Leggo sul blog del mio amico Gianfranco Mascia che il Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, ha negato il suo appoggio a un emendamento presentato dal capogruppo in Regione dei Verdi per lo stanziamento di 200 mila euro per il sostegno a coppie di fatto, omo o eterosessuali, che si trovino in una situazione di bisogno o – testuale dall’emendamento presentato: ma quando i nostri politici impareranno a scrivere in italiano? – di disagio socioeconomico.
Del Turco appartiene alla Rosa nel Pugno. Lo faccio notare solo a riprova di quanto sarà difficile ottenere questa benedetta legge sui Pacs. Più passano i giorni e più sono convinto che in Parlamento non avremo i numeri per farla passare.
Non so se vi è capitato, un paio di giorni fa, di leggere su Repubblica l’intervista con la quale Livia Turco respingeva indignata al mittente le accuse dell’Avvenire ai DS di non essere più quel bel partito conservatore di un tempo, quello stesso che ha contribuito all’approvazione dell’articolo 7 della Costituzione e che osservò scandalizzato la relazione tra Togliatti e Nilde Iotti. Non un’intervista, una tragedia.
Sarebbe bastato che l’Onorevole Turco dicesse qualcosa di ovvio, qualcosa del tipo: L’organo ufficiale dei vescovi italiani si rifà ad un Partito, il PCI, che esprimeva quelle posizioni più di cinquant’anni fa. Il tempo è passato, la società si è evoluta, e il mio partito oggi sente di rappresentare le istanze di una società complessa, in cui i rapporti anche affettivi tra le persone hanno acquisito nuove sfumature e complessità. Il mio partito vuole rappresentare tutte le istanze di tutte le famiglie, perché oggi la parola famiglia non può che declinarsi al plurale. La Chiesa cattolica, che noi rispettiamo profondamente, esprime posizioni che sono di certo legittime ma che hanno base confessionale e non possono per questo motivo vincolare il Governo e il Parlamento italiani che, al contrario, governano e legiferano nell’interesse di tutti i cittadini. Al di là della loro religione, del loro genere e del loro orientamento sessuale.
Ma non ha detto questo, l’Onorevole Turco. L’avesse fatto, lei non sarebbe stata Livia Turco e questo Paese non sarebbe stato l’Italia, l’unico grande paese dell’Europa occidentale che ancora aspetta una legge sulle unioni di fatto.