27 Luglio 2006

Se avessimo saputo

Diario

“E se lo avessimo saputo?” si chiede in un editoriale breve ma forte, firmato con lo pseudonimo red leg, il sito di Libertà e Giustizia, associazione di cui sono orgogliosamente socio da alcuni anni e che ho rappresentato come fondatore e coordinatore del locale circolo quando abitavo a Londra. Se lo avessimo saputo… se avessimo saputo che ci saremmo compromessi sul tema della legalità, se avessimo saputo che i voti dei nostri parlamentari sarebbero confluiti su quelli di Forza Italia, l’Unione avrebbe vinto lo stesso? In altre parole, si chiede red leg, li avremmo votati lo stesso?
Durante la campagna per le primarie mi sono sforzato di dire una cosa in particolare: che eliminato Berlusconi avremo eliminato non la causa dei problemi italiani ma soltanto un sintomo vistosissimo di quei problemi. La maggioranza che si era coagulata intorno a Prodi era eterogenea e conservatrice, assolutamente non disposta a rinunciare ad antichi e radicatissimi egoismi, espressione di una politica vecchia anagraficamente e non solo, certamente non in grado di dare risposte forti e innovative ai problemi del paese.
Nel forum della “mia” associazione in quei giorni si accusava qualsiasi cosa che non fosse perfettamente fedele all’ortodossia prodiana di fare il gioco del nemico; l’unico obiettivo da perseguire era la rimozione di Berlusconi purché fosse e poiché Prodi sembrava l’unico in grado di sconfiggere il Cavaliere, qualsiasi cosa, me compreso, che cercasse di indicare i limiti del centro-sinistra (e non per indebolirlo, tutto al contrario, per rafforzarlo!) provocava il pubblico scandalo.
Che questa maggioranza avrebbe avuto pochissimi Padoa-Schioppa e molti De Gregorio (sì, il Presidente della Commissione Difesa del Senato eletto col voto unanime dei senatori della destra: parlamentare della oggi santificata lista Italia dei Valori, per chi non lo ricordasse) lo sapevamo benissimo. Basti vedere quale classe dirigente abbiamo portato in Parlamento in forza di una legge elettorale di cui tutti dicevano peste e corna e su cui non sento più dire una parola da mesi. Basti pensare alla pletora di poltrone governative distribuite a destra e a manca, alla questione femminile completamente ignorata (dove sono finite le “quote rosa”?), ai pacs di cui nessuno parla più, a Bobo Craxi sottosegretario agli esteri in forza di un “diritto di tribuna” che Dio solo sa su che cosa si fondi (a parte naturalmente la linea di sangue), alla scandalosa assenza di chiunque abbia meno di 45 anni dalla scena politica… e smetto per carità di patria.
Abbiamo tutti volontariamente ignorato per chi stavamo andando a votare guardando solo contro chi andavamo a votare. Chiedersi oggi cosa avremmo fatto se avessimo saputo ci fa apparire ingenui o in mala fede – perdonatemi la franchezza, amici di L&G. Se avessimo saputo… non sarebbe cambiato nulla. Sapevamo, sapevamo già. E li abbiamo votati lo stesso.

21 risposte a “Se avessimo saputo”

  1. Ishmael ha detto:

    Concordo. Sapevamo, sapevamo tutto. Sapeva chi ha seguito la nostra politica recente con un minimo di coscienza e di voglia di approfondire.
    Sull’indulto continuo a non avere nessuna granitica certezza,ma vorrei segnalare questa mailarrivata al blog di Luca Sofri: http://www.wittgenstein.it/post/20060727_83053.html

    Mi sembra esponga un punto di vista molto ben argomentato.

    PS: sono contento che qualcuno abbia ricordato il nome di De Gregorio, che sinora ha la maglia nera della vergogna tra le file della nuova maggioranza. Adesso con questa storia dell’indulto IdV si sta facendo una bella imenoplastica, però Di Pietro l’avrei apprezzato se si fosse incazzato di più quando De Gregorio fece quello che ha fatto.

  2. Carmelo ha detto:

    Sarà anche vero che è stato un voto non “per”, ma “contro”.
    Però.
    Ritengo che i record inanellati dal precedente governo, in termini di mancanza di rispetto, di abuso delle regole, di arroganza e di brutte figure mondiali, siano inarrivabili e lo saranno ancora a lungo.
    Certo che lo sapevo per chi votavo.
    E lo voterei ancora per questa gente, perchè non c’è e non ci sarà ancora per parecchio tempo, un’alternativa praticabile.

