Nel fine settimana ho fatto una scappata a Napoli (una cosettina tipo Mosca-Roma-Napoli-Roma-Mosca in 48 ore) per una celebrazione familiare. A tavola qualcuno commentava i provvedimenti del governo e in particolare la sacrosanta e mai abbastanza invocata (da me, ma ricordo anche un bellissimo articolo di Concita De Gregorio su D) liberalizzazione delle licenze dei taxi. “Ivan, allora, ti hanno rubato l’idea!” mi hanno apostrofato, riferendosi al fatto che della questione ho parlato in ogni sede forma e modo, libro incluso, come dell’esempio più classico della sopraffazione del cittadino da parte della cultura delle corporazioni che tiene l’Italia sotto schiaffo dall’epoca fascista.
I taxi in Italia sono uno scandalo di dimensioni colossali. Ce ne sono pochissimi, sono cari come il fuoco, ti lasciano a terra quando più ne avresti bisogno. Telefoni al radiotaxi e ti dicono “non ci sono taxi disponibili”. Ma come? E’ come andare in stazione e sentirsi dire “non ci sono treni disponibili”: ma scherziamo? Già l’istituto dei radio-taxi è una faccenda poco chiara: in tutto il mondo, tu vai per strada, alzi il ditino e una macchina pubblica (pubblica: oh yes, this is what a taxi is…) si ferma, ti tira su e tu paghi dal momento della salita in auto al momento dell’arrivo. In Italia no: devi telefonare. Telefonare e aspettare. Aspettare e pregare, e pagare il prezzo di un taxi che vuoto ha girato mezza città per venire a prenderti. Il tassista in Italia viene pagato anche per procurarsi il business, come se i commercianti si facessero pagare per farci entrare nei negozi. Una volta ne ho parlato con un tassista a Milano che mi ha detto che addirittura in città è vietato tirare su il passante che prova a fermare la macchina per strada. “Vietato?” ho chiesto stupefatto, e il tassista mi ha spiegato che sì, esiste un divieto in quanto il pedone alla ricerca di un passaggio deve in realtà recarsi al più vicino parcheggio dove i taxi sono in fila evitando così di perturbare la priorità nell’attesa dei tassisti. E’ una perfetta metafora dell’Italia, se ci pensate: tra l’interesse della signora carica di sacchetti della spesa che ansimando cerca di trovare un taxi per tornare a casa e quello dei tassisti in fila a un chilometro di distanza al rispetto dell’ordine della fila imposto dalla corporazione, ovviamente, in questo nostro paese, prevale l’interesse del tassista. Cosicché la povera signora, se anche tentasse di fermare il Parigi 36 che le passasse inopinatamente davanti, dovrebbe arrendersi a fare un altro chilometro annaspando nella calura estiva permettendo però a Parigi 36 di andare a mettersi in coda e a Berlino 49, che sta in fila da più tempo, di incassare il suo diritto di priorità corporativo. In fondo è anche la rappresentazione più semplice ed efficace di come funzioni il nostro mondo del lavoro. Fai carriera se stai in fila e se il tuo taxi è più bello più efficiente o soltanto più comodo da raggiungere, perché sta passando in quell momento, beh, non importa nulla. Alla faccia della signora e di tutti noi cittadini, dei quali comunque non importa mai nulla a nessuna corporazione: menomale che poi facciamo tutti parte di una qualche corporazione e possiamo alla fine prenderci la rivincita sugli altri. Basta soltanto saper aspettare, come sulla riva del mitico fiume, per il passaggio del tuo concittadino.
E allora io plaudo all’iniziativa del Governo Prodi che apre, libera e restituisce rispetto al cittadino e chiedo di resistere ai ricatti e alle proteste dei tassisti, e a quelle dei notai, e dei farmacisti, e dei lanari, dei maniscalchi e dei setaioli e quelle degli ordini professionali tutti. E aggiungo, per rispondere al mio interlocutore napoletano, che sono strafelice che mi “abbiano rubato l’idea”. E’ solo per quello che ho deciso di fare politica, quando l’ho fatta: perché mi rubassero delle idee che non sentivo formulare da altri. Che poi queste idee le implementi io o altri, francamente mi cale assai poco. Non sono un politico, non volevo necessariamente diventarlo, mi basterebbe poter continuare a fare il mio lavoro essendo un pochino meno a disagio le cento volte al giorno in cui purtroppo capita, a me che sono all’estero, di dover qualificare, dopo il mio nome e il mio cognome, anche la mia nazionalità.
