Il tenero Berlusconi, nonostante il suo misero umorismo da avanspettacolo, ha secondo me questa volta toccato un tema interessante: i gay sono tutti a sinistra? Un tempo pensavo francamente anche io che fosse così, o meglio che in un mondo normale avrebbe dovuto essere così. Come fa un gay a votare per gli eredi di Mussolini o per uno, appunto, come Berlusconi? Poi la vita, come al solito, ti stupisce e ti dimostra che votare per il centro-sinistra significa non solo avere a che fare con la Binetti ma anche con persone apparentemente ragionevoli come Rosi Bindi la quale sostiene – senza mostrare in pubblico la minima vergogna – che mi toccherà aspettare per 15 anni per vedermi riconosciuti dei diritti che se fossi etero mi spetterebbero ora e subito. Non ne faccio una questione di credo religioso, ne faccio una questione di ragionevolezza e di civiltà. Che il centro sinistra ospiti posizioni che sono serenamente discriminatorie e che questo appaia a tutti assolutamente normale ed accettabile mi fa venire in mente che non solo abbiamo un sacco di strada da fare per i gay e tutte le minoranze in genere ma anche, in modo assai più ampio, per raggiungere un’accettabile patente di democrazia europea, liberale e occidentale. Detto questo devo dire che come cittadino, e come cittadino gay, progressista, antifascista e sincero democratico io faccio sempre più fatica a stare dentro questo centro-sinistra.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
19 risposte a “I gay tutti a sinistra?”
La tua fatica è anche la mia e diventa sempre più difficile… Ma immagina invece tutti i gay che continuano a stare in questo centro destra… Non riuscirò mai a capire dove trovano tutto questo coraggio
hai ragione su tutta la linea, Ivan. Tra l’altro, in altri paesi d’Europa l’omosessualità non determina anche un’apparteneza politica come è (o sembra, a questo punto) da noi. In Olanda e in inghilterra, per esempio, queste posizioni sono state superate, grazia ad una vita politica imperniata sui valori civili e non moralistici.
centro-sinistra, moderati, centro-destra, asdefo, ascrognaz…. ma alla fine cambia qualcosa?
Io partirei andando a monte del discorso: che cosa vuol dire essere “gay” in Italia oggi? Essere “gay” vuol dire avere un orientamento sessuale ed affettivo indirizzato per persone del proprio sesso anzichè dell’altro, oppure vuol dire vivere l’unica dimensione “gay” non ricreativa che il nostro paese offre (cioè quella politica)? Credo che in questa puntualizzazione apparentemente superflua stia la chiave del discorso. Per la mia esperienza personale i gay del primo tipo sono la maggioranza, ma badano bene a non definirsi “gay” proprio per non essere inquadrati nel secondo tipo. Negli altri paesi l’associazionismo gay politicizzato in stile anni 70 è imploso negli anni 80, mentre da noi ha prevalso (anche perchè era l’unico che offriva spazi ricreativi liberi agli omosessuali italiani) e si è perpetuato fino a oggi…Tanto che alcuni comunicati che mi arrivano dai circoli arcigay iniziano ancora con un bel “Compagni dell’arcigay…”. Sempre a proposito di arcigay i dati relativi al 31 gennaio 2007 parlano di 172299 tesserati, quindi ciò farebbe supporre – essendo l’arcigay un’associazione politicamente schierata – che almeno quei tesserati siano più a sinistra che a destra…Eppure chiunque ha un minimo di dimestichezza col mondo gay italiano sa che la maggioranza di quelle tessere sono state fatte per avere libero acceso a certi locali piuttosto che per esternare le proprie convinzioni…Tant’è che – per citare il caso della mia città – su 655 soci arcigay con residenza a Piacenza, quelli che partecipano alle riunioni del circolo sono una decina scarsa. In compenso conosco una buona quantità di tesserati arcigay che – dalle mie parti – partecipano molto volentieri alle attività della destra radicale (se non di quella estrema). Probabilmente alla radice di questo comportamento ci sono delle gravi lacune culturali e una percezione distorta della propria condizione, ma – se posso dire la mia – tutto considerato è un fenomeno perfettamente in linea con il resto dei fenomeni che rendono questo paese quello che è.
Saluti.
Domani arriverà una bella lettera di scuse!
Questo “centro-sinistra” sta sempre più per “dc”.
La Binetti è un forte incentivo (per la prima volta nella mia vita) all’astensionismo. Poi, Rutelli, Bindi, Mastella… anch’io mi vedo sempre meno in questa sinistra.
Berlusconi, vabbe’, è Berlusconi. Il problema è che, oggi, vincerebbe lui.
Berlusconi fa battute sui gay. La Bindi invece dice sul serio. Non so cosa sia peggio, francamente.
Berlusconi e’ il piu’ grande collezionista al mondo di “figure di merda”, ne ha di tutti i tipi, generi e colori, e provenienti da tutto il mondo.