  3. Mario ha detto:

    Caro Ivan, credo che questo sia uno dei tuoi pezzi migliori da quando leggo il tuo blog.
    Lucido, asciutto, disincantato, vero.
    La politica, da sempre, è turarsi il naso e scegliere il meno peggio.
    Il resto sono opinioni, magari suggestive, ma sempre e solo opinioni.
    Con questo non intendo certo sminuirne l’importanza, beninteso.
    E’ solo che bisogna aver ben chiara la netta separazione che deve esserci fra il piano delle idee (l’auspicabile) e quello delle scelte (il possibile).
    Altrimenti si assiste a sceneggiate del tipo di quella delle “anime belle” sul voto per la missione in Afghanistan.
    E, francamente, credo che siamo in tanti ad essere completamente saturi di tutti questi distinguo ….
    Comunque, caro Ivan, ti conviene prepararti, perchè questi non durano molto e se non vogliamo davvero morire berlusconiani, occorrerà preparare qualcosa di più convincente, entro l’autunno …

  4. Giuseppe A. Veltri ha detto:

    Mi sembra inverosimile che nessuno sapesse quello che ci aspettava, specialmente alla luce della nuova legge elettorale che dava immenso potere alle segreterie dei partiti e stracciavo quel poco di partecipazione democratica esistente.
    Lo sapevamo, ma l’alternativa era peggio.
    Non resta che sperare, incazzarsi e partecipare.
    E magari infiltrare i partiti…

  5. Federico ha detto:

    Molto bene, questo è un ottimo pezzo. Peccato che al terzo commento si riparli ancora di “se non volgiamo morire berlusconiani”….

  6. Marella ha detto:

    Continuo a leggere che “non c’era alternativa”…mai nessuno che dica che non abbiamo creduto in una possibile alternativa, forse non abbiamo nemmeno valutato seriamente la possibilità che potesse esserci…. e ci siamo affidati alle solite facce, ai soliti vecchi abiti grigio-topo che imperversano sulla scena da decenni e che non hanno mai fatto nulla di buono, o comunque sempre troppo poco per poter essere appena sufficiente.
    Ricordo bene gli appelli al voto delle primarie “non lasciatevi trasportare dalla simpatia e dalle idee rivoluzionarie, non pensate che la novità possa essere utile in questo momento…votate la certezza, non disperdete i voti, rafforzate Prodi”…e infatti eccoci qua con un Prodi che è inesistente, un Mastella che addirittura si voleva dimettere se non fosse passato l’indulto, con la Binetti che inorridisce all’idea che il mondo sia cambiato, con il decreto Bersani che pareva una bella cosa ma che pare un’operazione di insider trading, etc etc..
    Avanti così, con il naso turato, in apnea, aspettando che succeda qualcos’altro… un’altra schifezza!

  7. Riccardo ha detto:

    Risveglio amaro, sono d’accordo, ma credo non inaspettato. Ed e’ un vero peccato, perche’ credo che esista una massiccia parte dell’opinione pubblica e dei cittadini che appoggerebbe con entusiasmo una linea piu’ chiara e coraggiosa da parte del governo.
    Ma destra e sinistra in Italia condividono molte cose, per esempio essere parte di un’immutabile oligarchia che si autoriproduce (vedi Gaetano Mosca), e di conseguenza obiettivi, strategie, comportamenti e aspirazioni alla fine non sono cosi’ diverse…

  8. Marco ha detto:

    Grande Marella!

  9. marco ha detto:

    E voi sareste disposti a sacrificare la vita di moltissimi detenuti per poter vedere in carcere Previti, che tra l’altro in crcere non finirebbe ugualmente? Siete abbastanza tristi, voi e il vostro essere di sinistra, duri e puri, senza compromessi. Siete come Bertinotti, vi si addice di più l’opposizione, così potete tenere la vostra anima sempre candida, limpida senza compromettervi mai.

  10. Carolina Figini ha detto:

    bravo Ivan. e sei anche divertente oltre che arguto. :-)))
    ps il commentatore sopra di me “callmeIshmael”… Ismaele è un nome stupendo poi.. per chi non sapesse che cosa significhi, è il nome di un personaggio dell’Antico Testamento che raggiunse ben 137 anni di età senza gerontocrazia, ma per fatti suoi, e con particolari “doni” di mediazione…
    Carolina

  11. muroalieno ha detto:

    Chi la detto che non c’era alternativa… un’alternativa c’è sempre, basta cercarla. Non è vero che ci siamo affidati alle solite facce …. c’è le hanno imposte con una legge elettorale che neanche con il manuale Cencelli ci sarebbero riusciti.
    Comunque questo è quello che si merita questo paese ed i suoi cittadini.
    Ma bisogna andare avanti, in apnea, aspettando che succeda qualcos’altro…

  12. Francesco ha detto:

    lo so che quella che leggerete vi apparirà una sviolinata (anche a me da un po’ quell’idea lì), ma è quello che penso e quindi lo dico:

    se dopo circa nove mesi dalle primarie siamo sempre qui a leggere e commentare il blog di Ivan, vuol dire che un’alternativa valida pensavamo d’averla trovata, è che magari è mancato il coraggio a qualche altro milione di quegli italiani che hanno affollato i seggi delle primarie!!!!