30 risposte a “Taxi”
meno male che l’hanno fatto, dopo mesi di liti e polemiche finalmente hanno cominciato ad agire…
non sono uno di quelli che crede che il mercato sia la panacea di tutti i mali, non sempre le liberalizzazioni sono un rimedio (vedi quella dell’energia voluta dallo stesso Bersani: a parte il caro petrolio, il sistema elettrico nazionale presenta molte storture, che ENEL riesce a sfruttare a proprio favore e quindi il mercato non vede pari condizioni per gli attori|: lo so perche` studio ingegneria elettrica), ma se si riesce a mettere i bastoni tra le ruote alle “caste professionali” e` un bel passo avanti.
Tra una settimana mi laureo, e spero che il Governo intervenga anche suglia altri ordini professionali (avvocati, giornalisti…) e pure su quello che mi interessera` di persona, quello degli Ingegneri: dopo 5 anni di studi,devo affrontare un’esame farsa (visto che lo passano tutti), versando contestualmente “l’obolo associativo” di 780 euro, e per cosa? solo perche` venga riconosciuta validita` alla mia firma su un’eventuale progetto che facessi in uno studio, mentre se vado a lavorare nell’industria (e quindi comunque dovro` progettare e/o gestire risorse) tale firma non e` richiesta, bastano i 5 anni di studio e, ovviamente, le capacita`!!!!! Ah, i 780 servono solo per l’ammissione, per poter restare in tale casta servono poi i contributi annuali….
M’e` sempre parsa una stortura (la parola giusta e` un’altra, ma e` volgare!), e spero che si ponga rimedio.
Allo stesso tempo, pero`, penso che le corporazioni piu` organizzate (quali appunto gli Ordini) riusciranno bene a resistere agli attacchi, mantenendosi compatti sulle tariffe “pre-rivoluzione” (come ama chiamarla Romano), mentre le categorie piu` deboli (tassisti) o non corporatizzate (panettieri) subiranno davvero l’effetto: e questa non mi sembra molto equita` sociale!!!
Spero di essere solo un essimista incallito e sbagliarmi
L’episodio del tassista pestato al grido di “crumiro” rende bene, anzi benissimo l’idea di cosa significhi corporazione.
Non mi dispiace proprio per niente la manovrina del governo Prodi, anxzi la trovo di buona fattura.
Che tu non volessi diventare necessariamente un politico è un peccato, soprattutto per chi (come me) ti ha votato alle primarie e poi ha votato Rosa nel Pugno, con una continuità e coerenza che mi fa sorgere una domanda: perchè non ti sei candidato nella RNP? Adesso saresti sotto-segretario, e potresti fare un bel lavoro.
Caro Ivan,
sono perfettamente d’accordo con te. Sono un ingegnere, e dopo la laurea (3 anni fa) rifiutai in modo categorico di sostenere l’esame di stato per iscrivermi ad un albo di stampo medievale, così come tutti gli albi. Oggi sono contento perché, almeno nelle intenzioni di chi ci governa, dopo preoccupanti settimane di immobilismo denunciate anche duramente dal buon Scalfari, qualcosa inizia a muoversi. Peraltro mi è sembrato giusto iniziare dai taxisti, perché chiunque sia stato all’estero si renderà facilmente conto dell’inefficienza del servizio di “trasporto pubblico” (sui taxi c’è l’adesivo che lo attesta) italiano. Forse riusciamo a fare qualche passettino in più per sentirci un po’ più europei, senza dover ogni volta spiegare ad amici o colleghi stranieri in visita in Italia le mille storture di questo stranissimo paese.
A presto, G.
I radicali usano da sempre (forse da prima che tu nascessi, visto che sei giovinetto) quello dei tassisti come esempio paradigmatico del corporativismo rimasto indenne nel passaggio dal fascismo alla Repubblica.
Spot: ascolta Radio Radicale, si può anche via Internet.
In un paese con 1/3 di parlamentari professionisti temo il passaggio parlamentare.
Stamattina su Repubblica il prof. Brunetta ricordava come un analoga proposta abortì in un consiglio dei ministri della precedente legislatura: manco a dirlo la prima voce dissonante è la stessa che ho sentito stamattina, On. La Russa.
Incrociamo le dita.
Sono un giornalista, licenziato su due piedi dopo 11 anni di lavoro come Capo redattore senza preavviso e senza giusta causa da un editore per motivi interni.