Ogni dove si trovi non perde occasione per incrementare il suo gia’ cospicuo portfolio (che per altro tutti gli “amici” gli invidiano).
La sua ultima chicca di valore riguarda si i gay… ma, attenzione, non tutti.
Lui, con l’immagine retorica del gay che vota a sinistra intendeva (intende) e voleva trasmettere l’idea stereotipata del ricchione diverso, emarginato e sfigato, come stupidi e sfigati devono essere per forza quelli che NON votano per lui …e cioe’ che votano a sinistra!!!
Quelli che vanno contro il giusto, contro la legge, contro cio’ che fa funzionare il mondo.
…addirittura contro Dio !?
Tutti i gay che votano a destra (che non sono pochi, noi lo sappiamo ma lui no), vedi i recenti imprenditogay che si sono pro-posti sulla stampa negli ultimi mesi, speriamo si siano un pochino resi conto che i COGLIONI (enormi coglioni)… sono loro che votano ***questa*** destra 🙂
A più di un osservatore attento della politica di casa nostra pare che la faccenda dei “Pacs all’italiana” si stia connotando di tinte spesso ai limiti del grottesco… Le ultime dichiarazioni del presidente della Repubblica ,sconcertanti per un qualsiasi Stato laico, sembrano non aiutare quell’affermarsi di un clima sereno, base perché ogni riforma e conseguente proposta di legge approdi poi nel suo luogo deputato di discussione che è il Parlamento e non certo le segreterie di Stato di qualsiasi altro organismo estero… Ci limitiamo tristemente ad osservare come l’azione laica in questo buffo paese sia tacciata ad ogni piè sospinto di laicismo che, a dire il vero , ancora non abbiamo capito in cosa consista. La mescolanza di toni allarmistici da parte della Chiesa, circa una probabile disgregazione dell’apparato familiare tradizionale contribuisce non poco a confodere le acque ed a impedire ogni serena discussione su una riforma che, consentirebbe, a tanti individui, uniti già dal vincolo dell’amore e della mutua assistenza, di uscire da un anonimato giuridico spesso mortificante, ai limiti stessi della violazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione. Qui non parliamo di opinioni ma di persone, in carne ,ossa, sangue e valori umani. Insomma una legge come tante e nemmeno troppo di coscienza rispetto alle grandi battaglie civili che questo paese ha già vissuto (divorzio, aborto, contraccezione ecc.). Nessuno ha la benchè minima intenzione laicista di rubare valori spirituali e religiosi che fanno parte del nostro sentire comune e non sono intaccabili da nessuna legge dello stato. E nessuno si mette in testa di attaccare la famiglia classica etero anche quando,statistiche alla mano, essa conserva nel suo seno il triste primato dell’80% di reati a sfondo di pedofilia e quello , non da meno, di provocare al suo interno più morti di qualsiasi forma di mafia e di terrorismo sul nostro patrio suolo. Cosi come nessuno scende in strada a chiedere di rimuovere le gerarchie cattoliche dopo i numerosissimi casi di pedofilia da parte di preti e vescovi cattolici. Non ci risulta insomma che in Italia ci sia quel clima anti-clericale che qualcuno si sforza dipingere utilizzando abilmente le leve della comunicazione mediatica e della tradizionale subalternità della nostra classe politica ai voleri e saperi della Chiesa. Non ci risulta nemmeno che il problema principale di questo paese sia l’esistenza di una Chiesa Libera ma , ahimè di uno Stato confusionale non all’altezza del suo alto compito laico e non laicista di provvedere alla reale applicazione della difesa della dignità della persona umana, al di là delle credenze religiose, delle connotazioni di sesso , di politica e di ogni altra forma di idealità. Nell’assistere dunque alla caduta libera di questo nostro Stato-Alzheimer, non resta che appaltare , perdonateci il termine, ogni tematica legislativa di ordine morale alla Chiesa cattolica , confidando nella sua modernità e nella sua notoria infallibilità riguardo al governo della storia degli uomini, attraverso i secoli.
“Come fa un gay a votare per gli eredi di Mussolini o per uno, appunto, come Berlusconi?”
Domanda che sarebbe da rivolgere a questo “club” che dichiara simpatie per Alleanza Nazionale:
http://www.gaylib.it/
Viste le uscite dei teo-dem sui pacs, mi sembra che ormai parlare di sinistra e destra abbia poco significato e che l’Italia sia l’unico Paese nel quale le leggi, oltre che dal Parlamento, devono essere approvate anche dalla Chiesa.
A questo punto insieme a gay, lesbiche, immigrati, etc. si aggiunge una nuova minoranza: i LAICI… 🙁
GayLib è fatto di gente seria, che si sta schifando, come tutti noi del resto, della politica italiana e delle genuflessioni ad una Chiesa invadente e cattiva.
