18 Gennaio 2006

Risoluzione europea: l'omofobia come il razzismo

Diritti

Ancora una volta, viva l’Europa! Il Parlamento di Strasburgo ci ricorda di nuovo il nostro impegno ad essere un paese civile, con obblighi di tutela dei diritti di tutti i cittadini, considerati uguali di fronte alla legge.
E’ di grande contentezza il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, alla notizia dell’approvazione, questa mattina, della risoluzione del Parlamento europeo contro l’omofobia, cioè l’ostilità e la discriminazione ai danni delle persone omosessuali, presentata da Popolari europei, Socialisti europei, Liberaldemocratici, Verdi e Sinistra europea, approvata con 468 sì, 149 no e 41 astenuti.
La Risoluzione di oggi afferma che l’omofobia deve essere considerata similare a razzismo e antisemitismo – prosegue Lo Giudice -: come giudicare i comportamenti di ministri della Repubblica Mirko Tremaglia e Roberto Calderoli che chiamano i gay con epiteti insultanti come “finocchi” o “culattoni”? Non noi, ma le istituzioni europee ci dicono che questi figuri non sono altro che razzisti.
Suonano quanto mai stonate le dichiarazioni del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini che, proprio in questa giornata, tuona contro la parificazione dei diritti delle coppie dello stesso sesso. Caro Casini, sono le istituzioni europee, non quelle che lei definisce le “lobby dell’Arcigay”, a chiedere a gran voce l’uguaglianza delle coppie omosessuali.
Vogliamo ringraziare con affetto – conclude il presidente di Arcigay – gli europarlamentari italiani che sono stati protagonisti di questa importante decisione: Monica Frassoni, Nicola Zingaretti, Vittorio Agnoletto, Roberto Musacchio, Giusto Catania, Pasqualina Napoletano e gli altri europarlamentari Radicali e della sinistra che abbiamo avuto al nostro fianco in questi mesi.
La Risoluzione di oggi chiede che gli Stati membri assicurino che lesbiche, gay, bisessuali e transessuali siano protetti da discorsi omofobici attraverso campagne contro l’omofobia anche nelle scuole, nelle università e sui mezzi di informazione e chiede alla Commissione europea di presentare proposte che ”garantiscano la libera circolazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari nonché del partner registrato di qualunque sesso’.
Si afferma, inoltre, che l’anno 2007, dedicato all’uguaglianza fra i cittadini (Anno 2007 Uguaglianza per Tutti) dovrà essere rivolto a tutti i soggetti coperti dall’art. 13 del Trattato di Amsterdam, fra cui le persone gay e lesbiche.
La Risoluzione nasce dai gravi atti di omofobia accaduti di recente in Lettonia e Polonia. Arcigay aveva partecipato, il 29 ottobre scorso, ad un sit-in sotto l’ambasciata polacca a Parigi, per protestare contro la repressione omofobica in Polonia. Solo qualche giorno dopo, una manifestazione gay era stata duramente repressa dalle forze dell’ordine. Il Congresso annuale dell’Iglyo, l’organizzazione giovanile europea lgbt (lesbica, gay, bi e transessuale) che si teneva qualche settimana dopo a Cracovia, era stato fatto oggetto di attacchi omofobici.

(Fonte: Comunicato stampa Arcigay, 18 gennaio 2006)