Ho fatto causa chiedendo tutti i risarcimenti del caso basandomi, come ovvio, sul contratto nazionale dei giornalisti.
Il giudice mi ha riconosciuto la vittoria e ha condannato la società a pagare il dovuto. Però…
Durante la causa l’editore sosteneva che non essendo io iscritto all’Ordine dei Giornalisti per lungo periodo, non avrei avuto diritto al risarcimento spettante a chiunque avesse fatto lo stesso identico lavoro, ma fosse stato iscritto all’Ordine.
Ebbene, sapete che cosa ha deciso il giudice?
Che la causa era vinta ma che, pur avendo svolto il lavoro di giornalista e di Capo redattore in tutto e per tutto, avevo diritto a un risarcimento decine di volte minore proprio perché non ero iscritto all’Ordine.
Identico il lavoro, identiche le mansioni, identiche le responsabilità ma… non c’era il bollino!
Come dice il primo articolo della nostra Costituzione?
“L’Italia è una repubblica… fondata sul bollino”. O no?
Settimana scorsa, aeroporto di pescara. Eravamo in 5, troviamo un taxi – Multipla. Ma c’era un problema: era il sesto nella fila e prima di lui c’erano altri tipi di auto che non ci potevano portare in 5. A detta dei tassisti avremmo dovuto aspettare finchè il sesto non fosse diventato il primo. Ho chiamato i carabinieri beccandomi pure qualche vaffa… dai tassisti.
i “comunisti” che fanno i liberisti e i liberisti che li criticano anche. E adesso Mastella protesta per l’invasione del suo campo e ritorna a minacciare l’appoggio esterno. Non ci sarà mai pace finchè da quella parte politica ci sarà cotanto esibizionismo. Ma un plauso all’operato di chi ha finalmente avuto il coraggio di anteporsi al potere corporativo. Polemiche a parte è una grande conquista.
tutto giusto però uno che si candida a dirigere il centro sinistra non può prendere le difese “della signora carica di sacchetti della spesa che ansimando cerca di trovare un taxi per tornare a casa” perché la gente che conosco io la spesa, sempre che riesca a farla, se la trascina a casa col carrellino o segandosi le dita delle mani.
Siamo tanti a ritenere la questione “penuria taxi” un tema “da signori” cerchino di ricordarselo i politici, per giunta di centrosinistra.
Io sono contento di questa misura adottata dal governo Prodi. Da anni si aspetta la riforma degli albi professionali, l’Europa ci chiede la loro abolizione ma in Italia le caste più forti sono quelle che sono anche le più presenti in Parlamento, basti pensare agli avvocati, notai, ingegneri, medici (tassisti in parlamento penso siano pochi 🙂 ). I parlamentari, diretti interessati dal mantenere vive e chiuse le caste, non consentiranno mai una riforma radicale, è contro i loro interessi, mentre i giovani, se non appartenenti alle famiglie di “casta superiore” non avranno mai spazio nel mondo dei professionisti, purtroppo per me…
Caro Vladimiro, è solo in Italia che a prendere il taxi di ritorno dal supermarket sono solo le contesse impellicciate. A Londra dove ci sono 8,3 taxi per mille abitanti o a Barcellona dove ce ne sono 9,9 (non 2,1 come a Roma o 1,6 come a Milano), il taxi lo possono prendere anche le massaie. Davanti a tutti i supermercati c’è la fila dei taxi e gente normalissima, che non è costretta a comprarsi la macchina come da noi, può tornare a casa in tassì. Sarà un caso che in Italia abbiamo del taxi quest’idea di un bene di lusso?
quante inessattezze nel tuo lungo commento , non è assolutamente vietato prendere a bordo un cliente in strada anche se non è al parcheggio , l’unica cosa è che se nelle immediate vicinanze ci sono taxi in attesa bisogna prendere il primo del posteggio . parlate senza sapere e per giunta chi parla di piu sono quelli che il taxi non lo prendono la nostra clientela è contenta di noi ci appuntano di essre un po piu cari di altre citta . ma io vivo a milano non barcellona .
come inizio non e’ male, ma con 110 avvocati in parlamento mi sa che non andranno al di la dei taxi…..