  13. Cirano ha detto:

    Giusto, Ivan. Sapevamo, sapevamo già. E abbiamo votato lo stesso. Ma quel’era l’alternativa? Ci siamo turati il naso e abbia, votato. La speranza che qualcosa, non dico tanto, ma qualcosa cambiasse c’era. Invece ecoci a questo punto. Io continuo a credere che per la mentalità che ho, non sono fatto per questo paese. Io, da quando hai lanciato il tuo progetto, ci ho creduto veramente e tuttora mi sento in perfetta sintonia con le tue idee. Purtroppo però non vedo seguito. Almeno per ora. Rimango convinto che perchè cambi qualcosa ci vorrebbe o un salto di coscienza da parte di una popolazione, quella italiana, capace di infiammarsi solo in occasione della nazionale o quando gli viene toccato il proprio orticello.
    La seconda via è quella della rivoluzione che pare tanto anacronistica quanto stupida.
    Credo che ritirerò il mio voto, in futuro. La scelta del qualunquismo, assai deprecabile, ad un certo punto mi pare quasi l’unica scelta possibile per un puro ed inguaribile idealista come me che crede in valori quali l’etica, la civiltà e la correttezza che non sembrano appartenere a questo mondo, di sicuro non a questo Paese.

  14. massimo ha detto:

    Caro Ivan, accedo al tuo blog su segnalazione di radio radicale.
    Confesso che la lucidità della tua analisi mi lascia sconcertato. Non credevo fosse possibile in questo Paese una simile capacità di analisi della situazione italiana. La vicenda dell’indulto è emblematica per illustrare, meglio di qualsiasi trattato, lo stato della classe dirigente di questo Paese ed il rischio che ci attende. Mosse dettate da interessi di bottega (leggi visibilità) hanno dato il la ad un provvedimento che solo la pervicace e proterva posizione del ministro Castelli nella passata legislatura ha impedito che almeno se ne discutesse. Oggi i censori di ieri, si tappano il naso e votano un provvedimento che ieri dichiaravano irrealizzabile se coinvolgeva taluni personaggi. Basta leggere i nomi di quanti ne beneficieranno per comprendere che l’essenza della politica è spinta all’estremo della decenza. Ancor più scandaloso è che le “centrali” del potere politico non sembrano avere alcun interesse ad avviare il confronto su quei provvedimenti che sono indispensabili per evitare che entro brevissimi tempi le carceri scoppino di nuovo. Anche se sappiamo che non c’è alternativa al sostegno dei “meno peggio”, pena l’instaurazione dell’impero “azzurro”, non possiamo rinunciare a mantenere attivo il circuito del pensiero e della ricerca di un mondo migliore, non “il migliore possibile” ma almeno plausibile.

  15. Cima ha detto:

    A me sembra di stare in un labirinto di vetri e specchi.
    Voti scheda nulla… BAM! una capocciata.
    Voti a sinistra… BAM! un’altra capocciata!
    Personalmente non votai alle Europee il centrosinistra perché imbarcò Pomicino (che dopo il passaggio sputò nel piatto e se ne andò).
    Ho votato e fatto votare Scalfarotto alle primarie, ma siam restati quattro gatti.
    Alle ultime elezioni ho votato l’Unione pur avendo conosciuto De Gregorio (a proposito, Ivan, lui ha ancora 45 anni…).
    E oggi siamo qua, un po’ sbigottiti un po’ no, nella canicola, a chiederci che fare.
    Un cambiamento radicale richiede tempi lunghissimi, e nel frattempo tattica…

    A.I.U.T.O.
    Associazione Italiana
    Uomini Troppo Oppressi

  16. celestino ferraro ha detto:

    Per chi sa molto è difficile mentire.

  17. leonardo ha detto:

    Hai ragione,pero’ le cose non cambiano.Ho votato centrodestra alle politiche perchè deluso da 5 anni di consiglio comunale,( comune superiore ai 50.000ab); dove Diessini e Margheritini passavano il tempo, riunioni,verifiche,documenti,emendamenti,congressi.. a creare nuove poltrone, a discutere e ottenere rimpasti,ad aumentare il numero degli assessori.. sempre per ds e margherita con l’aggiunta ogni tanto di qualche pensionato Pdci o SDI.Lo so’ non è politica alta ma è il quotidino che passa il convento di tante realtà comunali..se poi vogliamo parlare delle campagne elettorali..a me pare che nel centrosinistra non ci sia tanta trasparenza come si vuol far credere.Confermo la mia adesione alla CDL. A dimenticavo in consiglio ero Capogruppo DS Saluti leonardo.

  18. zio ha detto:

    bello scritto ivan.
    però che cambia?
    cambia la coscienza?
    serve forse a rifarsi una verginità?
    forse si.
    credo che tutto era già scritto nel programma un pò fumoso.
    e nella firma entusiastica ma preoccupante di tanti vip della politica denoiattri…..

  19. abele ha detto:

    Mi puoi far avere un po di informazioni sull’attività politica di gente come te/noi?

    Mi basta un punto di partenza… un sito… un indirizzo…. che so…

    Grazie

    Guido

  20. bananaboat ha detto:

    Ho letto abbastanza! Sono contento che abbia vinto il centro sinistra-sinistra. Meritate solo quello. Aveva ragione Berlusconi (e fa pure rima) siete dei coglioni!

  21. Thomas ha detto:

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