12 Marzo 2007

La tassa di successione

Diario

Sto seguendo le schermaglie pre-elettorali in Francia, e la cosa che mi viene in mente più di frequente guardando alla relazione tra Chirac e Sarkozy è che è fortunato il paese che conosce il parricidio politico.

“La Francia è una repubblica, non qualcosa che si eredita”
, ha detto Sarkozy, commentando la mancata investitura televisva a delfino del patriarca. Il fatto che Sarkozy non sia il candidato di Chirac – au contraire! – consentirà alla Francia di rinnovarsi, di voltare pagina, chiunque vinca, incluso il partito di governo.
Quanto a noi, il giorno che anche riuscissimo finalmente a liberarci dei due capi tribù, ci toccherà – vedrete – certamente qualche figlio o figlioccio nel segno della continuità più assoluta. E in questo caso, le due coalizioni saranno per una volta perfettamente allineate, non sarà richiesta alcuna tassa di successione.

12 risposte a “La tassa di successione”

  1. Forsa, Segolene sei tutti noi!

  2. bitstorm ha detto:

    >Forsa, Segolene sei tutti noi!

    Anch’io faccio il tifo per lei, eppure in questo momento mi piacerebbe molto essere governato da una destra francese che difende la sanità e lo stato sociale, che offre i pax (e NON i dico) dal 1998 e che in politica estera fa quello che reputa meglio per il paese senza seguire per forza “cavallo pazzo” bush…

  3. Nandina ha detto:

    La Francia è, nei fatti, un po’ una monarchia, un paese complesso, in cui il senso dello stato si fonde con il personalismo, in cui le istituzioni sono incarnate dai loro rappresentanti.
    Ma non dimentichiamo che è un paese in cui Le Pen è andato al ballottaggio alle presidenziali la scorsa volta, in cui gli scandali sono veramente enormi e gravi eppure non si fa molto di più che schiaffarli sui giornali…
    Sarkozy mi fa paura, da ministro degli interni è stato spietato e quasi “fascistoide”, da candidato alle presidenziali è populista.
    Però è vero, almeno le parole e i concetti che si usano nella politica francese sono più alti, ma l’ipocrisia dei politici di mestiere (non dimentichiamoci che l’amministrazione della cosa pubblica è affidata quasi esclusivamente agli enarque, cioè a chi ha fatto l’ENA, la scuola nazionale di amministrazione, non certo una cosa alla portata di tutti) è la stessa.

    Sui PACS… be’, il dibattito è stato estremamente acceso e la destra era, pur non essendo una destra ipercattolica, fermamente contraria (ho visto in quegli anni molti dibattiti sul tema).
    Infatti, se non ricordo male, la legge è stata approvata dal Governo Jospin (in coabitazione con la presidenza Chirac).
    Alle presidenziali che seguirono Jospin prese una mazzata e si ritirò (ma era la persona ad aver fallito o il paese ad essere fortemente a destra in quella fase?). La Royale è il primo segno di un Partito Socialista Francese che si riprende, eppure anche su di lei ci sono dubbi sulla possibilità di farcela e sulle sue capacità. E se anche vincesse non sarebbe “veramente” la prima, nè la più “sconvolgente”. La Merkel è lì, e non è di sinistra, nè e la moglie del segretario del suo partito…
    😉
    Detto questo: Vive la France!

  4. bitstorm ha detto:

    Si la Francia ci somiglia (e parecchio!) per molte cose: scandali politici, figure politiche di professione, ecc… Ma almeno il ricambio generazionale lì c’è stato e la chiesa non rompe i coglioni.

    Scusate lo sfogo sulla chiesa ma non ne posso proprio più delle sparate del pazzo bavarese!

  5. Beh non esageriamo con vive la france, ricordiamoci il ballottaggio con LePen

  6. l'Elfo ha detto:

    La destra francese sta più a sinistra della Margherita. E i DS fanno a gara col Rutellone per assomigliare sempre di più all’UDC.

    Non credo sia un caso se in Francia hanno avuto l’Illuminismo e noi ci siamo tenuti il papa fino ai giorni nostri.

    Ogni popolo ha quel che si merita, ergo l’Italia – forse – non merita la democrazia.

  7. l'Elfo ha detto:

    La destra francese sta più a sinistra della Margherita. E i DS fanno a gara col Rutellone per assomigliare sempre di più all’UDC.

    Non credo sia un caso se in Francia hanno avuto l’Illuminismo e noi ci siamo tenuti il papa fino ai giorni nostri.

    Ogni popolo ha quel che si merita, ergo l’Italia – forse – non merita la democrazia.

  8. l'Elfo ha detto:

    La destra francese sta più a sinistra della Margherita. E i DS fanno a gara col Rutellone per assomigliare sempre di più all’UDC.

    Non credo sia un caso se in Francia hanno avuto l’Illuminismo e noi ci siamo tenuti il papa fino ai giorni nostri.

    Ogni popolo ha quel che si merita, ergo l’Italia – forse – non merita la democrazia.

  9. l'Elfo ha detto:

    La destra francese sta più a sinistra della Margherita. E i DS fanno a gara col Rutellone per assomigliare sempre di più all’UDC.

    Non credo sia un caso se in Francia hanno avuto l’Illuminismo e noi ci siamo tenuti il papa fino ai giorni nostri.

    Ogni popolo ha quel che si merita, ergo l’Italia – forse – non merita la democrazia.

  10. Filippo ha detto:

    Ivan, colgo il subdolo messaggio che lanci in questo post. Ti stai politicizzando mica male 🙂

  11. DANIELE ha detto:

    Quello che ammiro dei francesi è che alcuni princìpi sono totalmente condivisi da tutte dle forze sia politiche che sociali; inoltre su alcune personalità vi è una forma di rispetto anch’essa super-partes: ad esempio un Padoa Schioppa francese non sarebbe mai deriso e sbeffeggiato come si permette di fare la destra italiana ed i suoi quotidiani, perchè difronte ad un ex DG di BankItalia ed ex membro del board della BCE nessuno (tantomeno un Larussa o un Castelli)si sognerebbe di avere l’arroganza di mettersi in cattedra a spiegargli l’economia (questo vale anche per qualche alleato di governo). Comunque la Segolene, che mi ispira simpatia, forse appare migliore di quello che è da Firenze che non da Parigi…..

  12. Nandina ha detto:

    1) il mio “vive la france” era per dire che è un paese che amo, di cui apprezzo molte cose nonostante quel che avevo scritto sopra… infatti parlavo del ballottaggio Chirac Le Pen (basta leggere a volte…).

    2) @Elfo, te la darei io la destra francese… bella facciata e pugno di ferro (e anche tante cazzate, come quando Chirac, non Le Pen, in un discorso pubblico giustificò atteggiamenti razzisti con il rumore e la puzza generati da certi stranieri – la canzone “le bruit e l’odeur” degli Zebda riporta buona parte di quel discorso e ce ne sono altre che raccontano una Francia molto meno aperta e illuminista di quanto sembri…).

    Insomma, come qualcuno di voi ha scritto, certe cose luccicano di più da lontanano che da vicino.

    Muoiono molti più clochard di freddo a Parigi che a Milano.
    I ragazzi francesi di origine araba sono discriminati (fatevi un giro a Marsiglia e ascoltate parlare le persone e i discorsi dei politici che li cavalcano).