Ho un’amica che mi è più cara di quanto lei stessa possa sospettare e che con le sue email mi fornisce infiniti spunti di riflessione (food for thought direbbero gli inglesi, cibo per i miei pensieri) e anche alcune poesie. A dire il vero io non sono molto un tipo da poesia: sono uno che più che gustare addenta e l’attesa, la sospensione, quell’attimo di fermo del respiro che richiedono le mille sfumature di una rima, non fa in genere per me.
Ma anche un vecchio lupo di mare ha un cuore, soprattutto se ha un gatto lontano. “Partire – questo a un gatto non si fa”, ha giocato con i versi la mia amica, e ha aggiunto: “Ma non è per farti venire sensi di colpa. Solo per ricordarti tutti gli amori che hai qui, nel nostro bel paese, tra cui uno, speciale, a quattro zampe”. Colpito e affondato.
Il gatto in un appartamento vuoto
Morire – questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qalcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c’era qualcuno, c’era,
poi d’un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all’inizio niente salti nè squittii.
Wislawa Szymborska
In: Vista con granello di sabbia, Adelphi
25 risposte a “Questo a un gatto non si fa”
MIAO!
Per completezza dell’informazione è giusto altresì dire:
“A te che avevi un gatto
indifferente il giorno
che son venuto a dirti
domani non ritorno…”
Roberto Vecchioni, A te, in: Calabuig, Stranamore e altri incidenti
Cari saluti
Se si sostituisce “Morire” con “Partire”, la poesia si allarga a un più profondo significato simbolico, da attribuirsi non a persona scomparsa ma a interlocutore vivente. Franco M.
http://c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304-t.er4gh345.info c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304 [url]http://c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304-b1.er4gh345.info[/url] [url=http://c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304-b2.er4gh345.info]c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304[/url] [u]http://c7a63be13af753cbf3b21aa0765bf304-b3.er4gh345.info[/u] 70d814e4d5162a7924989b51e33b4a10
siamo gli innovatori intergalattici e vorremmo contattarvi ma siamo troppo avanti a noi la rete ci fa un baffo noi trasmettiamo il pensiero cercate di adeguarvi
bene!
bravo, bravissimo.
Penso sia fondamentale il raccordo tra imille e le altre associazioni che cercano di portare nuova linfa alle vecchie gerarchie, tipo insiemeperilpd, ma anche apd – che sta già pensando ad una sua lista.
Dobbiamo mettere insieme le forze, e non disperderci, altrimenti non ce la faremo a far sentire le nostre ragioni.
Avanti così.
concordo con suro, forse non è una cattiva idea presentare una lista unitaria, con le associazioni che la pensano come noi, ma, a costo di ripetermi, quando potremo cominciare a stendere un programma condiviso?
ecco, disperdersi in tante listarelle contro il listone DS-Margheriti mi sembra il miglior servizio che si possa fare agli elefanti. Come dicevo sul blog di ivan, ho giusto letto che APD sta promuovendo un’altro gruppo simile con tanto di lista per le primarie del PD “liberalitalia”, non dissimile negli intenti dai mille (almeno ad una prima scorsa). E temo non sarà la sola. Inoltre è anche visibile penso perché rappresentata nella famosa assemblea dei 45 …
continuo a pensare che bisogna trovare punti di incontro con tutti questi movimenti e per fare questo chiarire le linee di contenuti e di sensibilità da subito. Altrimenti iMille diventano un contenitore vuoto e sterile.
Una volta i movimenti popolari nascevano da esigenze di vita concreta e da grandi idee di soluzione di questi problemi, ora il giornalismo spicciolo (e confindustriale) astutamente evita ogni movimento di rivendicazione vera. iMille come tutti gli altri?
cordialmente
riccardo
Voglio tranquilizzarvi un pochino.
Assieme ad altri due amici del blog, poichè siamo in contatto anche con altre associazioni, abbiamo preso un’iniziativa su cui Marco Esposito è stato immediatamente coinvolto: promuovere una riunione DEI RAPPRESENTANTI/REFERENTI di tutte le 7 maggiori associazioni (in ordine alfabetico: APD Italia 11 febbraio – Cittadini per l’Ulivo – Federazione APD regionali ߜ iMille – Insieme per il PD – Libertà e Giustizia ߜ Movimento Ecologista) per verificare la fattibilità di una lista “civica” unitaria.
I tempi stringono e le regole non sono chiare, ma noi ci stiamo tentando. vedi anche l’appello su http://www.costituentedemocratica.net
Saluti
Riccardo concordo con te.Attualmente assieme ad altri amici ed altri movimenti stiamo cercando di unire le nostre forze per proporre una lista unitaria per le elezioni dell’assemblea costituente.
Abbiamo scritto anche ai Mille, precisamente al portavoce. Non abbiamo avuto una risposta chiara. Il portavoce, marco simone, dice che lui non può arrogarzi il diritto di “trattare” su una lista unica. Scusatemi tutti ma non è questa una contraddizione? il prtavoce è il rappresentante dì, altrimenti è solo se stesso!Se i mille non vogliono partecipare ad una lista unitaria, soprattuto per il fatto che dovrebbero mettersi in gioco, lo dicano chiaramente assumendosi la responsabilità politica nei confronti di coloro che al momento stanno dando le loro adesioni al movimento.Allora, come stanno le cose?
