Livia Pomodoro diventa Presidente del Tribunale di Milano, ma la magistratura – come tutto il resto del potere reale nel Paese – resta saldamente dominata dagli uomini. Berlusconi, nel frattempo, non sapendo che pesci prendere lancia l’idea di una donna al timone della CdL. Il Cavaliere, a suo modo, con i suoi sistemi da impresario, ha già in passato dimostrato di avere il fegato sufficiente a dar seguito a questa che parrebbe a prima vista una mera boutade da vacanze di Natale: in fondo una Presidente della Camera donna e di trent’anni in Italia l’hanno eletta loro, non noi. Se insomma davvero il Cavaliere passasse la mano ad una Moratti o ad una Prestigiacomo la scena di una Royal italica seduta a destra sarebbe un bello schiaffo per la nostra sinistra a lunga conservazione: prendere lezioni di femminismo da uno che ha un’idea delle donne così elevata da sostenere di aver ottenuto significative vittorie politiche a livello internazionale facendo il playboy sarebbe veramente dura da mandar giù. Ma tant’è. Accontentiamoci per oggi di Livia Pomodoro al tribunale di Milano.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
5 risposte a “Scuola di femminismo”
eppure noi di donne se abbiamo….FINOCCHIARO,BONINO,MELANDRI per citare quelle a me più simpatiche
mi viene il vomito se solo penso a chi potrebbe essere l’erede donna di Berlusconi. Prestigiacomo, Moratti… urgh!
e nilde jotti???
Meglio una Prestigiacomo oggi che una Binetti in qualunque momento.
Comunque il nome della Prestigiacomo e’ pura fantapolitica.
La Moratti rappresenta il potere, anche perche’ altrimenti non sarebbe mai arrivata dov’e’ senza quel cognome.
…e tutto sommato rende anche bene l’idea che puo’ avere Berlusconi del “femminismo” 🙂