18 Marzo 2006

Legalizziamo l'eutanasia

Diario

L’avevo detto io che l’eutanasia era la prossima… L’ineffabile Giovanardi, quello che a Modena – sua rossa città natale – pare sia noto col soprannome di Non-tutte-le-ciambelle-riescono-col-buco, ne ha fatta un’altra delle sue: ha dichiarato che in Olanda (l’Olanda!!!) starebbero rinascendo le idee di Hitler, come dimostrerebbe la legislazione sull’eutanasia. Capito? Questo originale signore che si batte da sempre per ridurre a zero i miei diritti civili e che rappresenta un governo il cui capo non riesce a portare donne in parlamento perché – dice, senza accusare il minimo rossore – le signore non vogliono lasciare i mariti per andare a Roma, si permette di dare dei nazisti agli olandesi, un paese che da questo e da molti altri punti di vista sta a noi come noi stiamo a Paperopoli. Per dirne una, quando Hitler era davvero in giro gli olandesi, loro, stavano dalla parte giusta, caro il mio Giovanardi. E non hanno una Mussolini in parlamento, pe ddì.
Va da sé che dopo l’uscita di Giovanardi, dato che i guai non vengono mai da soli, tale Mosignor Sgreccia, presidente dell’indispensabile Accademia Pontificia per la vita – quella che non ricordo mai aver sentito difendere un solo condannato a morte in Texas o in Virginia – si sia affrettato a dichiarare che l’eutanasia è “moralmente grave quanto l’aborto”. Per una volta sono d’accordo. E non capisco infatti perché uno sia legale e l’altra no.