Qualche settimana fa sono stato al Salone del libro di Torino a presentare il mio libro insieme ad Oliviero Beha che presentava il suo “Diario di uno spaventapasseri”. In quell’occasione Oliviero disse una cosa che mi sembrò estremamente giusta: e cioè che non gli sembrava in alcun modo una bella notizia quella che tanti si affrettavano a dargli dopo la vittoria dell’Unione, che con il cambio di governo per lui sarebbe diventato molto più facile lavorare in Rai. “Ma che razza di paese è quello in cui un giornalista lavora di più o di meno a seconda della maggioranza di governo”, disse in sostanza. Aveva perfettamente ragione, così come ha ragione oggi Sabina Guzzanti, che ha dichiarato di non voler tornare in una Rai lottizzata, anche se lottizzata da un governo che ci piace molto di più del precedente. So che Tana De Zulueta sta facendo un grandissimo lavoro in parlamento per l’approvazione di una legge “libera-Rai”, sul tipo di quella approvata dal Governo Zapatero in Spagna. Speriamo bene.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
8 risposte a “Liberiamo la Rai”
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
> per ogni ragazzino delle medie che > studia educazione civica
Ah, perchè si studia ancora educazione civica?
Dall’andazzo generale non ne sarei poi così sicuro…
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.
Siamo cresciuti nella cultura della lottizzazione dei media, del voto di scambio e altre amenità italiche che ci fanno indignare ma a cui siamo abituati. Posizioni come questa di Beha, normali per ogni ragazzino delle medie che studia educazione civica, creano stupore.