Il referendum costituzionale confermativo del 25 e 26 giugno, non se ne parla…
E il referendum?
Maria Novella Oppo su l’Unità
“Che cosa aspetta la tv a parlare del referendum? Intanto continua il dibattito sul muro contro muro. Berlusconi ci si è rotto le corna e ora dice e contraddice, oppure fa contraddire dai suoi, che negano abbia mai parlato di spallate. In effetti parlò di sfratto, che è molto più di una spallata. Ma lasciamo perdere e occupiamoci piuttosto, come dicono i politici, dei problemi del Paese, cioè del disastro provocato dal governo del boss di Bossi. Ieri mattina a Omnibus il ministro Di Pietro affermava la sua volontà di completare le opere in corso, ma lamentava di non aver trovato in cassa neppure i soldi per la gestione ordinaria. Invece i signori della destra si strappano i capelli per la disperazione che il nuovo governo cancelli le loro cosiddette riforme. Come se il centrosinistra, dopo aver promesso al popolo italiano di cambiarle, ora potesse dire: bè, in fondo, le leggi ad personam non erano tanto male. In materia, abbiamo una richiesta personale: se non si può abolire subito la Gasparri, non si potrebbe almeno abolire Gasparri?”
Di certo lo sappiamo già tutti perchè nel 2001 c’è già stato un referendum confermativo per una legge di modifica costituzionale votata dal centro sinistra: la riforma del Titolo V….ma non è sbagliato sottolineare che non è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno dei partecipanti: vincerà dunque il giudizio di coloro che andranno a votare, anche se una piccola minoranza.
Marella