“È, questo, il nostro modo di impegnarci per
testimoniare
la nostra fede. La prego di voler accogliere questo piccolo pensiero,
la
nostra semplice brochure, come un modo per condividere l’impegno
difficile
per l’affermazione della Verità Cristiana nella nostra società e
nel tempo
che ci è dato di vivere. Con questi sentimenti e pensieri voglia
ricevere
i miei più affettuosi saluti. Con viva cordialità. Suo devotissimo.
Sandro
Bondi”.
Così si conclude la lettera allegata all’opuscolo “I frutti e
l’albero. Cinque
anni di governo Berlusconi alla luce della dottrina sociale della
Chiesa”
inviato da Forza Italia ai 25 mila parroci italiani. Si tratta di una
brochure
dove sono elencati tutti i provvedimenti in favore della Chiesa promossi
in questi anni dalla maggioranza di centrodestra, fra cui la legge per
la
regoralizzazione degli insegnanti di religione, la legge per gli
oratori,
l’abolizione dell’Ici per gli enti ecclesiastici e non profit,
la battaglia
per il riferimento alle radici cristiane dell’Europa e la difesa
del crocifisso
nelle scuole.
Particolare enfasi è riservata alla legge sulla procreazione assistita
“approvata
dal governo”, scrive Bondi, “e che la sinistra ha cercato di
abrogare per
mezzo di un referendum. La famiglia, cuore dell’attuale e fecondo
lavoro
pastorale di Benedetto XVI, e costante premura dell’indimenticabile
Giovanni
Paolo II, ha guidato la nostra politica facendoci scoprire sentieri
nuovi
e oggi ancor più fecondi per la società italiana”.
Rispetto all’appoggio dato alla guerra in Iraq, che finora ha
provocato più
di 30mila vittime civili, il coordinatore nazionale di Forza Italia
scrive:
“Non ci siamo, altresì, tirati indietro per costruire la pace
nella verità,
come recentemente ha affermato anche Benedetto XVI, impegnandoci, nel
contempo,
nella lotta alla povertà e alle malattie nel Terzo Mondo e in numerose
missioni
di pace nei Balcani, in Afganistan, in Iraq, dove i nostri soldati si
sono
distinti per preparazione e per umanità”.
Don Aldo Antonelli ha rispedito al mittente l’opuscolo ed ha
inviato a Sandro
Bondi una lettera che di seguito riportiamo:
Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla
“onorevole”
dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l’inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a
tutte
le parrocchie d’Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le
parrocchie
non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare
opera
di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere
per
un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale
ed
umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete
ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato,
dall’altra,
gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non
addirittura
la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23
parlamentari
condannati in via definitiva più della metà (13 per la precisione) fanno
parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e
con
il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i
poveri
più poveri. Il vostro “Capo” in cinque anni ha quadruplicato
il suo patrimonio,
mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo
l’elettromeccanica, nell’ultimo
quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più
ad
accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già
risicati
risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti
stretti
le “vostre” libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto
quanto a libertà
di stampa e pluralismo di informazione, dopo l’Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la
“dottrina
sociale della Chiesa”. Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà
di lotta
e di contestazione contro la deriva liberista e populista della vostra
coalizione.
Aldo Antonelli
(parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006
(Fonte ADISTA ON lINE http://www.adistaonline.it/index.php)
3 risposte a “Forza parroci!”
In effetti la mossa bondiana puzza proprio di propaganda carlona e fuori luogo.
Apprezzo al riguardo la adamantina coerenza del Professor Prodi il quale si è ben guardato dall’inviar messaggi pseusubliminali a parroci e parrochiani.
Chissà come avrebbero reagito i giacobini fautori delle peggio battaglie di retroguardia tipo Capezzone, Diliberto, Boselli e compagnia bella di fronte alla eventuale “petitio” del quasi curato di campagna Don Romano…
Spettacolare!
…ma e gli altri parroci? Hanno ringraziato commossi?