Non c’è più un goccio di vino in tutta Mosca. La buffa norma che aveva fatto preoccupare mezza Russia quest’inverno, quella che prevedeva l’emissione di nuovi bolli per le bottiglie, ha alla fine risparmiato la vodka ma non il vino, il whisky, il cognac e tutti gli altri alcoolici d’importazione.
Tutte le bottiglie presenti nei supermercati con i vecchi bolli possono essere vendute solo entro il primo luglio e, se invendute, devono essere restituite all’importatore senza nemmeno la possibilità di cambiare i bolli sulle bottiglie in magazzino una volta che quelli nuovi saranno distribuiti. Un’ulteriore complicazione è data dal fatto che i nuovi bolli devono essere accompagnati da un codice a barre e che l’applicazione dei due sigilli sulle bottiglie non può essere eseguita nel paese di produzione, come accadeva prima, ma solo sul territorio della Federazione Russa: questo vuol dire che d’ora in avanti i cartoni contenenti le bottiglie dovranno essere aperti uno ad uno all’arrivo in Russia, le bottiglie estratte dalle confezioni, e solo a questo punto si potranno applicare bolli e codici a barre. Pare che queste nuove procedure, una volta implementate, potrebbero far crescere i prezzi (già oggi non propriamente popolari) fino a 10 volte quelli attuali.
Nei supermercati, dove prima campeggiavano lussuose bottiglie di barolo, vermentini estivi e profumatissimi mueller thurgau, ci sono solo scaffali vuoti che ricordano periodi di magra che la gente ancora ricorda benissimo da queste parti. Anche i ristoranti sono nella medesima situazione e offrono soltanto birra (insistendo si può avere anche un tè al gelsomino). Io per oggi mi sono comprato sei lattine di birra. Gli amici che volessero venire a trovarmi potranno finalmente smettere di chiedermi “Ivan ti porto qualcosa? Che cosa ti serve?” Cacciatevi un chianti classico nel tascapane, perbacco!
10 risposte a “Perbacco!”
Caro Scalfarotto,
il prossimo week end sarò nuovamente impegnata nella seconda edizione estiva del Galy Ethilic Awards (ce ne sono all’incirca 3 durante l’estate…una in più del palio di Siena).
La meta sarà nuovamente la Sardegna del nord.
Poichè mi fa enormemente pena saperla a corto di vino, che ne dice se cominciassi a mandarle una cassa di Argiolas Vessillo 2006 e/o un bel rosso sardigno?
Ops Scalfarotto…in cambio, andrà bene un russo, possibilmente “testato” per l’uso…
Galearda Balda
Ci risiamo, anche oggi sua Santità ha attaccato i pacs definiti come frutto di egoismo e e fonte di disorientamento… E’ una vera fissazione,ero preoccupato perchè nell’ultima settimana non c’era stato ancora nessun pronunciamento in merito… mai disperare!!
ho vissuto per mesi a Mosca e ho conosciuto molti amici…per loro in effetti questa della mancanza di vino e gli scaffali vuoti è pari ad una catastrofe di sovietica memoria…senza contare i commenti al vetriolo del Moscow times.. le auguro di resistere alla sete di buon vino, i vini russi a ragione non sono famosi per quallità come probabilmente da Lei già testato.
Parlano di iMille in tanti… purtroppo sono quasi tutti di iMille.
Ed anche se così non fosse, se apparissero articoli su Repubblica, oppure sull’Unità… beh… cambierebbe ben poco.
I Mille sarebbe un’altra piccola corrente che si riempe la bocca con programmi, congiunture e leggi elettorali.
Riconosco che questo timore è in gran parte generato, nella nostra attuale ledership, di una inevitabile iniziale maggioranza di giornalisti.
Costoro, per natura professionale, tendono a dare un altissimo valore a ciò che viene detto e a relegare ciò che accade al ruolo di semplice contorno.
Non dico che sbaglino. Forse hanno ragione. Io di “procedura politica” capisco poco.
Però capisco che questo è il campo dei nostri avversari e queste sono le regole dei nostri avversari.
In queste condizioni non riusciremo mai a difendere gli interessi delle persone che vorremmo far contare di più.
Secondo me non è nella “procedura politica” che possiamo prevalere bensì nella Politica ovvero nell’arte di associare i cittadini e di farli camminare assieme in una direzione.
Le persone che dobbiamo associare sono i lavoratori precari ed i giovani a cui viene negato il diritto di crescere professionalmente, di farsi una famiglia e guardare il futuro e, per associarli, dobbiamo partire dai loro problemi.
A differenza degli altri non dobbiamo farli associare per parlare dei loro problemi (o per stilare programmi il che è la stessa cosa), DOBBIAMO FARLI ASSOCIARE PERCHE’ UNENDOSI, TROVINO IL MODO DI RISOLVERLI!
E questi problemi, che sono le porte chiuse, i contratti capestro, gli affitti vampiro, i servizi assenti si risolvono unendo le forze come hanno fatto i nostri nonni dopo la guerra.
Noi abbiamo maggiori capacità tecniche dei nostri nonni e mezzi migliori. A loro volta, essi erano guidati da gente selezionata dalla sopravvivenza una guerra.
Noi non dobbiamo comunque buttarci giù, chi riesce a sopravvivere con un contratto interinale da 800 Euro già dimostra ottime capacità di gestione economica ed ottimizzazione delle risorse, ce la si può fare.
E, se non ce la si farà, ci rimarranno comunque quei compagni che si sono affiancati a noi nel tentativo di risolvere la situazione.
Un po’ di cinismo mi fa dire che è naturale che chi è debole e diviso prenda montagne di calci nei denti. Infatti la nostra generazione è stata accuratamente educata all’individualismo, all’egoismo ed alla solitudine.
