Sottosegretari e Vice-ministri: 70
Di cui uomini: 57
Di cui donne: 13
Ministeri con squadra tutta maschile: Presidenza del Consiglio, Riforme, Difesa, Economia, Sviluppo Economico, Infrastrutture, Agricoltura, Comunicazione, Università, Trasporti.
Ministeri con squadra tutta femminile: Pari opportunità, Famiglia.
Nomi noti tra i Vice-ministri e i Sottosegretari: Bobo Craxi, Ugo Intini, Nando Dalla Chiesa, Luigi Manconi, Marco Minniti, Vincenzo Visco.
13 risposte a “Sottosegretari”
Tra “mercato delle vacche” fino alla mattina della salita al colle, quote rosa affossate e “il nuovo che avanza” profuso a piene mani nella squadra di governo, l’esordio non si può certo definire dei più esaltanti …
Che da questa classe politica possa venire un colpo d’ali, una vera innovazione, mi va bene su un argomento qualsiasi, tanto per dare un segnale, mi pare sempre più una pia illusione.
Sarebbe già un risultato eccezionale se questi riuscissero a gestire l’ordinaria amministrazione senza farci venire tutti i giorni il voltastomaco con le loro beghe incomprensibili, le loro questioni di poltrone e i loro veti incrociati.
A quando qualcosa di veramente nuovo, qualcosa che sappia coinvolgere, entusiasmare, riavvicinare i cittadini alla politica?
D’altra parte, è inutile lamentarsi troppo se ognuno di noi (parlo innanzi tutto per me) continua a fare più o meno quello che ha sempre fatto, senza spendere davvero energie per questo.
Quando cominciamo a fare sul serio?
Non riesco proprio a capacitarmi… Mi viene solo da dire: “che brutto governo!”, anche se suona qualunquistico.
Non chiedo a Mario i diritti d’autore per l’espressione “mercato delle vacche”, però non abusiamone.
Lo scandalo maggiore da vecchia politica è Mastella, il paladino del clientelarismo meridionalista alla Giustizia, un po’ come mettere Luciano Moggi allo Sport.
Spero di non essere troppo off-topic.
Eravamo giustizialisti e per la questione morale fino a ieri, ma oggi nessuno dice che D’Alema ha una storia fatta di intrallazzi e corruzione che non ha nulla da invidiare ad Andreotti: Affittopoli, Unipol, barca a vela con mutuo facile dalla Banca Popolare di Lodi, il suo capo-corrente in Sicilia Crisafulli che è la controfigura di un boss mafioso ciccione.
D’Alema è colui che ha dato l’aut-aut a Fassino: o segreteria del partito o governo.
Zitto zitto è lui che comanda.
Signori il problema della Sinistra per i prossimi 20 anni sarà eliminare il Putin di Gallipoli, per non finire travolta da una tangentopoli rossa, fatta di voto di scambio, raccomandazioni, ricatti e soprusi.
Speriamo bene.
insomma, ivan, le pari opportunità le puoi solo sognare (…)
pazzesco. pure lì si sta scivolando nello stereotipo.
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Moreno,
puntare l’indice su questo o quello, dal profondo della propria…poltrona. Dalema è meglio di altri, ma certo, né lui né chiunque altro verrá mai sostituito al grido di “armiamoci e partite”
Renato
Caro Renato,
quando qualcuno a Sinistra critica D’Alema, tutti a difenderlo dicendo: D’Alema è meglio di altri… sì, ma chi sono questi altri? Jack lo Squartatore o Totò Riina?
Chi difende D’Alema difende un’Italia che a me non piace, l’Italia delle spartizione, del “io lascio la direzione di un certo stabilimento al gerarca fascista incapace di turno e tu mi assumi 200 operai iscritti al partito (e/o al sindacato) da un’altra parte”.
La politica di D’Alema non eliminerà MAI gli ordini professionali, l’idiozia medievale dei notai, il sistema corporativo-mafioso degli avvocati
che detta legge nei tribunali, le speculazioni finanziarie…
D’Alema è bravissimo a raggiungere
il potere proprio sfruttando questi “compagni di strada” dediti all’intrallazzo, ma poi?
Se ai compagni piace raggiungere i posti di prestigio per poi non fare nulla, non toccare nulla, essere più immobilisti e succubi delle lobby del più antico dei democristiani allora tenetevi D’Alema e la sua politica tartufesca del nulla.
Caro Renato,
proprio perchè non sto con le mani in mano ed alla politica dedico il mio tempo con cose più concrete di un blog, mi sento in diritto di criticare se qualcosa non mi piace.
Di sicuro non mi devo giustificare con te, se al posto di Prodi avessimo candidato il “tuo” amato D’Alema avremmo altri 5 anni di governo Berlusconi.
Non perchè sia antipatico a pelle, ma perchè ha il peso di decenni di inciuci dentro e fuori il partito che lo hanno fatto restare a galla, ma che lo rendono incapace di scelte, legato mani e piedi a logiche ricattatorie di veti incrociati e compromessi con gli avversari, c’è una differenza tra “potere” e “poltrona”, D’Alema si ferma alla poltrona.
Io lo chiamo “riformismo-immobilista”, è quello dei politici che parlano in astratto di riforme (senza specificare quali) e D’Alema è il loro campione.