11 Febbraio 2006

Mille foto per dire sì alla diversità

Giovani

Una delle immagini in gara “Diversi” perché qualcuno crede in Cristo, qualcuno in Maometto, altri non credono e basta. “Diversi” perché alcuni sono omosessuali e altri sono etero. “Diversi” perché nell’Unione europea i cittadini sono ormai mezzo miliardo e il continente diventa sempre più multietnico. Una diversità da valorizzare e, se possibile, esprimere con immagini dirette ed efficaci. Per questo l’Ue si è rivolta ai giovani e, con un concorso fotografico, li ha invitati a “catturare con uno scatto” le diversità.
Il migliore scelto dal pubblico. La gara è cominciata il 15 novembre scorso e la prima fase si è conclusa a fine gennaio. Da tutto il continente sono arrivate più di settecento fotografie, scattate da ragazzi tra i 16 e i 25 anni, come prevedeva il regolamento. L’autore della migliore fotografia sarà premiato con una macchina fotografica e un viaggio a Barcellona, Berlino e Riga, sul mar Baltico. I migliori scatti, comunque, saranno inclusi in uno spot “sociale” e usati per la nuova campagna europea sulla lotta alle discriminazioni.
A determinare la classifica finale sarà il pubblico, grazie al voto via internet. Da mercoledì 8 febbraio fino al 3 marzo, infatti, sul sito di Mtv Europe, sarà pubblicata una selezione delle migliori foto. E tutti potranno votare lo scatto migliore.
Uno scatto, niente parole. Le foto parlano. Spesso emozionano. A volte dicono molte cose, esprimono più concetti di qualsiasi discorso complesso. Foto di ragazzi sdraiati sulla bandiera blu a dodici stelle: ragazzi con la pelle scura e i capelli crespi o con le lentiggini e gli occhi verdi. Foto di bambini che giocano a piedi nudi. Foto di mani intrecciate. Mani di diverso colore, che si stringono in un gesto universale di solidarietà.
Il concorso è nato dalla campagna dell’Unione europea “Sì alle diversità, no alle discriminazioni”. L’obiettivo era coinvolgere i ragazzi, vittime potenziali di trattamenti discriminatori. Discriminazioni che possono capitare in vari aspetti della vita quotidiana e, in particolare, nell’inserimento nel mondo del lavoro.
Proprio per questo motivo, una delle ragioni della competizione fotografica è stata la volontà di informare i giovani sulle nuove leggi europee che proibiscono le discriminazioni sul luogo di lavoro in base all’età, alla religione e all’orientamento sessuale. In un mondo in cui si muore per delle vignette oltraggiose, Bruxelles ha ritenuto opportuno “mettere a fuoco” e valorizzare le diversità. Anche con un semplice concorso di fotografia.
(Fonte: Repubblica.it, 10 febbraio 2006)