25 Aprile 2006

Feccia

Diario

Nemmeno facendo un’enorme fatica riesco a capire come si possa contestare la Moratti – che pure è stata un tremendo ministro ed è un inauspicabile futuro sindaco della città – nell’atto di spingere suo padre, reduce da Dachau, seduto su una sedia a rotelle (e ha ragione Luca nel suo post), ma ciò che trovo poi completamente, completamente vergognoso è che qualcuno abbia osato insultare la brigata ebraica. Il 25 di aprile.
Dovremmo riprendercela davvero, questa festa. Anche da questa gentaglia.

8 risposte a “Feccia”

  1. stefano massa ha detto:

    ciao Ivan,
    innanzitutto complimenti x la veste grafica (ed i contenuti…chiaramente!!!!) del blog.
    Condivido il concetto di perpetuopoli e darò una mano con il mio blog all’iniziativa.
    per quanto concerne i fischi alla Moratti di oggi, sono stomachevoli, e rafforzano l’idea di un paese statico, stitico (scusa il termine) dove è molto più facile litigare che progettare.
    O mi sbaglio?
    Ciao e a presto
    Stefano Massa

  2. matnet ha detto:

    Protesta rivoltante che offre ai Calderoli qualche giustificazione per le loro sparate fasciste… Al di la dell’inopportunitá di offrire a questa gente un argomento politico, ma come si fa storicamente a non ammirare quegli uomini della brigata ebraica, e provare profondo rispetto ed empatia per un vecchio deportato (seppur spinto dalla figlia che qualcuno di quei valor resistenziali forse sembra averlo negato)?

  3. alberto ha detto:

    caro Ivan, io ero lì in mezzo, con la mia telecamerina, e ho seguito tutto. Voglio darti un’altra chiave di lettura.

    Se sei un ministro della Repubblica (peraltro discutibile e discusso) e candidato sindaco di Milano, a 32 giorni dalle elezioni ogni tuo gesto è un gesto politico. La signora Moratti (che non aveva MAI partecipato al 25 aprile) ha cercato i fischi con un cinismo che rasenta la crudeltà, considerando le condizioni del padre (ammesso che non fingesse anche lui, scusa, faccio il cinico anche io, ma non posso credxere a quanto è successo oggi).

    Ho sentito personalmente la signora Moratti confabulare con il piccolo esercito che la difendeva per definire il punto di uscita, dopo essersi infilata a metà corteo. la sua era una mossa premeditata, una provocazione evidentissima che – ammetto – probabilmente ha funzionato, visto che anche tu ti sei indignato. Aggiungo che nel lungo periodo durante il quale le siamo stati accanto, abbiamo sentito pochi fischi, pochissimi insulti (nulla più di quanto abbiamo tutti riservato alla prof di matematica) e molta contestazione politica, soprattutto “scuola pubblica!”. E’ chiaro che la piazza del 25 aprile non è la sala convegni del collegio San Carlo e che i toni erano accesi. Ma credimi, la contestazione era politica. Aggiungo che non bisogna dimenticare che Letizia si accompagna politicamente a nostalgici e reduci, negazionisti ed estimatori della RSI. Forse prima di partecipare alla manifestazione sarebbe stata opportuna qualche presa di distanza.

    Quanto alla gloriosa Brigata Ebraica, ho fatto un pezzo di strada con loro e di contestazioni non ne ho sentite. Come sai, sono molto vicino al popolo ebraico e alla Shoah, quindi mi è chiaro che qualche fischio alla bandiera di israele (soprattutto in un contesto come il 25 aprile) è ancora – ahimé – prevedibile. ma credo anche che gli ebrei ci siano abituati e non ci facciano poi tanto caso. Anche in questo caso vorrei sottolineare una profonda differenza: la sinistra è spesso stata dura con le politiche di Israele, la destra conta tra i suoi ranghi la discendenza delle leggi razziali.

    Insomma, quello che voglio provare a dire è che non si può confondere una reazione di piazza (soprattutto in un momento come questo, con quello che quella piazza ha dovuto ingoiare in silenzio e apprensione negli ultimi tempi) con un sentire popolare autentico. La piazza ha dinamiche e linguaggio suoi, che possono piacere o no, ma vanno accettati.

  4. Mauro Barilli ha detto:

    Dovremmo riprenderci questa festa da tutte quelle persone (politici e non) che non perdono occasione per apparire e aumentare la propria visibilita’!

  5. dario ha detto:

    Su perpetuopoli!
    Mi dispiace ivan, ma questa volta sbagli davvero.
    Il potere, e quando dico potere dico il vero potere in mano ai giovani non è buona cosa. la maturità si conquista con gli anni. lo stesso senato romano era presieduto da anziani (all’epoca erano i trentenni) non a caso. avevano soddisfatto nella loro giovinezza i bassi desideri materiali e generalmente si giudicava che la loro maturità venisse al servizio della cosa pubblica senza essere animati da altri più sporchi interessi.

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