29 Ottobre 2005

Bobo

Archivio storico

Bobo Craxi, ieri sera a Matrix, si è rivolto a me dicendomi testualmente: “Scalfarotto, non addentrarti in discussioni politiche complesse”. Mah: io no, lui sì. Ci sto pensando da qualche ora e non riesco davvero a trovare una ragione per cui Bobo possa ritenersi in diritto di addentrarsi in discussioni politiche complesse e considerare me escluso da tale possibilità.
A pensarci bene può darsi che, nella migliore tradizione italiana di trasmissione della professionalità di padre in figlio, il nostro amico Bobo ritenga questa sua esclusiva capacità derivi dalla sua qualità di figlio di un politico: escludo del resto possa fondarla nei suoi incarichi nel Nuovo PSI, le cui vicende si commentano da sole. E ora che ci penso anche la sorella Stefania pare faccia politica: deve trattarsi evidentemente proprio di questo. Se ti chiami Craxi hai, secondo questa logica – certamente bizzarra ma non isolata – maggior diritto di “addentrarti in discussioni politiche complesse” di quanto tu ne abbia chiamandoti Scalfarotto. Con quali esiti non si sa, ma ne hai facoltà.
Se così fosse, e dovessimo quindi deciderla soltanto sulla base dell’eredità paterna, beh, lasciatemi dire che chi di noi due abbia più diritto di parlare di politica è proprio tutto da stabilire (e lasciatemi anche nell’occasione ringraziare mio padre per l’esempio di vita, probabilmente non celeberrima ma di certo specchiata, che mi lascia in dote).