Sono contento! Ah come sono contento..finalmente potrò prendere un taxi senza dover apettare 5 minuti al telefono, finalmente potrò risparmiare 4 euro ogni 6 mesi! (Visto che il taxi lo prendo 2 volte l’anno…)
Non vedevo l’ora che qualcuno avesse il coraggio di colpire questa categoria di parassiti, lobbysti strapotenti che hanno tenuto in scacco intere legislature! (Così un articolo dell’Espresso qualche mese fa…)
Sento che saremo un Paese più libero e più forte ora che abbiamo estirpato questo cancro dell’economia. Io sono stato sempre a favore delle liberarizzazioni e di tutte sinceramente, questa mi pare la più sensata. Liberal è bello! E adesso sotto con i medici (che è sta storia che i medici stanno in ospedale??? Mettiamoli alla Coop dico io!) E poi liberalizziamo i posti a concorso! BAsta con sti concorsi pubblici, tanto si sa che i posti sono già tutti assegnati! Chi prima occupa la scrivania al Ministero si tiene il posto!! MA ora mi viene un dubbio…una cosa mi torna in mente…da piccolo vivevo a New York..lì le licenze dei tassisti sono libere…e i tassisti sono dipendenti di imprese che fanno fare loro turni massacranti..e di solito non vengono pagati che con le mance che riescono a rimediare dai passeggeri…Ah scordavo che siamo in Italia, ci sarà sicuramente qualche cooperativa che si sarà già organizzata in tal senso…magari con qualche furbetto del quartierino…naturalmente per il bene dei lavoratori…
WAKE UP!!!! WAKE UP!!!! WAKE UP!!!(Rage Against The MAchine)
Abolizione del cumulo delle licenze. Già era una liberalizzazione decisamente tiepida, mi spiegate cosa rimane del capitolo taxi dopo l’accordo di ieri tra governo e tassisti? A me sembra un bel niente.
Sembra che tutto il sistema economico di questo benedetto paese sia basato solo sui taxi. Liberalizziamo i taxi, mettiamone 20.000 cosi i tassisti saranno costretti a lavorare 24 ore su 24 per sopravvivere. Ma vi rendete conto di quello che state dicendo? Sapete quali sono i reali costi di gestione di una vettura taxi con autista? Chiedete ad ATAC (roma) o a qualsiasi altra societa di trasporto pubblico se riuscirebbero a vivere con il biglietto ad un euro senza i finanziamenti comunali e regionali? State scrivendo giusto x scrivere qualcosa e poter rompere i cosiddetti ad una categoria che allo Stato, alle Regioni, ai Comuni non costa praticamente nulla. ( Tutte le spese sono a carico del tassista.)Se in piu elenchiamo che il tassista non ha TFR, ferie pagate, indennizzo malattia, pensione minima a 500 euro posso tranquillamente dire che alle cifre attuali il taxi é regalato. Dite tutti che girate il mondo. Beati voi, io che faccio il tassista da 20 anni il mondo non l’ ho girato affatto x mancanza di soldi. Facile farlo con tredicesima, quattordicesima e 30 e passa giorni di ferie retribuiti dal datore di lavoro. Pero, oggigiorno si puo tranquillamente gironzolare su internet e vedere le tariffe dei paesi europei e il numero taxi x abitanti. Sapete prima di aprire la bocca bisogna sempre accertarsi che il cervello sia inserito, piu’ che altro x non dire stupidaggini che possono fuorviare dalla realta’. Cosi posso tranquillamente affermare, che non é affatto vero che bisogna andare al posteggio a prendere il primo taxi disponibile, ma si puo anche alzare il ditino x prendere il primo che passa. L’ importante é che il primo posteggio taxi visibile, non sia a meno di 100 metri. Ragazzi sono 100 metri e non 1 km. Senza necessita’ di chiamare il radiotaxi. Gia’, “equita sociale” caro Francesco! Ma come si puo paragonare un tassista con un notaio o un farmacista. Il tassista ha tariffe stabilite dai Comuni, ( x Roma sono ferme al 1996 e nel frattempo la mia assicurazione é raddoppiata pur non commettendo incidenti e la benzina vale piu dell’ oro.)quindi fisse, mentre gli altri possono tranquillamente variarle. Se togli da una parte riprendi dall’ altra. Come nei supermercati ove una cosa costa di meno poi recuperano su un’ altra. Grande “sola” i centri