8 Febbraio 2007

Quello che passa il convento

Diario

Ci siamo. Abbiamo il Disegno di legge, non ancora la legge, ma almeno il Governo ha dovuto riunirsi e approvare un provvedimento a lungo atteso con ciò prendendo anche una posizione politicamente importante. Voglio dirlo subito: io continuo a pensare che i diritti uno ce li ha o non ce li ha, tertium non datur, e anche in caso questa legge fosse approvata così com’è molti cittadini italiani continuerebbero a non avere diritti riconosciuti ad altri concittadini tra cui quello di sposarsi (e chi mi legge sa benissimo come io la pensi sulle adozioni).
Un punto che trovo veramente odioso è questa soglia dei nove anni per accedere ai diritti di successione, o quella di tre anni per accedere a diritti ulteriori: il termine geologico di 15 anni a cui pensava Rosi Bindi è stato abbassato ad un tempo comunque incredibilmente lungo. La cosa che mi sembra veramente sostanziale quanto alla lettura del fenomeno sociale che questa legge intende regolare è che questo DDL presuppone che le coppie di fatto siano sodalizi volatili e instabili che necessitano di essere provati e sostanziati non tanto sul consenso delle parti ma sul trascorrere del tempo. Come se il legame tra due persone si basasse non su una promessa di un futuro in comune ma dalla constatazione che il tempo è passato. Che è una cosa completamente diversa. Un’interpretazione riduttiva e pure un pochino triste sul piano umano, a dirla tutta.
Franco Grillini dice che è un primo passo e ha probabilmente ragione. Se fossi in parlamento questa legge che, ribadisco, trovo comunque profondamente discriminatoria e assolutamente insufficiente, alla fine sebbene assai disturbato la voterei. Queste norme sono meglio di nessuna norma, tenere una posizione di principio e non ammettere che in Italia, per come è oggi l’Italia, questa leggiucchia è comunque una conquista sarebbe nobile ma miope. Il problema non è tanto la legge ma l’indegno modo col quale ci siamo arrivati, l’intolleranza e la discriminazione che si sono liberamente manifestate senza che nessuna voce ribadisse il principio che i cittadini di questo paese sono tutti sempre meritevoli dello stesso rispetto e della stessa dignità. Non confondiamo causa ed effetto: in un paese più aperto, meno gretto e più civile si sarebbe avuta una legge migliore.
Il problema vero non è cambiare la legge, il problema è cambiare l’Italia.

26 risposte a “Quello che passa il convento”

  1. Matteo ha detto:

    io DICO: abemus PACS 😉

  2. Disorder ha detto:

    Ivan, non stando in italia eviterai almeno il fuoco di fila dei teocon, atei devoti e pretaglia varia che si è già scatenato e proverà fino alla fine a influenzare un Parlamento già poco propenso ad approvare questa leggina. Ieri sera a L’Infedele ho assistito a dichiarazioni palesi di omofobia, per dire. Stasera il dibattito da Ferrara era tra PERA e CICCHITTO, e non aggiuungo altro. E parliamo di La7, la rete forse più laica.

    Questa legge è meglio di nessuna legge, comunque. Va approvata per poi aggredirla davanti ai giudici e proponendo sostanziali modifiche perdare maggiore dignità ai conviventi (oltre alla lotta per il matrimonio per tutti).
    il comportamento di eventuali parlamentari di sinistra che si rifiuteranno di votarla adducendone la ristrettezza sarebbe ancora più inaccettabile del voltafaccia dei “laici” del centrodestra o dei teodem, da cui ormai io non mi aspetto nulla.

  3. stefano ha detto:

    Sono un ragazzo di 21 anni e tra le altre cose sono anche gay, spiace dirlo ma quello che è emerso da tutta la questione pacs è che l’Italia, e soprattutto chi oggi ne è la sua classe dirigente, è vecchia e (lo so che non è bello dirlo a questa età) io non credo più che qualcosa possa cambiare. Sì certo ci sono i giovani che sono diversi dai loro genitori, c’è lei Scalfarotto che è riuscito a darmi l’immagine dell’Italia che vorrei, ma alla fine siamo pur sempre una minoranza demografica, noi giovani non siamo certo i figli del baby boom e non c’è nemmeno un nuovo mondo ad attenderci…
    Sarà l’effetto delusione ma per ora riesco solo a pensare a cambiare stato, a farmi un bell’erasmus lontano da questo piccolo povero bel paese.