Questa legge sulle unioni civili, semmai si farà, sarà la peggiore possibile, perchè nasce non dal rispetto e dall’accettazione dell’alterità, ma dalla sua tolleranza. Un a concessione regale, un atto di pietà insomma, che lede la dignità di chi ama quotidianamente in silenzio e si incazza perchè la Chiesa non perde ora per rivendicare una supremazia, non solo spirituale ma anche social/legale, influisce in modo determinante nella vita degli italiani.
Ma insomma, che differenza c’è tra Islam e Cattolicesimo, se peccato coincide con reato? Se l’unica possibilità che si permettono di sopportare è la non tutela delle persone? Dov’è finito quel “chi è senza peccato scagli la prima pietra” che aveva portato Gesù a circondarsi di prostitute e ladri?
Mi sconcerta il “Non possumus” dell’Avvenire, il “non sia mai” di Mastella e l’omofobia aperta della destra, la battaglia subdola e cattiva di una Chiesa sempre più lontana dal popolo e legata a doppio filo alla politica
Un uomo fuori dal coro…
“Qui nel Veneto molti sono stati i gay che hanno votato per me”
Ivan Scalfarotto?
No… Giancarlo Galan, governatore di Fi del Veneto.
un abbraccio Marta
Farai anche fatica a stare in questo centro-sinistra (ci stiamo strettissimi in tanti…) ma non venirci a dire che non lo sapevi…proprio tu, fin dai tempi delle primarie!
Ora il punto è uno solo: che vuoi dire?
Che esci dal centro sinistra per fondare una “sinistra del centro-destra”???
E non è un gioco di parole!
p.s. complimenti al post di Cristina Mastropietro
La tua ultima affermazione mi ha amareggiato. Capisco la frustrazione. Però mi sembra che possiamo riconoscere che gli unici tentativi seri sulle istanze omosessuali si fanno con questo -scassato quanto vuoi- centrosinistra. I successi in politica si misurano con il metro del possibile. Oggi con i voti al senato che abbiamo sarà possibile portare a casa poco se confrontato con altre realtà (vedi inghilterra, spagna, francia). Ma é già qualcosa se confrontato con quanto c’é finora.
I discorsi con qualche venatura esterofila e qualunquista lasciali fare a noi blogger e chiaccheroni da strada. Tu sei un personaggio politico. Uno che aveva suscitato molte attese tra di noi perchè si era messo in gioco alle primarie. Uno che la politica si era impegnato a farla, non a chiaccherarci sopra. Quindi da te francamente mi aspetterei qualcosa di diverso oggi. Mi aspetterei parole di guida, parole, che possano indicare cosa fare nel novero delle -lo abbiamo gia detto- risicate possibilità di questo parlamento. Parole che ci mostrino una direzione insomma, ma non la direzione dell’emigrazione all’estero, perché a quella c’eravamo arrivati anche da soli.
Vorrei sapere cosa faresti oggi se avessi le responsabilità di governo a cui ambivi. Come ti misureresti con la Binetti. Come cercheresti di convincere i tuoi oppositori. Dove segneresti l’asticella del “non é quello che speravo, ma per ora mi accontento”.
Perché se avevi preso seriamente quell’impegno, durante le primarie, avrai dovuto pure pensarci a queste cose. Perché questo é sporcarsi le mani con la politica. Non fare il saccente e poi consigliare a tutti di svingnarsela dove si vive meglio.
Scusa lo sfogo. So che il passaggio sui PACS ti tocca da vicino, ed é naturale che subentri un po’ di depressione. Ma se avevi l’ambizione di essere preso seriamente come politico, oggio io vorrei sentire da te parole diverse.
Caro Ivan, ma lo vedi che la cosa è reciproca? [cit. Furio, il personaggio di Carlo Verdone]
Anche io, da quando gli ex comunisti hanno abiurato al socialismo europeo e hanno deciso di fare un partito tautologico con Binetti e Bindi, trovo sostanzialmente impossibile votare per questa coalizione. Vedrai che tonfo alle prossime amministrative, mio caro. E vedrai che saranno in grado di dare la colpa alla proposta di legge sui Dico, che verrà mestamente ritirata…
Ivan, volevo anche aggiornarti sulle percentuali del voto gay. A queste elezioni, per la prima volta, il 75% dei gay avrebbero votato per il centrosx. Non era mai successo prima. Si andava al massimo sul 60% del 2001, poiché il centrodex teneva dentro i Radicali, che spostano moltissimi voti gay. Il 75% è tanto, ma considera che in America Bush è riuscito a spostare verso i Democratici una cosa come l’89% del voto gay. Non era mai successo prima manco lì, in genere i gay che votano Repubblicano sono sempre stati attorno al 25%.
Non stupirti che in Italia ci sia un 25% di gay che vota questa destra fascista-leghista-clericale-piduista: spesso i gay italiani non s’interessano alla politica, non leggono i giornali e non sanno niente di nessun uomo politico, Berlusconi incluso.