commerciali! Beh, io tassista dovrei rubarle x avere qualche euro in piu’ e questo a me, come ad un altro 95% della categoria non piace. Quindi prezzi stabiliti dal Comune. Eppoi Roberto xche non “liberalizzare” anche i politici. Si, chi vuole fare il politico lo faccia senza stipendio, tanto non ci si rimette lo stesso, pensate che bel risparmio che ne avrebbe la nazione. Perche x la pensione, (una bella pensione) é sufficiente terminare una legislatura? Se vuoi fare il politico lo devi fare gratis x il paese. Sarei capace anch’io con 12,000.00 euro al mese a dire liberalizziamo di qua e di la, senza sapere in che condizioni potrei mettere un’ intera categoria. Ma qui si fa tutto in base alle statistiche, che se non sbaglio é quella scienza che dice: se antonio mangia un pollo e alfredo no, per la statistica hanno mangiato mezzo pollo a testa. Bello, vallo a dire a quello che é morto di fame perche il pollo non l’ ha visto nemmeno con gli occhi. Si é vero siamo “servizio pubblico”, ma non di massa. Se si diminuisse il traffico e esistessero reali corsie preferenziali in vari punti strategici della citta (Roma), le tariffe diminuirebbero e i taxi nelle ore di punta aumenterebbero. Cosa che peraltro abbiamo gia dimostrato. Vogliamo arrivare al punto di barcellona, che con i suoi 11000 taxi e 4667000 ( quasi cinque milioni Fonte wikipedia), quindi un taxi ogni 424 persone, (toh, proprio come Roma: 3300000 ab, 5950 + 450 taxi, 1 taxi ogni 515 persone) enon 9,9 ogni mille abitanti. Per questo motivo il comune sta chiedendo di restituire le licenze taxi onerosamente perche effettivamente in eccesso. Vede sig. Gambino lei é stato licenziato dopo undici anni. A me questo spiace moltissimo, perche quando un padre di famiglia perde il lavoro é una cosa che a me da molto fastidio. Pensi a me che per accontentare chi prende il taxi 2 volte in un anno, o chi lo prende nei giorni di pioggia o con un sciopero in corso etc, grazie alla liberalizzazione, perdo oltre all’ incasso anche il valore della licenza, la mia pensione e liquidazione. Chi ci ha rimesso di piu?
Il cliente puo’ scrgliere la vettura. Non lo dico io, ma il regolamento comunale, caro Georg, quindi Lei poteva prendere la multipla. Se i tassisti l’ hanno mandata a quel paese, non é colpa mia o dei miei colleghi onesti, ma della pubblica amministrazione che dovrebbe togliere le licenze a chi si comporta in maniera scorretta. A proposito di scorretti. Ce ne sono di clienti che non pagano, Lei non puo sapere quanti ce ne sono! Il taxi ha un costo di getsione elevato, (fatevi i conti con la vostra automobile se percorresse una media di 45000 km annui in citta. Con aggiuta di costi di lavoro)é per questo che abbiamo chiesto la defiscalizzazione. Il tassista paga l’ iva sulla macchina, lavori e pezzi di ricambio ma non la recupera. (Questo non lo sapevate, vero?) Con la defiscalizzazione si potrebbero abbassare ulteriormente le tariffe x far prendere il taxi anche alle massaie. Cosa che fanno anche con gli attuali costi. Daltronde pure io vorrei tutti i giorni andare a pranzo al ristorante, ma non posso chiedere al ristoratore di abbassare i prezzi. Ma sapete a Roma é troppo spendere 8 euro x 5 km in taxi, ( e non 20 come dice Rienzi del Codacons), ed é normale spendere 120.00 euro x un paio di jeans levi’s che a new york costano 20 dollari. A proposito Trevizerosei. Se vieni a Roma avvertimi, che 4 euro x 2 gelati te li regalo io. Leggo da Wikipedia: “Il parassita è un organismo che non è in grado di sopravvivere in modo autonomo, ma ha bisogno di un altro organismo cui appoggiarsi per estrarre l’energia necessaria ai propri scopi. Il parassitismo è la forma di sostentamento utilizzata da queste forme di vita.” Quindi il tassista non obbliga nessuno a prendere il taxi, non ho stipendio, ne sovvenzioni statali, se lavoro mangio altrimenti nisba. Provi lei a lavorare con la febbre a 39.5 o con una mano rotta col rischio di farti togliere la patente x un mese. Se questo é