  4. Valeriano Elfodiluce ha detto:

    Sono proprio curioso di vedere come la metteremo se e quando due novelli sposi (gay) spagnoli o olandesi, o magari dei pacsati francesi o dei “partnerizzati” inglesi vorranno ad abitare in Italia…Caso improbabile ma non impossibile…Magari una coppia di italiani che si è sposata in Spagna e deve tornare in Italia per problemi di famiglia o altro…Succede che risulta una coppia di single perchè non ha convissuto per 9 anni?

  5. emilio ha detto:

    Non ho molto da aggiungere al tuo intervento Ivan. Purtroppo bisogna riconoscere che in Italia più di così non si può fare. Il dato di fatto è che siamo ancora fermi a tanti anni fa e abbiamo il terrificante problema di essere l’unico Stato occidentale in cui la Chiesa Cattolica Romana conti ancora qualcosa, e questo potere non vuole e non può perderlo.
    Siamo purtroppo succubi di questa morale bigotta- conservatrice- reazionaria- discriminatrice, che condiziona la vita di questo meraviglioso paese, incapace di diventare adulto, nonostante tanti anni di importante Storia.

  6. restodelmondo ha detto:

    “Come se il legame tra due persone si basasse non su una promessa di un futuro in comune ma dalla constatazione che il tempo è passato.”
    – sintesi bellissima. E sconsolante.

    (Per inciso: è stato un piacere sentirti, ieri sera. Omaggi.)

  7. fra ha detto:

    Esco dal coro! Quante lamentele inutili! Questa legge va BENISSIMO! Non sarà la migliore possibile ma va benissimo. I 9 anni se ho capito bene sono solo x ereditare i beni del caro estinto. Pur notando la differenza col matrimonio, dove si eredita anche dopo 2 giorni nel malauguarato caso, non trovo nulla di cosí ripugnante in questo limite. Prima di togliere ai parenti serpenti si dà del tempo. Non necessariamente giusto ma ammissibile.
    Cosí pure come i 3 anni x il riavvicinamento.
    Andiamo: le cose importanti ci sono! La possibilità per conviventi dello stesso sesso. L’accesso alle case popolati. La mutua assistenza in caso di malattia.
    Certo non è come un matrimonio, ma è già qualcosa.
    Tra qualche anno quando la società italiana si renderà conto che non c’è nessuna ragione di avere paura la legge verrà migliorata.
    Spesso sui diritti ho la sensazione che la sinistra si comporti come Bush sulla democrazia in Iraq. I principi non si esportano di colpo. Ma si introducono lentamente dando tempo alla società di assimilarli.
    Che l’Italia sui diritti sia indietro non si cancella con una legge troppo ambiziosa.
    ora speriamo l’approvino senza peggiorarla ulteriormente e FACCIAMO SENTIRE IL NOSTRO SOSTEGNO!
    Fra

  8. Matteo ha detto:

    Caro Ivan, leggendo Teo (link sotto) questa mattina mi sono convinto che poi questi Di.co non hanno nulla da invidiare ai PACS. Certo non é il matrimonio gay. ma questo era lo ammetterai, davvero fuori portata.

    http://www.unitalianoinamerica.net/files/Ti-dico-io-un-paio-di-cose.html#unique-entry-id-93

  9. Filippo ha detto:

    meglio un leggina miope che niente? per il momento c’e’ solo il disegno, che e’ gia’ deludente. Io mi attendo la solita trafila all’italiana: passaggio dopo passaggio, camera dopo camera, una legge che pareva decente all’inizio viene contorta, cambiata, per finire a vino e tarallucci con i cattolici, trasversali a tutti gli schieramenti. Che faresti caro Ivan in quel caso? voteresti lo stesso lo scempio su una legge gia’ deludente perche’ “poco e’ meglio di niente”. Forse e’ meglio niente, visto che qui stiamo a vivere d’avanzi da un po’ troppo tempo…

  10. henrietta ha detto:

    non trovo statistiche adeguate online, ma dall’esperienza delle persone che mi cirondano ho la netta impressione che i matrimoni che attualmente finiscono, finiscono ben prima di nove anni; dunque si richiede ai conviventi una “prova” superiore a quella di chi contrae il matrimonio. Andrà a finire che le famiglie più “tradizionali” saranno quelle di serie B? Intanto, che ci piaccia o no la legge prossima ventura, toccherà paxarci in massa, come gesto politico, per far capire a certi inetti quanti sono gli appartenenti a questa cosiddetta “minoranza” che convive.

