18 Gennaio 2007

Vedo la santità der cupolone

Diario

“Il peso della chiesa cattolica nella vita pubblica è una di quelle anomalie italiane che fanno sudare noi corrispondenti stranieri. Ecco una formula semplice per un articolo sul tema: riferisci dei recenti dibattiti su fecondazione assistita o eutanasia; confronta la legislazione italiana con quella più liberale di altri paesi; rammenta brevemente al lettore l’indirizzo del quartier generale mondiale del cattolicesimo; cita un paio di esternazioni di Buttiglione e di Pannella”.
Jeff Israely di Time su Internazionale ci notifica che, sorpresa!, “l’anomalia di un’Italia sempre meno cattolica, ma dove la chiesa conta sempre di più, può stare in piedi solo grazie al tacito consenso dell’establishment di sinistra”.

2 risposte a “Vedo la santità der cupolone”

  1. ForestOne ha detto:

    Leggere l’attualità attraverso la Storia…
    Qualche sera fa ho avuto la fortuna di vedere sul canale satellitare RaiEdu2 una puntata de “La Storia siamo noi” sulla sanguinosa Guerra Civile Spagnola; la puntata si apriva con questo folgorante inizio:

    “Nella Spagna degli anni ’30 la Chiesa è una grande forza di conservazione: non segue la società nella sua evoluzione, ma vorrebbe mantenerla pietrificata nelle sue immobili gerarchie; rifiuta la modernizzazione, l’urbanesimo, l’emancipazione delle classi subalterne, la loro libertà di scegliere e decidere del proprio destino.
    Ritiene suo diritto influire sulla condotta dei pubblici poteri.
    È una forza integralista incapace di accettare uno Stato indipendente dai condizionamenti religiosi; il suo clericalismo produce un anticlericalismo altrettanto estremo.”

    Il testo (non sono di qualche pericoloso bolscevico ma dello stimatissimo storico Prof. Gabriele Ranzato, docente di Storia contemporanea all’Università di Pisa) è significativo.
    Se pensate alle parole di Ruini, Ratzinger e di politici cattolici a piacere su fecondazione, divorzio, PACS, coppie di fatto, ricerca scientifica, ingerenze nella politica, aborto, laicità, eutanasia, scuole religiose, scienza, censura, otto per mille, ICI, costituzione europea …
    sembra di essere precipitati indietro nella Spagna degli anni ’30!!
    E come nella Spagna degli anni ’30 la laica (?) Repubblica Italiana rischia di capitolare sotto le bordate della destra e del Vaticano, uniti oggi come allora…

  2. giodi ha detto:

    Caro Ivan,
    mi sono divertito – ognuno ha le sue perversioni – a cercare un po’ nei siti del vaticano, tanto per sapere quanto sarà duro far approvare la legge sui PACS.

    beh ho trovato un paio di documenti inquietanti e al tempo stesso illuminanti,

    Joseph ratzinger scriveva, nel 2003 queste illuminate parole( 1)

    “A coloro che a partire da questa tolleranza vogliono procedere alla legittimazione di specifici diritti per le persone omosessuali conviventi, bisogna ricordare che la tolleranza del male è qualcosa di molto diverso dall’approvazione o dalla legalizzazione del male.”

    da cui consegue che

    “Nel caso in cui si proponga per la prima volta all’Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale”

    piu’ altre chicche varie .. (i link sono in fondo!!)

    qualche hanno prima invece, nel 1992, si spiegano molte altre cose….

    Infatti, il documento “Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali” (in L’Osservatore Romano, del 24-7-1992), parte con una acuta osservazione pastorale sulle “legittime preoccupazioni dei proprietari di case nel selezionare potenziali affittuari”

    poi prosegue a ruota

    “10.La “tendenza sessuale” non costituisce una qualità paragonabile alla razza, all’origine etnica, ecc. rispetto alla non-discriminazione. Diversamente da queste, la tendenza omosessuale è un disordine oggettivo e richiama una preoccupazione morale.

    11. Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare.”

    e finisce con un inquietante ammissione finale.

    16. Infine, laddove una questione di bene comune è in gioco, non è opportuno che le autorità ecclesiali sostengano o rimangano neutrali davanti a una legislazione negativa anche se concede delle eccezioni alle organizzazioni e alle istituzioni della chiesa. La chiesa ha la responsabilità di promuovere la vita della famiglia e la moralità pubblica dell’intera società civile sulla base dei valori morali fondamentali, e non solo di proteggere se stessa dalle conseguenze di leggi perniciose (cf. n. 17).

    PS documento 2003: (1) da “CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI”
    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html

    documento 1992:
    http://www.alleanzacattolica.org/temi/bioetica/cdf_omosessualita_a.htm