parassitismo allora gli impiegati pubblici cosa sono? In piu siamo una lobby talmente potente (manco avessimo la bomba atomica) da non riuscire ad ottenere le defiscalizzazioni che chiediamo da 20 anni. Ma daltronde se Lei continua a leggere l’ Espresso…… (chieda quanto da’ lo stato all’ editoria, poi vediamo dov’ é il parassita. New york. Strano ho tutti i parenti a manhattan e nel queen e mi dicono che nelle ore di punta non é cosi semplice trovare un taxi. Quando piove poi non ne parliamo. Poi le tariffe: pressoche uguali a quelle romane con la differenza che qui la benzina costa 1,40 al litro e a newyork quasi 2 dollari a gallone (4 litri e 30). Non conosco le altre spese ma deduco siano piu basse delle nostre. Magari mettessero la mancia obbligatoria anche qui. Sa un 15 o 20% in piu sul tassametro farebbe comodo anche a me. Quindi sul costo tassametrico dovrete a newyork aggiungere la mancia obbligatoria. Fateveli 2 conti e vediamo chi costa di meno. A proposito: licenze libere? Attualmente a newyork stanno rilasciando nuove licenze taxi al costo ( ha capito bene!) di 460,000.00$ l’una. Se qui costano 1/3 di quelle newyorkesi, forse questi grandi incassi con il taxi non si fanno proprio. Chiudo dicendo che la verita bisogan cercarsela e non farsela raccontare dagli altri. Libero mercato anche x i giornali. Togliamogli i finanziamenti in base alle copie stampate eppoi andiamo a vedere come se la passano. Spero di essre stato esaustivo, ma se cosi non fosse chiedete e saro lieto di rispondere alle vostre domande. ciao massimo tassista di Roma
Caro Massimo,
mi dispiace sinceramente che tu abbia male interpretato il mio post che , credimi, era inteso in senso assolutamente ironico…
Sono sufficientemente istruito (almeno quello che basta) da riuscire a dubitare sugli articoli ad effetto di certe testate(L’Espresso tra queste). A tale proposito,e per la cronaca, il numero “incriminato” (dovrebbe essere uno dei numeri di Marzo 2006)titolava in prima pagina “TAXI LIBERO” e sottotitolava…”sono i più cari d’Europa…”, salvo poi riportare all’interno dell’articolo stesso che solo Spagna Portogallo e Grecia hanno Taxi meno cari dei nostri. Sono altresì sufficientemente istruito da non pensare che i tassiti siano nè parassiti e tantomeno una delle lobbies più potenti d’Italia (penso invece che banche e assicurazioni, sicuramente più potenti di voi, escano rafforzate e di molto dal Decreto Bersani.) Credo poi, al pari tuo, che i parassiti in Italia siedano altrove, con ferie pagate, quattordicesima, TFR, malattia e indennità varie. Mi spiace che tu te la sia presa per il mio post e te ne chiedo scusa. Tuttavia questo malinteso mi fa riflettere su due aspetti. Il primo, a me già noto riguarda la mia scarsa capacità retorica. Il secondo, più preoccupante, mi fa riflettere sul fatto che probabilmente esistono molte, troppe persone che pensano quello che, sia pure con scarso effetto, ho ironicamente sostenuto circa la liberarizzazione delle licenze. Ciò mi porta ad una ulteriore riflessione: ero convinto che certi personaggi “politici” del recente passato, ci avessereo reso più sensibili alla critica nei confronti di alcuni provvedimenti legislativi adottati. Evidentemente mi sbagliavo..forse è più facile difendere questo o quello schieramento politico,a prescindere da tutto e qualunque sia il contenuto del provvedimento legislativo, piuttosto che riflettere attentamente e magari scoprire che a volte i “rinnovamenti” sono solo sostanzialmente retorica e demagogia. Emanuele.Roma
Dopo aver letto il post del collega Massimo di Roma, non posso aggiungere altro. Io sono un tassista di Milano.
Sembra effettivamente che le leggi le facciamo noi, ma fino a prova contraria nello svolgimento del servizio ci dobbiamo attenere ad uno scrupoloso regolamento COMUNALE… ricordate che anche le tariffe sono decise dal comune ed a Milano son ferme da 4 anni… mentre sappiamo benissimo degli aumenti di tutti i settori dall’entrata in vigore dell’euro !!!
