15 Giugno 2006

Il sistema Italia?

Attualità, Massmedia

Da Repubblica di oggi:
Soltanto qualche falso ingenuo oggi può credere che la fuga di notizie sia un lavoretto storto che si consuma tra pubblici ministeri e cronisti. Si scorge un’altra realtà, più raffinata. Aree infedeli delle istituzioni utilizzano la fuga di notizie per mutilare il lavoro dei pubblici ministeri confidando nell’ansiosa competizione dei media. L’eterogenesi dei fini fa il resto. Ne sortisce un “vietnam” politico-giudiziario-informativo in cui ognuno ci mette del suo per colpire sotto la cintola l’avversario.
L’articolo parla dell’inchiesta sul calcio, ma ci dice altre cose ben più significative.

  • Ci fa sapere che in Italia, volendo, per qualche oscura ragione, si può ancora esercitare il mestiere del giornalista. Bravi Carlo Bonini e Giuseppe D’Avanzo: per quanto terribili, articoli come il vostro dimostrano che vale ancora la pena di lottare.
  • Ci strizza l’occhio e con la scusa di spiegare il retroscena di calciopoli suggerisce che i meccanismi descritti sono usati abitualmente anche in altri contesti.

Apriamo gli occhi: siamo immersi nel marcio fino alle orecchie. Se non ne prendiamo atto, tutti i nostri sforzi non possono che mancare il bersaglio.
Se Bonini e D’Avanzo avessero ragione, quote rosa, PACS, il Cavaliere stesso, sarebbero problemi di dimensioni ridicole, rispetto alla normalità delle nostre “aree infedeli delle istituzioni”.
Sergio