I democratici vincono, stravincono, e due sono le facce simbolo, quella di Hillary Clinton e quella di Nancy Pelosi. E’ una vittoria storica (manca poco per avere anche il Senato) e l’immagine forte è quella di due donne alla guida del Paese. In tutto il mondo occidentale una cosa facile e normale, aspettiamo ansiosi delucidazioni sul perché l’Italia debba rincorrere anche qui.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
7 risposte a “2 Stelle (e molte strisce)”
Tante sono le facce di questo importante 7 novembre.
Hillary e Nancy certo ma anche Claire McCaskill, che ha conquistato il seggio del Missouri anche battendosi per permettere la ricerca sulle cellule staminali.
Keith Ellison, il primo musulmano eletto, in Minnesota, per la Camera, Devan Patrick, nuovo governatore del Massuchussets, nero.
I due simboli sono comunque Nancy Pelosi, nuova speaker della camera, e per Bush saranno dolori e Hillary Rodham Clinton, che fortissimamente vuole correre per la Presidenza nel 2008.
Il carisma non le manca di certo, la capacità di raccogliere fondi neppure, il grosso limite è purtroppo il fatto di essere considerata troppo liberal per gli stati del sud. Vedremo, ci sono ancora due anni, ma oggi sono state gettate le basi per riconquistare anche la Casa Bianca.
la cosa va di pari passo con la questione “mummie”…
Ieri sera da Vespa due bellissimi esemplari di politici in putrefazione….
Mi ricollego all’amara considerazione finale del post.
A parer tuo, Ivan, chi sono le donne in Italia che potrebbero farsi avanti?
A me colpisce il fatto che solo oggi gli Stati Uniti d’America abbiano per la prima volta un presidente della camera donna! Non erano l’esempio della democraticità?
E ora ci attendiamo un cambiamento decisivo di rotta per quella che sarà la nuova Casa Bianca. Non manca molto alle presidenziali e sarebbe ora di vedere la Clinton nella stanza ovale.
Se poi (sognando) i diritti dei gay venissero garantiti negli Usa, sappiamo bene che in Italia non dovrebbe passare troppo tempo per un’adeguata imitazione.
si vabbèh, non esageriamo… tanti anni per una donna speaker e ora già si vogliono i diritti? nemmeno nei film…
piuttosto, e se la clinton si presentasse alle primarie con obama (si chiama cosi?) come vice? sarebbe – a mio parere – un gran bell’asso nella manica…
Ti ho visto da Crozza lunedì sera, grande intervento. E adesso che ho scoperto il tuo blog, mi piacerà leggerlo ogni volta che tu scriverai.
Tieni duro, l’Italia merita persone come te.
un saluto.