P.s. unico neo riguardo i radiotaxi.. ritengo che sia uno scandalo che ci siano ben 4 radiotaxi milanesi, ne sarebbe necessario uno ben organizzato a ricerca satellitare, così il cliente avrebbe la certezza di trovare il taxi libero più vicino a sè [invece capita spesso che il cliente chiama il rt 024040 che gli invia una macchina a 5 min., mentre sta passando lì ad 1 min. un taxi libero del rt 026969].Purtroppo per il mangia-mangia generale a qualcuno fanno comodo 4 presidenti, 4 vice-presidenti, consiglieri vari, etc. etc. Anche per il tassista se ci fosse un radiotaxi con 5000 tassisti, pagherebbe un canone mensile inferiore… io sarei dell’idea che fosse il comune a gestirlo in modo che si accolli le spese per un servizio “pubblico” che offre.
Scusate il p.s.
Ciao Alex da Milano
Caro Emanuele, non sei obbligato a scusarti con me per quello che tu ironicamente esponevi nel tuo post. Purtroppo oggi, l’ arte retorica e demagogica vengono abbondantemente usate da chi ha il potere x accaparrarsi i favori della gente. Per quanto mi riguarda, avevo capito il tuo giochino, ( uno che prende 2 volte in un anno il taxi, se ne frega se sono di piu o di meno), pero il tuo scritto poteva mettere in cattiva luce la mia categoria, non esente da pecore nere come tutte le altre, e pertanto mi sono sentito in diritto di rispondere. Rispondere non a te, ma agli altri che potevano trarre dalla tua lettera una errata interpretazione. Problema taxi a Roma in alcune fasce orarie? Semplice: basterebbe mettere preferenziali che non siano preferite da tutti. Raddoppiando la velocita commerciale il numero dei taxi in circolazione salirebbe di molte unita e il tassametro scenderebbe perche non si pagherebbero piu i tempi morti. Basta, non voglio piu parlarne x ora e se, Emanuele, dovessi prendere il taxi chiedi se l’ autista si chiama Massimo e ti offro da buon amico un caffe. Nel frattempo io e la mia categoria ci rallegriamo x questa “vittoria di Pirro” ottenuta. Ciao Massimo
Caro Massimo, il tuo mestiere non è fare il taxista ma il consulente della corporazione taxi, quindi dimettiti immediatamente, fai un altro lavoro e lascia il lavoro di taxista ad africani, coreani,indiani e sudamericani che vivono come barboni in mezzo alla strada lamentandosi di non riuscire a trovare lavoro che tu occupi arrogantemente e lamentandoti pure, ti assicuro che nessuno in giro sentirà più la necessità di dover farsela per forza a piedi durante un giorno di diluvio, di dover vedersi rompere in mano le buste della spesa pur di arrivare a casa senza prendere un taxi, poichè nel caso gli venisse in mente solo malauguratamente di farlo, sarebbe costretto a pagare una cifra di cui non dispone, pari alle cose effettive che ha comprato nel negozio.
Viceversa, con un taxi ad una tariffa accettabile pronto ad ogni angolo di strada le cose sarebbero messe effettivamente meglio, quindi dimettiti subito , fallo subito, in tempo e non aspettare che il cittadino medio smetta di prendere il tuo taxi perchè oramai diventato troppo caro e chieda al governo di liberalizzare il mercato, fallo prima, cambia lavoro, trovatene un’altro, lascia spazio ai giovani che pur di rendersi autonomi dai loro genitrori,sarebbero disposti a fare anche il turno di mezzanotte e senza remore su quante altre licenze ci siano in giro, quindi fallo trovati un lavoro vero , un lavoro da padre di famiglia e non lamentarti di non guadagnare abbastanza ma cambialo prima che arrivi il giorno che non ce la fai più, ti sentirai meglio sarai più felice e darai un immenso beneficio alla società.
