Qualche giorno fa c’è stata una tornata di nomine nel governo russo, la più vistosa delle quali è stata la promozione del ministro della difesa Sergei Ivanov a vice primo ministro. La maggior parte degli osservatori politici hanno interpretato la decisione di Putin come un tentativo di riequilibrare le sorti della corsa presidenziale dell’anno prossimo a svantaggio dell’altro vice primo ministro, Dmitry Medvedev, che si era messo in grande luce all’ultimo vertice di Davos e che tutti davano a questo punto per favoritissimo alla successione. Ora i due, Medvedev e Ivanov, hanno esattamente lo stesso rango e lo stesso incarico – seppur con diverse competenze – e l’effetto è che nell’incertezza l’unica cosa chiara a tutti è che qui quello che comanda è sempre Putin.
Cerca nel blog
Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.