La mia proposta è quella di creare dei nuclei di cittadini che cerchino di operare per per rendere più risolubili le problematiche che segnano la vita di quelli come noi (ricerca lavoro, ricerca alloggi, apertura di spazi, creazione contatti, problemi legati alla cura ed all’educazione dei figli).
Questi nuclei di supporto sociale ed economico potranno essere una base all’attività politica dei iMille che diverrà un movimento il quale, da un lato, non si potrà dimenticare delle persone di cui si è impegnata a difendere gli interessi, dall’altro avrà una base solida che gli permetterà di guardare negli occhi le altre correnti le quali saranno costrette, o a confrontarsi con la gente (che, in fondo, è quello che vogliamo), oppure a fare i conti con una forza che ha un’arma che loro non hanno.
Quest’arma si chiama “libertà” ed è caricata dalla consapevolezza che ciò che si ha è stato costruito con le proprie mani (e difeso con il proprio coraggio) e non è stato invece concesse per mezzo della grazia di qualche potente.
Perché ciò che ci viene concesso ci può essere tolto e quindi le uniche cose che si riceve “gratuitamente” dai potenti sono le catene strette ai nostri polsi.
Magari saranno dorate e tempestate di pietre preziose, ma saranno sempre catene.
Sottolineo che solo in questo modo potremmo aiutare in qualche modo Veltroni perché avremmo la possibilità di offrirgli qualcosa che non ha. Allo stesso tempo potremo aiutare noi stessi perché avremo la possibilità di togliergli qualcosa che gli serve.
Io sto a Roma, zona Garbatella, mi farebbe piacere che chi ha voglia di provare a creare questi nuclei mi contattasse per mezzo di un messaggio/commento sul mio blog facendomi sapere la zona dove vorrebbe operare ed idee che vorrebbe mettere in pratica.
Guido
E non è mica male il primo commento all’articolo su Panorama! Lo riproduco perché magari occorre dargli una risposta, vero Marco? 😉
Persefone ha scritto:
“La questione dei 40 anni è corretta, ma il resto non regge. A me questi iMille sembrano persone che non voterebbero PD comunque ma giocano a rompere un po’ le scatole lo stesso. Il loro ragionamento fa acqua: è un po’ come se io dicessi che voglio andare ad abitare a Napoli però la pizza mi fa schifo, la città non mi piace e i napoletani mi stanno antipatici.
Vogliono un partito di sinistra laico? Ma allora vogliono un partito che non è il PD. Che si creino un loro partito: di spazio ce n’è. O che votino per Mussi. Li facciano con lui, iMille”.
“Vogliono un partito di sinistra laico? Ma allora vogliono un partito che non è il PD. Che si creino un loro partito: di spazio ce n’è. ”
Davvero? io tutto quello spazio tra il blocco centrista del PD e quello dell’estrema sinistra di Bertinotti e Mussi non ce lo vedo mica. In mezzo a Bertinotti e PD ci dovrebbero entrare IdV, la nuova costituente socialista e l’eventuale nuovo partito vagheggiato dal commento.
C’e’ spazio? si’ che c’e’. Il solito zerovirgola che servirebbe a guadagnar cadreghini per i fondatori ma non certo a far il bene dei cittadini e dell’Italia tutta. Io preferisco l’Italia al cadreghino.
Con Mussi? Mussi che in nome del socialismo va a fare la Sinistra Europea con Rifondazione e i Comunisti Italiani? Vai a parlare con Mussi di liberalizzazioni, di aumento dell’età pensionabile, di globalizzazione.. chissà che risposte soddisfacenti 🙂
Francesco, Filippo, vi ricordo che fino a ieri Mussi era storico esponente dei Ds, quei Ds che erano Pds e Pci.
Mussi è ministro della Repubblica, mica black block.
Mussi è uno dei non tanti cervelli politici della sinistra italiana. Appiattirlo sulle posizioni di Ferrando, come fate voi, è operazione sciocca e gratuita. Mussi sta tentando di creare una federazione che vada dal Psi al Prc, ma sulle posizioni di Mussi, non su quelle di Giordano.
Lo zero virgola, Filippo? Ma per favore. Qui si parla di 16-20%, se riesce il gioco. A momenti avremo più seguito popolare di voi. E sarà un bene, perché dopo occorrerà allearci per fare un governo insieme. Saremo indispensabili gli uni agli altri. Assieme al governo, o, auspicabilmente, assieme all’opposizione. A meno che voi non vogliate ragionare con l’Udc. Dopotutto, avete già Follini con voi.
Calma Sciltian. Anzitutto il commento prima diceva “fatevi un partito da soli”. A quello io mi riferivo quando parlavo di zerovirgola, visto che “da soli” vuol dire ne’ Mussi ne’ PD. Schiacciati in mezzo, in altri termini. Altro che 16-20%.
Sul discorso Mussi, a me personalmente non piace. Un ministro della Repubblica che mente sulle statistiche (perche’ presentare statistiche evidentemente sbagliate per gonfiare il petto io lo chiamo mentire) e’ indegno di rappresentare la repubblica. Al massimo rappresenta la sua faciloneria. Se i capoccioni dovessero cmq decidere per l’alleanza, vedro’ di appoggiare e fare il mio ruolo. Ma turandomi il naso.
Fil, non so a cosa ti riferisci, citando il fatto delle statistiche. Io anche mi turerei il naso, nel caso di un’alleanza Sinistra-PD, ma per via dei vostri esponenti implicati in scandali bancari e finanziari, o per il vostro connubio con l’Opus Dei, o per leader vostri come Rutelli, il principe dei trasformisti, o per le posizioni medievali dei vostri Teo-Adem, non certo per le statistiche di Mussi, che tu dici gonfiate.