Grazie
Amico mio, io il mio lavoro l’ho pagato con un mutuo fatto circa 20 anni fa. Se lo occupo “arrogantemente”, forse é perche non ho avuto la fortuna di essere raccomandato come te. Il taxi é un bene di lusso. Se vuoi prenderlo lo devi pagare. Se il tuo cervello riesce a funzionare, puoi vedere dal sito dell CGIA, (non ti dico neanche cos’ é, dovresti saperlo se sei dotto,) che il taxi romano x tariffe é dopo grecia e portogallo il piu basso di tutti. Se non riesci a pagare nemmeno queste cifre, allora usa il bus e la metropolitana che finanzio anche io con le mie tasse. Daltronde anche io vorrei tutti i giorni andare al ristorante, ma non posso permettermelo, e non vado a dire al ristoratore di dare il suo posto di lavoro ad africani, indiani ed altri poveri disgraziati che grazie alle persone come te vanno a cogliere i pomodori a 2 euro l’ ora. Perche mettendo 20000 taxi secondo te il prezzo si abbassa? Ma se il tassametro é stabilito dal comuna come fa ad abbssarsi. Con 6000 o 20000 taxi in circolazione se non togli il traffico sempre tot tempo impieghi x fare un percorso. Sempre quello paghi. Forse x te é meglio la Svezia con il mercato liberalizzato. Infatti ora hanno 4 tariffe x una persona, x 2 persone, x tre persone e x 4 persone. Tu pensi che se le grandi societa, ( hai capito grandi societa di cui non faccio il nome,)vogliono il servizio taxi é per farti risparmiare? Povero illuso…. e non aggiungo altro.
mi chiamo paolo sono un collega di bologna.Credo che massimo di Roma abbia abbia fatto un ottimo quadro del nostro servizio e che meriterebbe di essere publicizzato su scala nazionale perchè settore poco conosciuto. Vorrei buttare un sasso,visto che come categoria siamo spesso presi di mira non vorrei che fosse perchè i bus e tram che sono trasporti di massa mantenuti e stipendiati non siano all’altezza dei loro compiti. Cosa ne pensate?
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Buonasera a tutti,faccio presente che,a Napoli una gestione di un taxi oggi va 600 euro,calcolando che mensilmente ci vogliono circa 300 euro di benzina un povero cristo deve guadagnare i primi 1000 euro per il padrone,e con il restante deve portare anche una famiglia avanti…….calcolando che Napoli non e New York potete tirare tranquillamente le somme.Grazie a tutti.
Ma che parlate!!!!io faccio il taxista da 8 mesi costo licenza 180.000.000 euro tasse 50%100 circa ….il carico al volo e consentito anzi obbligatorio!!! almeno che ci sia un parcheggio a meno di 50 metri ,taxi ce ne 4850 a milano fin troppi!!
piu che altro la soluzione sarebbe la radio unica.
NON ASCOLTIAMO OGNI GIORNALISTA CHE ASPETTA 30 MINUTI UN TAXI E POI PIANGE SUL GIORNALE O SITO!!
E QUANDO NOI TAXISTI CI FACCIAMO 90 MINUTI IN STAZZIONE O 4 ORE A MALPENSA NON SCRIVETE !!
grazie ciao a tutti.
Ma che parlate!!!!io faccio il taxista da 8 mesi costo licenza 180.000.000 euro tasse 50%100 circa ….il carico al volo e consentito anzi obbligatorio!!! almeno che ci sia un parcheggio a meno di 50 metri ,taxi ce ne 4850 a milano fin troppi!!
piu che altro la soluzione sarebbe la radio unica.
NON ASCOLTIAMO OGNI GIORNALISTA CHE ASPETTA 30 MINUTI UN TAXI E POI PIANGE SUL GIORNALE O SITO!!
E QUANDO NOI TAXISTI CI FACCIAMO 90 MINUTI IN STAZZIONE O 4 ORE A MALPENSA NON SCRIVETE !!
grazie ciao a tutti.
Almeno a Napoli è consentito servirsi del servizio al di fuori delle aree di stazionamento, tramita chiamata a vista.
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/D.1a9a64dcf0329110808d/P/BLOB%3AID%3D320
Bisogna superare il concetto di taxi come bene di lusso. E’ un servizio di trasporto pubblico, più costoso del bus, ma non per questo deve essere visto come un qualcosa per persone benestanti. Anzi, in zone poco servite dai mezzi pubblici, possono rivestire un ruolo sociale importante. Molti immaginano prezzi stratosferici, cosa dovuta anche a una poco comprensibile astrusità dei prezzi e al fatto, per esempio, che in alcune aree urbane, basti andare fuori comune per pagare il doppio. Sarebbe il caso di semplificare le tariffe.
“Vietato?” ho chiesto stupefatto, e il tassista mi ha spiegato che sì, esiste un divieto in quanto il pedone alla ricerca di un passaggio deve in realtà recarsi al più vicino parcheggio dove i taxi sono in fila evitando così di perturbare la priorità nell’attesa dei tassisti”
E lei ci ha creduto? Sarebbe bastato visitare il sito internet di qualsiasi comune italiano e avrebbe capito di essersi imbattuto in un lavativo.