Pare che Bruno Vespa si sia mostrato in versione aggressiva davanti ai giornalisti accorsi alla conferenza stampa di presentazione dell’ennesima serie di “Porta a Porta”: “Ho il difetto di parlare chiaro. Ripeto, in un’azienda normale, chi ottiene risultati riceve menzioni, o una stock option a me invece vogliono togliere una puntata“.
Bisognerebbe che qualcuno spiegasse a Bruno Vespa che la qualità del giornalismo non si misura in milioni di ascoltatori inebetiti davanti a madonnine piangenti sangue, innocentissime madri valdostane e altre esemplari scempiaggini del genere. Qualcuno dovrebbe chiedere conto a Vespa di tutte le domande scomode che avrebbe dovuto fare ai suoi ospiti e che non ha mai fatto, qualcuno dovrebbe chiedergli se crede di aver fatto il suo mestiere al servizio dei telespettatori o se non si sia limitato soltanto a fare il megafono al servizio del potente di turno. Bisognerebbe che ci dicesse se in buona fede crede di aver contribuito a formare con correttezza le opinioni delle persone che lo stavano a guardare – peraltro in mancanza di alternative, visto che si è piazzato allegramente davanti alle telecamere quattro o cinque serate a settimana – oppure no.
Uno che ha avuto la serenità di dichiarare la DC come proprio editore di riferimento e che non ha mai nemmeno di striscio disturbato il manovratore non ha, a mio modo di vedere, assolto con pienezza alle sue reponsabilità di giornalista e per quanto mi riguarda non merita né stock option né può rivendicare altro genere di merito. Se volete farvi un’idea di cosa sia il giornalismo provate a guardarvi una puntata di Hard Talk su BBC World. Nessun politico sta mai seduto comodo su quella poltrona. Mai. La democrazia non è solo andare a deporre una scheda in una scatola di cartone. Democrazia è vivere in un posto dove puoi liberamente accedere alle informazioni che ti servono a farti un’opinione per poter poi votare in modo consapevole. Non mi risulta che Vespa abbia contribuito in nessun modo alla bisogna, considerato che sono anni che sostiene di venderci un telegiornale e alla fine regolarmente ci rifila Carosello.
4 risposte a “Carosello”
Dopo essermi abituati alla BBC, guardo il TG1 e non so se ridere o piangere..
Il bello e’ che ora Vespa di improvvisa anche storico, con uno strisciante revisionismo dei suoi libri.
Vespa chi?
è 9 anni che non ho la televisione e si vive benissimo
Uomo vergognoso, come la sua trasmissione!
A proposito dei suoi libri, tempo fa sono andato a vendere alcuni libri usati in una grossa libreria di Roma; chiedo ai commessi se comprassero qualsiasi tipo di libro usato e la risposta (corredata da tanto di espressione alla Urlo di Munch) è stata “Si, tranne quelli di Vespa”
Probabilmente oltre che bravo giornalista si ritiene anche un bravo scrittore…
Non guarderei mai la trasmissione di uno che:
– ha così tanti nevi orribili sul volto
– si sfrega le mani di continuo
– è stato chiamato al telefono dal Papa
– fa di cognome Vespa
yours sincerely
Patsy Stone