Ciao a tutti.
Si, credo anche io che si debba provare a unire le forze e realizzare una unica lista per Ottobre, per far partecipare persone Nuove con Idee nuove.
Aldilà di personalismi, quello deve essere l’obiettivo.
Massimo
Si parla di fare una lista con chi la pensa come iMille, a me l’idea dei mille per quello che ho letto potrebbe anche interessare però vorrei davvero sapere come la pensano, per ora ho sentito di un progetto, di gente che si è vista giovane e poco nota, qualcuno di loro lo ho anche conosciuto e lo stimo… mi mancano solo i contentuti e le idee per essere forse entusiasta.
Unire tutte le associazioni che sono “fuori” i partiti potrebbe essere indubbiamente un mezzo per tentare di contrastare le liste “corazzate” dei partiti.
Però significa stravolgere il senso della costituente, che dovrebbe rappresentare, PROPORZIONALMENTE secondo me, tutte le anime che vogliono fare parte del PD.
Questo i partiti non lo vogliono, e tenderanno, attraverso le regole e attraverso il plebiscito a Veltroni di impedirlo.
Qui non si tratta di “andare al governo”, ma di portare nella costituente le istanze di tutti (comprese le minoranze).
Questo si ottiene meglio unendosi (e temo annullando queste minoranze).
Non lo so davvero. Il dibattito continua …
Nel mio commento precedente è saltato il punto interrogativo alla seguente frase:”Questo si ottiene meglio unendosi (e temo annullando queste minoranze)?”
Spero si sia capito ugualmente
attenti allo sbarramento intrinseco nella dimensione dei collegi.
da quello che ho capito i collegi sono piccoli ed eleggono 5 costituenti.
quondi lo sbarramento è sul 20%.
mica poco.
ci servirebbe uno tipo Scajola o un Marini per analizzare queste cose.
molto bello, ma parliamo di cose + concrete?
x esempio, la legge elettorale: facciamo il referendum o cosa?
proposta indecente: possibile introdurre il quorum, come x i referendum? cioè, se i voti validi non sono sufficienti, tutti a casa e si rifà con gente nuova…
Kkarl, si tu hai ragione che le primarie non sono andare al governo ma contarsi, ma molto dipende anche da come faranno le regole per accedere alla famosa costituente del PD. E in ogni modo, anche in una remota possibilità di un proporzionale puro, contarsi singolarmente puo’ rivelarsi un errore nella misura in cui (perdonatemi il francesismo) riuscire ad arrivare ad un risultato unitario di tutti quelli che non sono organizzati dalle segreterie di partito, potrebbe essere importante.
Certo, i contenuti sono ancora molto (troppo) vaghi e embrionali (e io in quasi tutti i post pongo la questione sui contenuti), ma qualche principio su cui almeno si rivela una sensibilità e interesse (e già porre alcune domande vuol dire molto) sta uscendo. Come, laicità, lavoro e sicurezze sociali, concezione distorta del capitalismo etc …
e francamente lascerei gli aspetti importanti ma meno concreti come la legge elettorale. In italia da 15 anni almeno si parla solo di queste cose e intanto le cose reali vanno per i fatti loro ….
cordialmente
riccardo
Qui (http://1000haiku.blogspot.com/) c’e’ un po’ di concretezza. ma ne serve molta altra!
complimenti e naturalmente – dato che mi sono ripromesso di dare una mano anche io solitamente molto pigro – dobbiamoimpegnarci e far sì che i cambiamenti che vogliamo vedere in Italia si riescano a portare avanti.
Paolo
cyrano: il quorum rispetto a cosa ? Nel Referendum il quorum è calcolato sulla base degli aventi diritto al voto, nelle primarie lo dovresti calcolare sulla base di chi aderisce al Pd, ma per sapere chi aderisce al Pd lo devi fare, e per farlo devi fare le primarie. Ergo: il calcolo del quorum è impossibile dal punto di vista logico
io..si ecco..io….
avrei una domanda..
ma di che si sta parlando???
Scusate l’OT: capisco (più o meno) la necessità di moderare i commenti ai post su questo blog, ma penso sarebbe il caso di attivare un meccanismo di discussione più democratico. Penso ad esempio ad un Forum, oppure a mailing list chiuse o a mailing list aperte. Il blog dei mille deve parlare con una sola voce, ok, ma i mille hanno bisogno di spazi non moderati per ragionare e confrontarsi… almeno per capire come la pensiamo 😉
Cyrano intendeva il quoziente (non il quorum) per ottenere un delegato eletto in ciascun collegio.
CON LE REGOLE ATTUALI (quoziente N+2) è necessario ottenere circa il 15% dei voti nel collegio per ottenere un delegato sicuro nel collegio. Avvicinandosi a questo risultato puoi sperare di ottenerne un delegato con i resti su base regionale.
Questo significa che potresti avere anche il 10% dei voti su base nazionale ma non avere NESSUNO dei 2400 delegati!
Per questo, secondo me, è fondamentale unirsi e non disperdere i voti.
Istene e Claudio
scusate, parlavo delle elezioni politiche e/o amministrative, non delle primarie. per dar voce all’astensione.