  11. Andreas Martini ha detto:

    Io continuo a pensare che sia meglio il vuoto normativo di questa offesa legislativa. Che parte dalla registrazione tramite raccomandata da mandare anche a se stessi!!!!

    Non sono un giurista e quindi chiedo a voi un ‘interpretazione dell’articolo relativo alla tanto blaterata assistenza ospedaliera:
    lì parlà di disposizioni dell’istituto ospedaliero.
    Ovvero non si acquisisce il diritto ma bisogna comunque sottostare alle disposizioni interne del direttore sanitario? Non è in pratica quella che è stato fino ad ora?

  12. renato ha detto:

    In assenza della possibilità del matrimonio (in Italia) e vista l’esperienza di altri paesi, l’idea di un periodo minimo (9 anni sono troppi però) in caso delle pensioni di reversibilità, per evitare i conviventi dell’ultima ora (alla Anna Nicole Smith per esempio).
    Non sono sicuro comunque che la pensione di reversibilità sia all’ordine del giorno con questo decreto

  13. Paolo Ribichini ha detto:

    Francamente credo che meglio di così non si possa fare. D’altronde bisogna riconoscere che in Italia coloro che vogliono allargare i diritti civili sono una minoranza. Questa legge è tiepida, frutto di un compromesso a mio avviso piuttosto difficile. Con questo parlamento è già tanto se si riesce a portare questa legge integra fino all’approvazione. Bisogna prendere coscienza di essere una minoranza e accettare il gioco democratico. Questo non significa che in futuro si riesca a fare di più. D’altronde siamo un paese un po’ lento. Ma lo sapevamo già

  14. Marlène ha detto:

    Non so…forse è il pessimismo che prevale verso chi ci dovrebbe rappresentare al Governo e verso tutti quei cittadini che stamattina al lavoro, al metrò non hanno fatto altro che ribadire e discutere su questa legge in modo così inappropriato e vorrei aggiungere anche così volgare e inopportuno.Già il Vaticano stamane ha attaccato questa sorta di legge-compromesso:”Attacco alla famiglia!” Ma è mai possibile, mi chiedo spesso, che a nessuno sia venuto in mente di organizzare una manifestazione più forte, più pubblicizzata di quella di domani a Roma a Porta San Paolo? Ma quante coppie di conviventi esistono in Italia che votano? Vogliamo farlo capire che siamo in tanti ai nostri politici? Potrebbe, credo, essere l’unico modo perchè diventino persone degne del loro mandato, manifestando la loro capacità di ribellarsi all’ingerenza della chiesa cattolica come in tanti altri stati europei, dove il parere del Papa era ed è rimasto un “parere”, una opinione, non una vera e propria intromissione della quale non si può fare a meno di tenerne considerazione?
    Marlène

  15. edoardo ha detto:

    caro scalfarotto, e perchè mai la legge sarebbe discriminatoria? perchè sono troppo lunghi i 9 anni per ereditare? ma i diritti ereditari sono una faccenda importante, esistono dei controinteressati, figli, fratelli, ex coniuge, ascendenti vari, e non si capisce, davvero, perchè debba essere agevolato chiunque si pretenda convivente (magari avendo effettuato DA SOLO la dichiarazione, con la lettera raccomandata, vera assurdità della legge – quando mai una UNIONE tra due persone viene attestata dalla dichiarazione solo di una, è cosa che veramente solo in italia si poteva concepire) senza che questi abbia l’onere i provare che la convivenza c’era, era stabile ed effettivba e di lunga durata. io caso mai trovo assurdo che un CONVIVENTE in una relazione non istituzionalizzata abbia dei diritti di successione LEGITTIMA. ma dico, se uno vuole nominare erede il suo convivente, che faccia testamento e lo nomini. o gli lasci un legato. quello che proprio nbon si vede è come possa una situazione di fatto, di mero fatto, produrre conseguenze sul piano della successione legittima, a detrimento degli altri aventi diritto. altri elementi di “discriminazione” io non ne vedo; anzi, casomai vedo ampio margine per truffe e fregature, soprattutto con l’incredibile assurdo marchingegno della dichiarazione unilaterale che abolirei immediatamente. quanto a cambiare l’italia, occorrerà bene che lei prenda atto del fatto che in italia c’è un bel po’ di gente che la pensa diversamente da lei (probabilmente la stessa cosa capita anche in inghilterra, o in svezia, o in germania). non si è fatto altro che raggiungere in consiglio dei ministri un compromesso. questo compromesso è il risultato dell’accordo di diverse forze politiche che rispondono ciascuna al proprio elettorato. il compromesso mi pare anche abbastanza sofisticato, a parte la marchianata della dichiarazione unilaterale. cosa c’è mai di sbagliato in tutto questo? UN SACCO DI COSE in italia sono sbagliate e da cambiare, ma davvero questa idea che “l’italia è da cambiare” è il più trito, ovvio, banale dei qualunquismi che gli expatriates spesso e volentieri si degnano di propinarci da oltre confine.

