“Aperta la caccia all’anziano per controllare il Senato” : eccovi un editoriale molto eloquente del Riformista di oggi. Con buona pace della meritocrazia e della disaffezione dei giovani per la politica. Sarà contento Ivan 😉
Emanuela Marchiafava
6 risposte a “Caccia all'anziano”
A che punto siamo arrivati, i “giovani” sono quelli nati nel ’39. Qualcuno si aspetta ancora qualcosa di diverso dai perpetui, o dai bacucchi, come preferisco chiamarli?
bacucchi piace anche a me, Daniele, ma da’ l’idea di nonnini un po’ rintronati; questi, invece, le suonano a noi. E quello che mi fa rabbia è che + che essere arrivati fin qui, in realtà non ci siamo mai mossi: queste sono “soltanto” le regole che disciplinano il funzionamento delle Commissioni del Senato.
Però adesso se ne parla. Forse sarebbe meglio urlarlo con sarcasmo.
Questo governo dubito fortemente che reggerà per l’intera legislatura, ma in ogni caso tra 5 anni dovremo per forza aver trovato una soluzione. E’ verissimo che non ci siamo mai mossi, ma mi sa che è il momento… Se non ora…quando?
Con buona pace della meritocrazia e della disaffezione dei giovani per la politica.
a z lyric
BRRRR!!!!
Che impressione! C’è un senatore che è nato nel 1918, quando è finita la prima guerra mondiale, ce ne rendiamo conto?
Ma perchè per votare ed essere eletti c’è solo una soglia di età minima e non anche una massima? Bisognerebbe metterla per legge. Chessò, dopo i 75 anni si va in pensione e non ci si può più candidare a cariche parlamentari. Almeno la gerontocrazia avrebbe una fine.
sì Angela, hai proprio fatto centro: bisogna cambiare le regole e fissarne di nuove.
Al contempo, però, tutti noi sotto gli anta dobbiamo farci sentire, farci vedere. Metterci la faccia.