21 Gennaio 2007

Giovanna D'Arco alle pari opportunità

Diario

Nel governo Blair c’è un ministro, Ruth Kelly, che ha la responsabilità per le comunità locali e anche il portafoglio per le donne e le pari opportunità. La Kelly, classe 1968, è una specie di giovane Binetti: fervente cattolica e membro dell’Opus Dei è in questi giorni, non sorprendentemente devo dire, nel mezzo di una duplice tempesta. Qualche settimana fa si è infatti venuto a sapere che ha ritirato suo figlio dislessico da una scuola pubblica per affidarlo alle cure di una scuola privata. Peccato che, mentre era ministro dell’educazione, una delle cose più contestate fatte dalla Kelly fosse stata proprio quella di tagliare i fondi per le scuole pubbliche destinati al supporto ai bambini che necessitano di sostegno.
E’ invece di queste ore la seconda polemica. La legge inglese contro le discriminazioni è rigorosissima e a tutte le minoranze in quel paese sono riconosciuti tutti i diritti di cittadinanza. Ovviamente Ms Kelly non ce la fa tanto a star dietro a questa cosa e immaginate che fatica le fa assicurare le pari opportunità a gente come, facciamo un esempio a caso, i gay. E figuriamoci quando si parla di adozioni: se la testa gira a Fassino che fa il segretario dei DS immaginatevi che vertigini devono venire ad una soprannumeraria dell’Opus Dei. Insomma, la signora Kelly sta cercando in tutti modi di evitare che ai centri che si occupano di adozioni gestiti dalla chiesa cattolica sia imposto (come a tutti gli altri) di accogliere domande di adozione da parte delle coppie gay.
Questa cosa, che sembra assolutamente normale a tutti in Italia, Grillini e Arcigay compresi, a Londra fa scandalo: si tratta di una discriminazione bella e buona, che peraltro si ritorce contro i bambini (soprattutto quelli più difficili da dare in adozione) diminuendo grandemente le possibilità che trovino una famiglia, e il fatto che un ministro supporti una politica apertamente discriminatoria (quello che in Italia fa tutto il governo in blocco) è considerato sufficiente per richiederne le dimissioni. Sebbene non mi torni come mai Blair abbia deciso di mettere questa Giovanna D’Arco a fare quel mestiere lì (al confronto la Pollastrini è meglio della Pasionaria e di Anna Kuliscioff messe insieme) almeno consola pensare che l’opinione pubblica da quelle parti sia ancora in grado di indignarsi davanti alla banalità della discriminazione.

12 risposte a “Giovanna D'Arco alle pari opportunità”

  1. Pimpa ha detto:

    >Sebbene non mi torni come mai
    >Blair abbia deciso di mettere
    >questa Giovanna D’Arco a fare quel
    >mestiere lì
    >

    Caro Ivan devi sapere che le vie del signore sono infinite, quasi come i raccomandati dell’Opus Dei.

    Noi ne avevamo persino uno a fare il governatore della banca d’Italia per 20 anni…
    Chissa’ perche’ nel frattempo si sono moltiplicate le entrate del Vaticano ma non della Repubblica (anzi)… :/

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    Teocrazia s.f.
    Forma di governo in cui la sovranita’ sia simbolicamente esercitata dalla divinita’, storicamente identificata nel governo di uomini considerati gli interpreti piu’ attendibili della volonta’ divina.
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  2. andrea del bene ha detto:

    “Questa cosa, che sembra assolutamente normale a tutti in Italia, Grillini e Arcigay compresi, a Londra fa scandalo”

    Ivan, non ci ho creduto finchè non sono andato sul sito dell’Indipendent e ho visto che la notizia è in prima pagina con tanto di foto!

  3. neroinchiostro ha detto:

    Sì, il punto è che si indignano. In Italia invece la lobotomizzazione compiuta da Fede/Vespa/Italiasul2/StudioAperto/eccecc ha avuto effetto.

    Gli italiani coglioni sono contenti del Grande Fratello e in nome di due telecamere su due tette rifatte hanno rinunciato alla coscienza civile.

  4. andrea del bene ha detto:

    Comunuqe l’opus dei e tutte le sue varie “acquesantiere” umane devono prepararsi a dare battaglia.
    Leggete un pò la novità della fiction “un medico in famiglia”:

    Da repubblica: “Improvvisamente non è più un tabù. Mentre nel Paese si discute di Pacs, anche la Rai affronta il tema dell’omosessualità. E lo farà nella fiction più rassicurante del piccolo schermo, “Un medico in famiglia”. “Tv Sorrisi e Canzoni” in edicola lunedì anticipa in esclusiva che nella quinta stagione della celebre fiction, che vedremo in televisione a marzo, nascerà la prima coppia di fatto omosessuale del piccolo schermo, con tanto di bambina che vive con loro…”

    Hanno rotto tanto le scatole con la fiction di Lino Banfi e la figlia gay, figurati cosa diranno appena leggeranno la notizia.

  5. paulo ha detto:

    Da annotare è il fatto che le associazioni cattoliche inglesi che si operano per le adozioni, per tentare di continuare a poter rifiutare coppie gay, abbiano minacciato di chiudere i centri. Insomma, il loro interesse primario non c’è che dire, è quello del bene dei bambini… (che in questo caso sono anche utili come forma di ricatto)

  6. Benny ha detto:

    lasciatemi stare
    SANTA BARBARA POLLASTRINI DA DS
    poverina fa quello che puo, e nella trasmissione di vespa su “manuale d’amore2″…mi è piaciuta…..a controbattere a lucignolo vestito da botte BUTTIGLIONE

  7. Andreas Martini ha detto:

    Caro Ivan mi spiace segnalarti un tuo grossolano errore a proposito delle mozioni anti-pacs alla camera.
    Il Cossiga firmatario della mozione di FI non può essere il presidente emerito Francesco Cossiga: perhè cossiga è senatore e non può firmare un emendamento alla Camera e perchè basta controllare l’elenco dei deputati eletti alla Camera, in forza italia c’è un cossiga che forse è un parente ma che chiaramente non è l’ex presidente della repubblica.

  8. Andreas Martini ha detto:

    Noto ora che l’errore ti è stato già segnalato, ma non hai correto. Posso chiederti perchè?

  9. andrea del bene ha detto:

    Notizia dell’ultima ora:

    Binetti:”Prodi e D’Alema? Il PD deve presentare facce nuove”. Ah ah ah :-)!! Il bue che dice cornuto all’asino!

  10. scalpha ha detto:

    Caro Andreas,

    non l’ho corretto perché c’era la correzione nei commenti del post, perché anche io faccio degli errori (qualche volta grossolani, qualche volta no), perché il Cossiga firmatario è il figlio dell’ex Presidente della Repubblica e questo mi ha comunque consentito di fare una battutina sui figli d’arte (sempre nei commenti).

    Saluti!
    Ivan

  11. Giuseppe A. Veltri ha detto:

    Sul primo caso,
    conosci qualche figlio di politico italiano in una universita’ pubblica o in un liceo pubblico?

  12. Pimpa ha detto:

    Per chi vuole saperne di piu’ sull’Opus Dei:

    http://www.uaar.it/ateismo/opere/132.html

    Puo’ essere illuminante.