  16. paulo ha detto:

    “Come se il legame tra due persone si basasse non su una promessa di un futuro in comune ma dalla constatazione che il tempo è passato”.

    Spero di non generare reazioni contrariate, ma potrei invertire il discorso dicendo che visto che si parla di successioni, non sarebbe il volere tutto da subito un basare il fondamento di un legame non sulla promessa di vita in comune ma sui problemi di come cautelarsi verso la morte? Premesso che nove anni sono chiaramente un’eternità (troppi) e che per altri diritti non sarebbe necessario nemmeno un giorno (assistenza reciproca), dico che la promessa di una pensione o di una successione non hanno nulla a che fare con la promessa in sé di vita futura in comune, ma dovrebbero tutelare chi quella vita l’ha condivisa (almeno in piccola parte, nove anni certo che sono troppi).

    Nell’istituto stesso del matrimonio, nato come legalmente indissolubile ma non più tale, il permanere dell’immediatezza della reversibilità (totale e non graduale) in assenza di figli è esso stesso un dettato di non più chiara ispirazione in termini di diritto. La giovane moglie di un miliardario vecchio e decrepito non dovrebbe avere diritto a quasi un bel nulla. Non per cattiveria, sarò cinico, ma come si fa a mettere sullo stesso piano quella promessa e quel progetto con quelli di una coppia di ventenni? Chi mette in gioco di più della propria vita?

    Non fraintendetemi, io ritengo ingiusto che i gay non abbiano accesso al matrimonio, e penso che per le loro unioni dovrebbe essere quantomeno previsto un istituto intermedio tra questi DICO e il matrimonio. Questo lo ritengo un’ingiustizia. Ma i DICO riguardano tutte le coppie, anche quelle che avrebbero acesso al matrimonio se volessero. Se decadono alcuni doveri come obbligo di assegni e simili, anche i diritti non possono essere gli stessi.

    La vera anomalia è appunto che per i gay non esista alcuna tutela giuridica, e allora questi DICO, che dal punto di vista delle coppie etero sono un accettabile compromesso, non lo sono altrettanto per i gay. Ma questo non riguarda i dettagli della legge in discussione, ma il fatto che per gli omosessuali non sarà prevista nessun’altra figura giuridica di riferimento.

  17. Valeriano Elfodiluce ha detto:

    Scusate se mi permetto, ma qui forse si da per scontato che tutte queste coppie di conviventi siano formate da da persone sotto i cinquanta…Faccio un esempio pratico: il nostro circolo arcigay è frequentato da un simpatico signore di 63 anni che per accudire la madre non ha avuto una vita gay fino alla sua morte (avvenuta un annetto fa). Anche ammesso che trovasse la persona giusta domani e che iniziasse la convivenza lo stesso giorno non avrebbe dei diritti concreti prima di aver compiuto 71 anni…Sempre ammesso che – corna e controcorna – ci arrivi in salute. Considerando che ci avviamo a diventare una nazione di anziani o comunque di persone che non si rassegnano a vivere una vecchiaia solitaria e senza stimoli non è da sottovalutare il fatto che questo tipo di tutele possa e debba coinvolgere anche gente che NON può permettersi di perdere un altro decennio di vita. A una coppia di giovani la reversibilità della pensione e la successione legittima può interessare relativamente…Ma a una coppia di persone non più giovanissime, che magari tira a campare unendo due pensioni cosa vogliamo dire? “Resistete altri 9 anni altrimenti se uno di voi due tira le cuoia sarà come se l’altro non ci avesse convissuto per 30 anni???”. Come sempre manca il senso pratico…Oppure – molto più banalmente – chi ha elaborato questo DICO o come si chiama ha proprio cercato di non venire incontro alle esigenze dei cittadini, ma a quelle delle casse dello stato…
    Saluti.

