12 Gennaio 2006

La percezione della povertà

Attualità

(…)Reduce da una mezz’ora di leggero disagio da Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni, i quali pure si sono gentilmente astenuti dal chiedergli conto dei 1800 euro con cui ha condonato cinque anni di evasione fiscale miliardaria, Silvio Berlusconi ospite de La7 ha fatto tre passi, ha cambiato studio e si è concesso un supplemento di quarantacinque minuti di godimento da Biscardi: “Il processo che preferisco”, risate in studio.
Si parla di tutto, di Vieri, del Milan , BNL Unipol di quanto sia stato penalizzato come presidente/imprenditore dalla legge sul conflitto di interessi: sembra proprio che ci creda!
La parte più interessante della serata, a parte il piacere che ne avranno tratto i milanisti, è quella in cui Berlusconi spiega le ragioni della sua “nuova” strategia di presenza in tv: “E’ che la realtà è molto diversa dalla percezione della realtà, io sono qui per spiegarlo”. I poveri si percepiscono poveri ma non lo sono, lo dice l’Istat. Gli osservatori e gli analisti lo percepiscono come un imprenditore che si è arricchito ma si è invece impoverito. I giovani percepiscono il lavoro come precario ma invece è sicurissimo. Del resto le percezioni sono spesso fallaci.
(Fonte: Repubblica, 10 gennaio 2006)
Certo, perché i poveri, secondo l’Istat possono avere anche spendere a testa ogni mese più di 800 euro!
Infatti lo speciale TG1 “Gli equilibristi” a cura di Maria Luisa Busi andato in onda l’8 gennaio apre così:

Secondo l’Istat, una famiglia di due componenti la cui spesa media mensile procapite sia di 869,50 euro a persona, circa 1.700.000 delle vecchie lire, è “relativamente povera”. 2 milioni 360 mila nuclei familiari, il 10,6% delle famiglie, l’11,8% della popolazione italiana. Secondo un’altra indagine, quella dell’EURISPES, sarebbero 4 milioni 700 mila le famiglie povere o quasi povere. Circa il 22% del totale, oltre 14 milioni di individui.
(Fonte: Speciale TG1, 8 gennaio 2006)
Ma è risaputo che la RAI e in particolare il TG1 è un covo di comunisti.
Non è un problema di povertà, semmai è un problema di salute pubblica: 14 milioni di individui hanno disturbi della percezione tanto da sentirsi poveri con 800 euro in tasca!
Ma allora suggeriamo a chi sta mettendo a punto i programmi per le prossime elezioni di non preoccuparsi per l’economia nazionale che va a gonfie vele ma di prevedere invece una folta schiera di psicoanalisti (14 milioni di persone sono tante!) in grado di fare una adeguata psicoterapia a questi individui per aiutarli a superare questo stato inopportuno di povertà percepita!
Ci sarà un aumento della spesa sanitaria ma con 800 e passa euro al mese possiamo chiedergli di pagare almeno il ticket!

Alessandro Campioni
Ma è risaputo che la RAI e in particolare il TG1 è un covo di comunisti.
Non è un problema di povertà, semmai è un problema di salute pubblica: 14 milioni di individui hanno disturbi della percezione tanto da sentirsi poveri con 800 euro in tasca!
Ma allora suggeriamo a chi sta mettendo a punto i programmi per le prossime elezioni di non preoccuparsi per l’economia nazionale che va a gonfie vele ma di prevedere invece una folta schiera di psicoanalisti (14 milioni di persone sono tante!) in grado di fare una adeguata psicoterapia a questi individui per aiutarli a superare questo stato inopportuno di povertà percepita!
Ci sarà un aumento della spesa sanitaria ma con 800 e passa euro al mese possiamo chiedergli di pagare almeno il ticket!
Alex
Fonte Concita Di Gregorio su www.repubblica.it 10.01.2006
Per vedere lo speciale TG1 http://www.raiclicktv.it/raiclickpc/secure/stream.srv?id=12223&idCnt=33031&path=RaiClickWeb^Notizie^Cronache