“La novità della rete, un luogo dove coesistono libertà e autoregolamentazione della stessa con modalità comunitarie, è incomprensibile a chi non conosce internet. Non a caso le richieste di limitazioni e di normative ad hoc arrivano da politici ed accademici (come Stefano Rodotà) che appartengono a generazioni pre-internettiane: non hanno frequentato la rete, non ne conoscono i meccanismi profondamente innovativi di gestione della socialità. Questi soggetti, purtroppo appartenenti anche ad un’area politica che dovrebbe caratterizzarsi per la dimensione anticonservatrici, nell’interazione con i giudici creano un combinato disposto profondamente illiberale, che pesa ormai come una spada di Damocle su tutti i fornitori italiani di contenuti per il web.” Mario Adinolfi ha perfettamente ragione.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “Sostiene Adinolfi”
A me, invece, sembra una grossa stupidaggine.
Si attacca la persona e non le argomentazioni che vengono sostenute che sono tutt’altro che banali.
Inoltre si ha la presunzione di dire che “si conosce” Internet semplicemente perche’ lo si usa su scala personale.
La complessita’ del fenomeno Internet non puo’ certo essere liquidata cosi’.
E se dovessi rispondere con lo stesso tono, dovrei che dire che si vede la differenza tra un giornalista ed e chi riflette sulle cose e sostiene argomentazioni…
… quelli che si magari si indignano quando vengono censurati Luttazzi, Biagi e Santoro…
Oh, yeah !