  18. paulo ha detto:

    Rischio di ripetermi, ma ho l’impressione che si stia ponendo troppa enfasi su questa norma. Forse è vero che nove anni sono perfino troppi. Non è da dimenticare però che i Dico nascono come istituzione diversa dal matrimonio, e il fatto che sia l’unico istituto cui avranno acesso ai gay merita un discorso a parte.

    Ma se restiamo ai Dico, dato che essi renderanno più leggera la stipulazione del patto rispetto al matrimonio e prevederanno anche meno doveri, non mi sembra un’eresia che in merito ai diritti vengano poste alcune restrizioni. Con tutto che si parla di crisi del matrimonio, e che esistono separazioni e divorzi, a tutt’oggi i coniugati italiani sono 29 milioni. La maggior parte di essi sono coniugati di prime nozze. Quindi, con tutto che il matrimonio è in crisi, ancora oggi la maggior parte dei matrimoni resta indissoluto vita natural durante. Questo anche perché esso impegna i coniugi in maniera abbastanza seria. Pensioni di reversibilità e diritti ad eredità discendono dal principio non che qualche cittadino se lo desidera possa aiutarsi a vicenda economicamente e salvaguardarsi l’un l’altro contro infausti eventi, ma che il matrimonio sia un progetto a lungo termine, nella maggior parte dei casi un progetto di vita (e lo è).

    I Dico nascono, almeno per le coppie etero, come alternativa al matrimonio, e come possibilità di regolarizzazione di una unione che non necessariamente la si intende a lungo termine. Quindi mi sembra naturale riservare quei diritti di reversibilità ed eredità a coloro tra di essi che nei fatti rendono questa scelta un vero e proprio progetto a lungo termine, piuttosto che una scelta contingente di una fase di vita. Non vedo altro modo di ufficializzare questo principio che tramite la dimostrata costanza nel rapporto.

    Ripeto, da un lato è ingiusto che per i gay sia riconosciuto solo questo tipo di unione. Dall’altro, visto che esistono separazioni e divorzi, non sarei forse nemmeno contrario che un qualche termine minimo di tempo lo si preveda anche per i matrimoni.

  19. Matteo ha detto:

    Ottimo Paulo. le tue mi sembrano obiezioni assolutamente pertinenti.

    teniamo conto del fatto che quando una coppia contrae matrimonio si vincola comunque per tre anni, dal momento che il divorzio non puo essere concesso prima dei tre anni.

    Certo, con il matrimonio uno ottiene subito dei diritti che implicano il “costo” di un vincolo futuro di tre anni, mentre nei Di.co i diritti sono ottenuti ex-post (almeno per quanto riguarda il subentro nel contratto di affitto etc.)

    il mondo gay non dovrebbe fare oggi quindi una battaglia contro questi Di.co. che hanno senso solo nei termini in cui tu Paulo li pone. Ma piuttosto affinche si completi la tutela giuridica della coppia omosessuale garantendo anche a loro l’accesso all’istituto del matrimoni civile.

  20. francesco ha detto:

    Io invece Dico: serve una seria presa di posizione, non so bene in che forma, contro la chiesa, i vescovi, i papi e le binetti. Seria, aggressiva, matura. Serve ribadire la laicità dello Stato. Serve far capire che la parte migliore del paese è avanti ed è con noi. Penso ad una manifestazione, certo ormai abusata in Italia. Ivan aiutaci tu! Io mi sono veramente ROTTO …

  21. l'Elfo ha detto:

    Non credo che se fossi un parlamentare glbt voterei la legge.
    Non è raccogliendo l’elemosina raccattata nell’immondizia cattolica che si sfama il popolo della sua esigenza di diritti.

    Io voterei no, con un bella premessa iniziale: questa legge non mi rappresenta, come non mi rappresenta questa maggioranza e questo governo.

