C’è uno splendido articolo di Massimo Giannini sul sito di Repubblica a proposito del caso Telecom. Da bere riga per riga.
Il mescolarsi di stato e mercato, la possibilità di controllare enormi aziende senza spendere e rischiare sostanzialmente nulla, la trasparenza che latita, il solito piccolo azionista (per non parlare del contribuente e del lavoratore subordinato) che paga, sono una vera malattia per il nostro sistema-paese. Del resto, perché stupirsi se nel paese delle corporazioni anche il nostro salotto buono si comporta come una corporazione?
Manca solo che TIM finisca nelle mani di Berlusconi, che non mi pare abbia ancora disposto dell’enorme liquidità derivante la vendita del 17% delle azioni Mediaset annunciata nell’aprile dell’anno scorso (2 miliardi di euro e passa), e allora sì che il cerchio (o il tombino?) si chiuderebbe davvero. Probabilmente per sempre.