Copio e incollo da Repubblica di ieri un pezzettino relativo ad una rivoluzionaria dichiarazione di Anna Finocchiaro, capogruppo ulivista al Senato. Ionesco non avrebbe saputo fare di meglio. “«Penso che questo Paese abbia una classe dirigente vecchia. Se davvero vogliamo assecondare il futuro del Paese non possiamo più continuare con questo fenomeno che, purtroppo, non riguarda solo la politica». Ecco perché, secondo la diessina, non sarà possibile un duello Prodi-Berlusconi alle prossime elezioni.”
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
10 risposte a “Un'incredibile intuizione”
se e’ per quello ho sentito anche Pecoraro Scanio e (udite udite) Rutelli, dichiarare che l’attuale sistema pensionistico produrra’ pensioni da fame per i 30enni di oggi. Probabimente il loro ufficio stampa legge i vari blog su internet. Dopodiche’, per guadagnar voti, se ne escono con queste “sparate” in cui mi pare non credono nemmeno loro…
…Intanto ieri è stato annunciato il rientro in RAI dell’ottantaseienne Enzo Biagi, e pure su RaiTre.
Il tutto presentato da un Fabio Fazio in deliquio che non ha neppure sentito il bisogno di avanzare il minimo dubbio.
In un mercato del lavoro popolato da 40enni precari e senza alcuna prospettiva si sentiva proprio il bisogno di trovare un posto a Biagi…
… soprattutto per Francesco.
D’accordo su tutto … (e chi legge Pennarossa sa che il “ricambio generazionale” è una delle nostre battaglie).
Però non demonizziamo solo per colpa della carta d’identità persone che hanno comunque ancora qualcosa di intelligente da dire (e oserei dire da raccontare: penso a Giorgio Bocca che forse è l’unico che difende ancora la Resistenza e certi ideali).
Insomma: guardiamo anche alle “intelligenze”, altrimente potremmo correre il rischio di avere 25enni che poi ci parlano di Che Guevara come “famoso motociclista” !!!
ho detto che amo sta donna e riconfermo.
non mi trovo daccordo sul commento di Francesco Gambino, questo non vuol dire che i vecchi devono essere esclusi dalla nostra società, io credo che chi ha competenze deve andare avanti, senza pregiudizi sull’età(e credo che biagi ne ha competenze), il problema è della classwe politica che chi va avanti non ha nessuna competenza.
I pregiudizi non fanno fatti ne sui i giovani ne sui i vecchi, faremmo l’errore contrario.
Io sono contento che torni Enzo Biagi e lo trovo giusto, ma è triste che il suo ritorno catalizzi così tanto l’attenzione globale. Evidentemente la televisione di oggi è priva di protagonisti di rilievo e di valore e questi effettivamente dovrebbero venire dalle nuove generazioni…
Sono d’accordissimo con la Finocchiaro. Ma la sua intuizione arriva quando già il paese (una parte) si è reso conto di esser diventato una Gerontocrazia.
Nel lavoro e nella vita è ovvio che dovrebbe essere solo il merito a segnare il passaggio di consegne, nella politica, invece, dato che i meriti non sono spesso individuabili è difficile lasciare la mano…ma il buonsenso dovrebbe suggerire ai due vecchietti che si vorranno ricandidare di passare, definitivamente, la mano.
Una riflessione per Francesco Gambino, anche da me. Degli 86 anni di Enzo Biagi, che siano tanti, non si discute: è vero. Vero altresì che non sempre i 40enni precari o disoccupati sono in grado di dare a noi tutti il contributo di Enzo Biagi o di Giorgio Bocca. Qui, mi pare, più che il ritorno in quanto tale, si festeggi la abolizione dell’editto bulgaro. Inaccattabile. In tutto il mondo i giornalisti fanno fuori i presidenti, nella Italia dell’altroieri Camilla Cederna costrinse Giovanni Leone a lasciare il Quirinale; nell’Italia di ieri il presidente operaio-imprenditore-casalingo-ecc. fa fuori tre giornalisti per volta. (più Ferruccio de Bortoli dal Corsera, più Furio Colombo da L’Unità). E’ il fatto in sè che non può essere accettato, e che va corretto con le cattive maniere. Andava corretto subito dopo il 9 aprile. Piaccia o non piaccia Biagi, piuttosto che il biondo Michele Santoro.
.. ma sarà tutta farina del suo sacco o, per l’intuizione, avrà avuto un aiutino? 🙁
Una riflessione per Francesco Gambino, anche da me. Degli 86 anni di Enzo Biagi, che siano tanti, non si discute: è vero. Vero altresì che non sempre i 40enni precari o disoccupati sono in grado di dare a noi tutti il contributo di Enzo Biagi o di Giorgio Bocca. Qui, mi pare, più che il ritorno in quanto tale, si festeggi la abolizione dell’editto bulgaro. Inaccattabile. In tutto il mondo i giornalisti fanno fuori i presidenti, nella Italia dell’altroieri Camilla Cederna costrinse Giovanni Leone a lasciare il Quirinale; nell’Italia di ieri il presidente operaio-imprenditore-casalingo-ecc. fa fuori tre giornalisti per volta. (più Ferruccio de Bortoli dal Corsera, più Furio Colombo da L’Unità). E’ il fatto in sè che non può essere accettato, e che va corretto con le cattive maniere. Andava corretto subito dopo il 9 aprile. Piaccia o non piaccia Biagi, piuttosto che il biondo Michele Santoro.
Una riflessione per Francesco Gambino, anche da me. Degli 86 anni di Enzo Biagi, che siano tanti, non si discute: è vero. Vero altresì che non sempre i 40enni precari o disoccupati sono in grado di dare a noi tutti il contributo di Enzo Biagi o di Giorgio Bocca. Qui, mi pare, più che il ritorno in quanto tale, si festeggi la abolizione dell’editto bulgaro. Inaccettabile. In tutto il mondo i giornalisti fanno fuori i presidenti, nella Italia dell’altroieri Camilla Cederna costrinse Giovanni Leone a lasciare il Quirinale; nell’Italia di ieri il presidente operaio-imprenditore-casalingo-ecc. fa fuori tre giornalisti per volta. (più Ferruccio de Bortoli dal Corsera, più Furio Colombo da L’Unità). E’ il fatto in sè che non può essere accettato, e che va corretto con le cattive maniere. Andava corretto subito dopo il 9 aprile. Piaccia o non piaccia Biagi, piuttosto che il biondo Michele Santoro.