Non so quante volte ho detto nell’ultimo anno che ad essere un italiano all’estero poi finisce che la tua italianità diventa un peso cento, mille volte più di quanto non accada essendo a casa. E poi invece succede che senza che proprio li aspettassi mi capitano ‘sti Mondiali, che poi l’Italia vince le partite, fa addirittura fuori la Germania – non popolarissima da queste parti – e la gente improvvisamente mi sorride, mi dice complimenti (“For what? …Ah, the match! Thank you!”), e io tiro fuori da una scatola quella bandiera che avevamo comprato quella volta che eravamo andati al Gay Pride di Vienna e me la porto addirittura in ufficio. Che bello essere italiani in questi giorni. Ma che bello.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
15 risposte a “Italiani”
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Scalfarotto, tu quoque!
Pfd’ac, nessuno è perfetto… 😉
Il bello del calcio è che, quando meno te lo aspetti, esce qualcosa che ti riconcilia con il mondo e con la vita.
Se in piena Moggiopoli esce una squadra come quella che ha battuto la Germania allora vuol dire che ce la possiamo fare anche a rialzare la testa dopo 12 anni di Berlusconismo.
O no?
e non ti dico nella cara e vecchia Londra..
Peccato che poi in Italia trovi i soliti vecchi fasci che pensano sia carino imbrattare i muri di Via del Portico d’Ottavia con svastiche e altre mer*ate; oppure che girano con il tricolore insozzato dall’effige di Mussolini o dallo stemma dei Savoia; o quelli che urlano per strada inneggiando al duce.
Fortuna che m’ero premunito di un bel megafono… :o)
vista la nutrita presenza de iMille (Ivan, Sandra e Giancarlo), non era possibile “estorcere” la presenza del loghetto de iMille sulla locandina? oppure siamo arrivati in zona cesarini e le locandine erano gia’ state stampate?
Da livornese di adozione non mancherò…però…essendo conoscitore delle “cose” politiche toscane e non, sono convinto che i capigruppo, quelli che vengano scelti, coloro su cui la dacia del re viene poggiata sulla spalla, sono sostanzialmente persone che vanno nella direzione voluta dall’establishment….sto vedendo tanti politici “giovani” anagraficamente ma con un modus operandi anziano, per non dire vecchio.
Come si fa a capire se un’idea è giovane, piuttosto che un certificato di nascita?
Da livornese di adozione non mancherò…però…essendo conoscitore delle “cose” politiche toscane e non, sono convinto che i capigruppo, quelli che vengano scelti, coloro su cui la dacia del re viene poggiata sulla spalla, sono sostanzialmente persone che vanno nella direzione voluta dall’establishment….sto vedendo tanti politici “giovani” anagraficamente ma con un modus operandi anziano, per non dire vecchio.
Come si fa a capire se un’idea è giovane, piuttosto che un certificato di nascita?
Da livornese di adozione non mancherò…però…essendo conoscitore delle “cose” politiche toscane e non, sono convinto che i capigruppo, quelli che vengano scelti, coloro su cui la dacia del re viene poggiata sulla spalla, sono sostanzialmente persone che vanno nella direzione voluta dall’establishment….sto vedendo tanti politici “giovani” anagraficamente ma con un modus operandi anziano, per non dire vecchio.
Come si fa a capire se un’idea è giovane, piuttosto che un certificato di nascita?