Non riesco ad immaginare nessun peggior segnale per la laicità di uno stato di un capo religioso che pretenda di dare indicazioni vincolanti circa la definizione della laicità dello stato.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
6 risposte a “Non ci siamo proprio”
Viviamo in uno stato che vuole rivisitare e rendere vivo il passato per paura del futuro.
Purtroppo la logica conseguenza, e’ che si torni all’oscurantismo cattolico dei “bei” tempi andati.
Mah, mi pare che il papa, come chiunque altro, abbia il pieno diritto di dire la sua su tutto quello che vuole. Il problema è che la cosa non sia vincolante. Ma qui la colpa non è del papa: la colpa è di chi si sente vincolato, e opera di conseguenza.
L’abbiamo sentita ieri sera Livia Turco, comunista dell’antivigilia, affermare la sua fede religiosa. Vero che in politica non pare si adegui a quella, ma sai . . . ! E non è solo la Turco: chi era, Bertinotti?, che affermava di star cercando Dio. Non parliamo di Rutelli. Ex radicale, oggi baciapile. E’ andato apposta a sposarsi in chiesa. Mastella, manco a nominarlo.
Ha ragione il Tetesko: io parlo, dico quello che penso. Poi sono cavoli loro. Se d’improvviso tutti iniziassero ad obbedire a me, mah, forse, perché no . . . la cosa potrebbe anche solleticarmi. Chettenepare?
L’ennesima conferma che ci troviamo in uno stato laico solo in teoria, mi chiedo quando lo sarà anche di fatto..non so, magari potrei essere ancora vivo per vederlo(al momento ho 21anni, ciònonostante la vedo decisamente e tristemente buia).
x Omar: il papa (e la chiesa che lo manovra) sa benissimo che le sue “giuste” rivendicazione eclesiali spostano milioni di voti. Benedetto XVI (e il cardinal Ruini) non puo’ non saperlo, ragion per cui dovrebbe starsene zitto. Oppure dobbiamo immaginare che lo ignori e sia di fatto un ingenuo colossale?
Un altro aspetto che nessuno sottoilnea mai è questo: che se pur il papa è libero di predicare, è il contenuto della pradica che non di rado contraddice quel che Gesù ha lasciato come messaggio. È questo che a me molto spesso lascia sconvolto. Ci sono delle affermazioni, non tuutte, ma alcune, che alcune volte non so come si faccia a chiamarle “cristiane”, e si tratta del papa.
Allora. Per Filippo: hai mille volte ragione. Lo sanno, e molto bene anche, che spostano milioni di voti. Tuttavia fanno i loro interessi (giusti? poi: vedi Paulo). Sono i milioni di votanti che si fanno spostare, a mandarmi su tutte le furie.
E ora, per Paulo: ti condivido in pieno. Beh, “quasi” in pieno. Come: “non tutte”? e le manifestazioni di lusso? e l’anellone d’oro massiccio? e i gemelli d’oro ai polsini delle camicie? e tutte le altre esibizioni di ricchezza? Che c’azzeccano con l’insegnamento del cristo? Un povero cristo, è la comune locuzione per indicare un poveraccio. Proprio vero.