2 Gennaio 2006

Sesso connection

Diritti

Decine di migliaia di ragazze. Più che in ogni altro paese della Ue. Per lo più arrivano dall’Est. E vengono costrette a prostituirsi sulle nostre strade…….L’ultimo episodio..successo a Milano poche settimane fa. Una giovane prostituta di un paese dell’Est europeo viene portata nella “stanza dell’impiccagione”. Ha commesso un errore gravissimo agli occhi di chi la sfrutta: si lamenta troppo delle sevizie a cui è sottoposta. Peggio: vuol cambiare vita, basta battere. …Merita una punizione. Le viene messa una corda al collo. Tutte intorno a lei, assistono allo spettacolo le sue colleghe, atterrite.….Albanesi, rumene, nigeriane, moldave, russe, uzbeke e, recentissima novità, cinesi che non si vendono più come prima solo a uomini cinesi, ma anche all’esterno della propria comunità di riferimento. Sono fino a 36 mila le vittime della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale in Italia. Un vero e proprio record, su oltre 100.000 in 11 paesi della Ue, come risulta da un recentissimo studio commissionato dal Parlamento di Strasburgo a Transcrime, centro sulla criminalità transnazionale dell’Università di Trento e della Cattolica di Milano (vedi scheda).
Ecco la scheda (NdA)
Stima delle vittime della tratta sessuale ogni 100.000 abitanti MASCHI (con più di 15 anni) tra il 2000 e il 2002
Austria 84
Belgio 64
Francia 27
Germania 45
ITALIA 115
Lituania 15
Paesi Bassi 76
Polonia 15
Repubblica Ceca 9
Spagna 54
Svezia 10

(Fonte: L’Espresso 27 dicembre 2005)

PRIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Siamo finalmente primi e con grande distacco. L’orgoglio maschile italico, vilipeso ed oltraggiato per anni sulla stampa delle plutocrazie giudaico massoniche di tutta Europa tanto da portare indicibili danni alla nostra industria turistica, si risolleva fiero ed indomito. Un popolo di santi, navigatori, poeti, pensatori, alfiere della cristianità nel mondo oggi si fregia del titolo, indebitamente toltogli, di popolo di amatori. Madri, mogli, sorelle d’Italia siate fiere dei vostri maschi. Grazie a loro, l’Italia ha ripreso quel primato che le compete fra le Nazioni della terra. Qui trova il suo massimo compimento la teoria del libero mercato con l’incontro perfetto fra domanda e offerta. Da qui riparte la ricchezza delle nazioni. I proventi di questo mercato, ancorché impaniarsi in lacci e laccioli di governi nazionali voraci vessatori della libera impresa, volano sulle ali della grande finanza e spandono benefici anche in quelle misere terre dell’Est per troppi anni sotto il giogo ateo di governi totalitari sanguinari e illiberali.
Buon 2006 a voi fieri maschi italici!
E a noi…..che questo commento surreale, ma non irreale nell’Italia di pochi decenni fa e non solo, non torni di attualità fra breve.
Francesco Giammanco