Non so come spiegare, ma provo proprio una specie di dolore fisico ogni volta che penso che quasi sei siciliani su dieci tra Totò Cuffaro (con tutto quello che rappresenta) e Rita Borsellino (con tutto quello che rappresenta) hanno scelto Cuffaro. Con tutto quello che rappresenta.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
6 risposte a “L'isola”
Non è ignoranza, nè ingenuità. Noi siciliani siamo tutto meno che sempliciotti.
Sei siciliani su dieci hanno scelto Totò Cuffaro *esattamente* per tutto quello che rappresenta.
Francesco, da Catania
E’ proprio quello che volevo dire, ed è proprio quello che fa male, Francesco.
Ivan
Fa male???
Si chiama semplicemente democrazia…
La cosa che fa più pensare sono lei dichiarazioni dei “soliti noti” marca CDL.. compresa quella secondo cui è dalla sicilia di Cuffaro che partirà la spallata al governo… Senza commenti!!!
La Repubblica commenta così le regionali siciliane: “Rita Borsellino si è rivelata una sfidante assolutamente all’altezza. I tempi del 61 a 0 sembrano lontani. Il monocolore azzurro, oggi, è visibilmente sbiadito.”
Certo, quei tempi sono sicuramente finiti e la sinistra siciliana sembra essersi organizzata come mai era riuscita a fare prima d’ora. Ma in questi cinque anni, dal 61 a 0 ad oggi, Cuffaro è riuscito nell’impresa di collezionare una infinita serie di brutte figure e macchiarsi di un’inquisizione per collusione con la criminalità organizzata locale. Nonostante il messaggio lanciato da quei 4 elettori su 10, nonchè dal simbolo di legalità che la Borsellino con quel suo cognome eccellente rappresenta, non riesco proprio a vedere nulla di positivo. Nessuna rimonta. L’unica rimonta possibile sarebbe stata un sorpasso della Borsellino (e solo della Borsellino, visto lo scarso interesse di metà dei partiti dell’Unione riguardo la sua candidatura) sul rivale democristiano. E invece il rivale l’ha staccata di 12 punti percentuali, nonostante le brutte figure accumulate e le inquisizioni per mafia, nonostante le intercettazioni ambientali e telefoniche e le deposizioni di questo e di quel pentito.
Avremmo dovuto cambiare e a mio avviso avevamo tutte le carte in regola per farlo ma, Ivan, onestamente credo che sotto ci sia un meccanismo più grande di me, di te, di Rita Borsellino e di qualunque grande mobilitazione sociale. Un meccanismo che lavora in silenzio e che purtroppo lavora dannatamente bene.
Saluti.
Io aprirei un dibattito se si è più sempliciotti a votare una donna che dopo la morte del fratello magistrato in un attentato ha girato le scuole superiori di mezza Italia portando la sua testimonianza su quanto era buono e caro suo fratello, ma poi?
In Sicilia si doveva scegliere tra chi ti dice la verità e non ti da il pane e chi se lo voti ti da un lavoro, quando tieni famiglia drammaticamente scegli chi ti da il pane.
Poi basta fare i sepolcri imbiancati: il “capo” dei DS in Sicilia è Vladimiro Crisafulli, basta vederlo in foto per capire che non è meglio di Cuffaro, anzi!
http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=606