17 Settembre 2006

Genuflessi a sinistra

Diario

Le reazioni esasperate al discorso del Papa a Ragensburg ci dicono quanta diffidenza e quanta incomunicabilità siano cresciute e come sia urgente promuovere una stagione di dialogo culturale e interreligioso capace di fare incontrare popoli, nazioni, culture, scongiurando ogni forma di scontro tra religioni e civiltà“, questo il commento di Piero Fassino al terremoto causato dalle parole di Benedetto XVI sull’Islam. Il problema non è la Curia romana che si chiude sempre di più in posizioni oltranziste e lontane dallo spirito del Concilio: secondo il segretario del maggior partito della sinistra italiana sono gli altri che davanti a quelle posizioni assumono “reazioni esasperate”. Da omosessuale, abituato da anni a subire gli attacchi del Pastore Tedesco prima come Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede e ora come Papa, so che le parole che arrivano da Oltretevere pesano come pietre. Eppure c’è sempre un leader della sinistra da qualche parte pronto a difendere chi quelle pietre tira e mai chi è fatto oggetto del tiro. Nel frattempo della legge sui pacs non si sente più nemmeno parlare.

2 risposte a “Genuflessi a sinistra”

  1. Giuseppe A. Veltri ha detto:

    D’accordo anche se il cosidetto Islam moderato non si e’ certo distinto nell’invocare moderazione…

  2. fra ha detto:

    La legge sui PACS ce la scordiamo. Ma non per colpa di Fassino. Il problema italiano è fondamentalmente culturale. Come si fa a proporre i PACS quando la metà degli italiani è convinta che tutti gli albanesi siano delinquenti? Mi spiego meglio. In Italia, per colpa della chiesa cattolica, ma non solo, è mancata completamente una campagna di educazione al rispetto delle diversità. Di conseguenza, tutto ció che è diverso, non solo i gay, sono oggetto di quella derisione ignorante che fa ancora piú male perchè non ha nessuna ragione d’essere. Le radici di questo risultato sono una scuola data in mano a casalinghe a mezzo servizio, un potere politico saldamente in mano di una gerontocrazia che vive ancora negli anni 50 ed un’impossibilità di ogni gesto di coraggio nell’economia come nella politica perchè verrebbe soffocato da reciproche gelosie.
    Non puoi certo chiedere al capo del partito che non ebbe il coraggio di distinguersi dall’URSS di attaccare il papa…
    Io sono e resto per i piccoli passi. Ammesso che almeno quelli si facciano peró!
    Fra