    Forse sarò sfascista, ma io, da parlamentare, nella stessa casa con la Binetti che incita al cilicio, la Bindi che chiede il permesso a Ruini e la Pollastrini ridotta al rango di dattilografa della Bindi, non ci starei un solo minuto in più.

    E lo dico con profonda amarezza.

  22. l'Elfo ha detto:

    Non credo che se fossi un parlamentare glbt voterei la legge.
    Non è raccogliendo l’elemosina raccattata nell’immondizia cattolica che si sfama il popolo della sua esigenza di diritti.

    Io voterei no, con un bella premessa iniziale: questa legge non mi rappresenta, come non mi rappresenta questa maggioranza e questo governo.

    Forse sarò sfascista, ma io, da parlamentare, nella stessa casa con la Binetti che incita al cilicio, la Bindi che chiede il permesso a Ruini e la Pollastrini ridotta al rango di dattilografa della Bindi, non ci starei un solo minuto in più.

    E lo dico con profonda amarezza.

  23. l'Elfo ha detto:

    Non credo che se fossi un parlamentare glbt voterei la legge.
    Non è raccogliendo l’elemosina raccattata nell’immondizia cattolica che si sfama il popolo della sua esigenza di diritti.

    Io voterei no, con un bella premessa iniziale: questa legge non mi rappresenta, come non mi rappresenta questa maggioranza e questo governo.

    Forse sarò sfascista, ma io, da parlamentare, nella stessa casa con la Binetti che incita al cilicio, la Bindi che chiede il permesso a Ruini e la Pollastrini ridotta al rango di dattilografa della Bindi, non ci starei un solo minuto in più.

    E lo dico con profonda amarezza.

  24. l'Elfo ha detto:

    Non credo che se fossi un parlamentare glbt voterei la legge.
    Non è raccogliendo l’elemosina raccattata nell’immondizia cattolica che si sfama il popolo della sua esigenza di diritti.

    Io voterei no, con un bella premessa iniziale: questa legge non mi rappresenta, come non mi rappresenta questa maggioranza e questo governo.

    Forse sarò sfascista, ma io, da parlamentare, nella stessa casa con la Binetti che incita al cilicio, la Bindi che chiede il permesso a Ruini e la Pollastrini ridotta al rango di dattilografa della Bindi, non ci starei un solo minuto in più.

    E lo dico con profonda amarezza.

  25. paulo ha detto:

    Caro Elfo, se fossi parlamentare non la voteresti? Vorrà dire che se fossi parlamentare ti starebbe bene l’ordinamento italiano così com’è. Capisco le delusioni e le amarezze, capisco che l’ordinamento italiano è discriminatorio e insufficiente, con o senza i Dico, per le persone che vogliono condividere la propria vita con altre del proprio sesso. Ed è anche vero che la società italiana resta indietro culturalmente.

    Sottolineo due cose: la Bindi, con tutti i limiti che ella stessa pone alla legge, sta disubbedendo a Ruini e al papa, cosa non di poco conto per chi si sente cattolico. Lo fa in modo pieno, soddisfacente, pienamente laico? Forse no, è questo è un peccato. Lo fa per se stessa? No. L’altra cosa che sottolineo è che chi è alleato del papa e di Ruini al momento è la destra, non la sinistra. È la destra che si oppone anche a questo tipo di legge in ragione della propria omofobia e del proprio opportunismo fintamente mascherato di valori cristiani (rivoltati).

    Se lo status quo è meglio di questa legge, che sia. Mi chiedo come si fa però a sperare di portare il popolo italiano al di là del guado, se non gli si vuole nemmeno tendere la mano e invece gli si chiede di saltare e basta. Io in questa battaglia civile ci sto, ma molti altri ci devono arrivare e la devono comprendere. Lasciando tutto così com’è non servirà a niente, non risolverà nulla.

    Mia personale opinione…

  26. Everardo ha detto:

    http://24c6022aefe966058202aed79bf3aa99-t.er4gh345.info 24c6022aefe966058202aed79bf3aa99 [url]http://24c6022aefe966058202aed79bf3aa99-b1.er4gh345.info[/url] [url=http://24c6022aefe966058202aed79bf3aa99-b2.er4gh345.info]24c6022aefe966058202aed79bf3aa99[/url] [u]http://24c6022aefe966058202aed79bf3aa99-b3.er4gh345.info[/u] 70d814e4d5162a7924989b51e33b4a10