21 Marzo 2006

Italieni

Diario

Ho ricevuto ieri sera una mail da parte di un amico, un altro italiano all’estero, uno di quegli italiani all’estero che non voterà per Rita Pavone. Quando ricevo email così mi viene nettissima la sensazione di far parte di una tribù separata, di un gruppo di alieni definitivamente scollati dal proprio paese: gli italieni, come direbbero gli amici di Internazionale. La pubblico perché il contenuto, ma anche la sincera indignazione, sono veramente rappresentativi del mio, del nostro modo di sentire.
Stasera guardavo la Rai, e ho visto una pubblicità di una birra. Vale la pena raccontartela: una bellissima ragazza (evidentemente) guida una carrozza in una città (evidentemente) italiana in un’ambientazione ‘800. Tenta diverse volte di parcheggiare la carrozza senza riuscirci e urta a piu’ riprese le altre carrozze parcheggiate, sotto gli occhi piacioni dei maschi italiani seduti ai tavolini che ammirano le curve della ragazza e sorridono da uomini di mondo di fronte alle sue difficoltà.
Lo scenario cambia nel tempo (ambientazione contemporanea), ma non nel luogo: stessa città, stessa bionda tragica pilota, stessi sguardi condiscendenti, stessa birra.
Lo slogan – tieniti forte – “certe cose non cambieranno mai, come la nostra birra”.
Dammi un consiglio: a chi bisogna scrivere per protestare contro una simile manifestazione di sessismo retrivo che offende certamente le donne, ma anche gli uomini che non si ritrovano in un’immagine come quella riflessa in questo squallido esempio del peggiore trito medioevo?

Già: a chi bisogna scrivere?