Quasi quattro milioni di italiani vivono all’estero, ma coloro che si trasferirebbero volentieri sono molti di più, il 37,8%, secondo un sondaggio diffuso oggi dall’Eurispes. Una percentuale che sale notevolmente se riferita ai giovani tra i 18 e i 24 anni (54,1%) e le persone di età compresa tra i 25 e i 34 (50,5%).
Emigrerebbero volentieri soprattutto laureati e diplomati: la percentuale va al 55,2% nel primo caso e al 45,9% nel secondo, mentre solo il 14,1% di coloro che hanno la licenza elementare farebbe la stessa scelta.
Rispetto alla professione svolta, i non occupati e gli studenti sono in gran parte pronti a trasferirsi (rispettivamente il 60,2% e il 64%), seguiti da liberi professionisti, commercianti e lavoratori autonomi (45,5%).
Maggiore motivazione a trasferirsi viene espressa dagli intervistati che dichiarano la propria appartenenza al centro-sinistra e alla sinistra (46,1% e 42,7%) seguiti da coloro che si collocano al centro (39,3%). Meno motivati gli elettori di destra (20,6%) e centro-destra (21,3%).
Il Paese dove gli italiani si trasferirebbero più volentieri è la Spagna (14,2%), che affascina maggiormente i dirigenti, gli organi direttivi, i quadri e gli imprenditori. La seguono di poco la Francia (12%), preferita dai pensionati e la Gran Bretagna (9%), prescelta dagli studenti. Ottengono un buon gradimento anche la Svizzera (7,8%), preferita da operai e casalinghe, e gli Stati Uniti (7,3%), preferiti da coloro che lavorano in proprio; seguono la Germania e dall’Austria, che sarebbero la meta rispettivamente del 3,7% e del 2,8% degli intervistati. Il 2,2% degli italiani, inoltre, sarebbe felice di andare nel continente australiano e l’1,4% in quello africano. Il Nord-Europa è ambito dal 2,5% degli intervistati che, in particolare, andrebbero in Scandinavia (1,5%) e in Svezia (1%).
La maggior parte degli intervistati si recherebbe in altri Paesi perché questi offrono maggiori opportunità lavorative (25,7%), oppure perché spinti dalla curiosità (22,9%). Il 14,2% degli interpellati ha indicato come motivazione la vivacità culturale e il 13,1% le maggiori opportunità per i figli. Le altre possibilità di risposta: più libertà d’opinione e di espressione, più sicurezza, minore costo della vita, clima politico migliore, contatto con la natura, si attestano su percentuali molto vicine fra loro.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati dall’Eurispes, al 2005 sono quasi 4 milioni gli italiani residenti all’estero: si tratta in particolare di 1.944.526 famiglie, la maggior parte delle quali ha spostato la propria residenza in altri paesi europei (1.058.998 famiglie). Più della metà (il 56 per cento) provengono dalle regioni meridionali e dalle Isole: la Sicilia è in testa con il 17 per cento.
Gli emigranti scelgono soprattutto l’Europa (57,7%), ma in testa ai Paesi dove effettivamente gli italiani si trasferiscono non c’è la Spagna, in cima alle preferenze, ma la Germania, con 20% dei soggiornanti, seguita dall’Argentina e poi dalla Svizzera (14,7 per cento), e dalla Francia (10,2 per cento).
(Fonte: Repubblica.it, 20 febbraio 2006)