Napoli con i suoi martiri professionali e di Bologna, Bologna coi suoi orchestrali. Grazie a tutti voi, meravigliosi amici dei comitati per Ivan di tutte le città, per il lavoro indefesso, per la cura con la quale avete organizzato i miei incontri in giro per il Paese, per l’attenzione che ho percepito anche nei vostri più piccoli gesti.
Abbiamo fatto la differenza, tutti insieme. Abbiamo portato sulle prime pagine dei giornali e in primo piano nella discussione politica il ricambio generazionale, le donne, il precariato, le coppie di fatto, la meritocrazia e sottolineato le molte zavorre che legano il nostro Paese ad un presente che non merita. Dal canto mio sono pronto a continuare questa nostra rivoluzione che uno di voi, sul blog, definì molte molte settimane fa, pura, pulita, rivoluzionaria. Continuerò a lottare per far sì che si affermi un’Italia giovane, sobria, laica, e che argomenta senza urlare. Quell’Italia che noi rappresentiamo con orgoglio in Italia e all’estero.
Siamo partiti in due, Marco ed io, solo due mesi e mezzo fa. La lista di tutte le persone che vorrei ringraziare sarebbe lunga, lunghissima, molto più lunga di quella che feci il 15 settembre, alla fine della raccolta delle firme. Siamo aumentati e diventati tantissimi: da due individui a molte centinaia di volontari, da 15 mila firmatari a sapremo domani quanti elettori. Non farò nomi quindi, ma sappiate che i vostri volti e i vostri sorrisi sono con me, indelebili nella mia mente.
Buona notte, dunque, e buona domenica. Qualsiasi cosa succeda domani abbiamo fatto partire un processo che non si fermerà, abbiamo cominciato un cammino che, non ho alcun dubbio, ci porterà tutti insieme molto, molto lontano.