“Ho letto quello che hai scritto sul tuo blog. La mia sarà stata pure una battuta infelice e me ne scuso, ma il meccanismo che hai instaurato su di me è molto offensivo. Sono una persona per bene e so ammettere i miei errori. Diaco”
“Scuse accettate molto volentieri e, per me, incidente chiuso. Ciao e a presto, Ivan”
24 risposte a “SMS”
Complimenti! Avete appena vinto ex aequo il festival dell’ipocrisia.
Aldilà dei vostri rapporti personali,ho trovato la sua conduzione di sabato a Roma eccessivamente “buonista”.
So bene quanto occorra essere cauti per riuscire ad ottenere l’obbiettivo,ma quelle migliaia in piazza farnese avevano bisogno da parte di chi conduceva quella manifestazione di sentirsi di sentirsi piu’ coinvolte e meno pubblico da televisione
Ps) Ascoltati da Diaco per tre volte gli insopportabili “fate un bell’applauso”
Caro Paolo, cominciare una faida all’italiana non è nel mio stile e non mi interessa punto. Per me la questione qui è puramente politica. Se uno che ha fatto un errore molto grosso si prende l’insolita briga di riconoscerlo e di scusarsi, per quanto mi riguarda il caso è chiuso. Vale sul piano del messaggio politico e, ti dirò, vale anche sul piano della civiltà (della politica e delle persone).
Ivan
Ivan, in fondo la politica è questo. Tutti pensano quello che hanno detto ma poi, quando serve, lo dimenticano e lo cancellano senza indugio. Eppure io penso che se uno è un cretino rimane tale. Anche se poi può essere utile perchè mi invita in tv…
scusa Ivan, ma quando qualcuno come Diaco ti scrive per dirti che si scusa ma che anche tu hai esagerato, rispondi sempre con “scuse accettate” ma non le fai a tua volta? da questo scambio, in effetti, si evince che la discussione e’ stata fatta sul piano politico piu’ che personale, dove hai segnato un punto a tuo favore (visto che non hai sentito il bisogno di fargli a sua volta le tue scuse).
Paolo, secondo me i cretini sono quelli che non cambiano mai idea.
Saluti, Ivan
In momenti come questi dove tutto diventa il pretesto per polemiche sterili e discussioni ideologiche, credo che sia apprezzabile la buona volontà di chi, avendo sbagliato, si scusa e l’intelligenza di chi, avendo subito il torto, accetta le scuse. Proprio per questa tua intelligenza e correttezza, Ivan, spero tu voglia diventare una figura politicamente attiva alla quale rivolgerci e nella quale sperare per il prossimo futuro
Paolo, al mio solito sono d’acordo con quello che scrivi: anche io penso che, se uno è un cretino, rimane tale. A volte però uno dice una cretinata anche senza essere cretino. E dà atto di aver detto una cretinata. E si scusa. Confermando in tale modo di non essere poi così cretino.
Che facciamo? “Scompagno a morte”?
Ivan, con questa frase hai identificato la politica. E’ infatti la risposta che solitamente ti senti dare da chi cambia poltrona e partito. Si giustificano proprio così. Io preferisco la coerenza. Anche quando dovesse essere un errore.
Omar, io son partito dal presupposto che ad Ivan questo Diaco non fosse mai piaciuto. Almeno così si evinceva dal suo post a riguardo. Quindi esisteva già un pensiero formato, giusto o sbagliato che fosse, sulla persona giornalista. E’ chiaro che poi ognuno ha il diritto di perdonare, tralasciare, evitare, ecc…ecc… Ma anch’io ho quello di pensare a quanto siano più o meno opportuni questi atteggiamenti 😉
Il problema è che, mi pare, non si tratti di “caso isolato”. E poi si è scusato con Ivan, non in diretta su RaiNews24.
E poi il punto è, come dice qualcun altro su un altro blog, che la cosa ha messo l’accento sul valore stesso di Diaco come giornalista.
Ora, se vuole, posso mandargli un sms chiedendogli scusa per avergli dato dell’imbecille su un blog, ma lui deve promettere di dimostrarmi di non esserlo.
La vedo difficile, comunque… proviamo… 🙂
Trovo molto fastidiosa l’allusione di Diaco all’ipotetico meccanismo offensivo. In questa storia di offensivo c’è solo il suo commento in trasmissione. Questi personaggi pretendono di avere ragione anche quando ammettono di avere torto.
Ma poi, Diaco, l’ha fatto o no il coming out in piazza Farnese?
Vabbè, scusatemi, sarà chiusa la questione Diaco/Scalfarotto e va bene. Ciò non toglie che il primo rimanga un emerito….arrogante, presuntuoso, ignorante ecc ecc ecc. E vada a parlare di meccanismi offensivi a tutti quelli che ha preso a male parole alla radio… ah, quando si dice la scuola Ferrara !
ma come scrive diaco? “il meccanismo che hai instaurato su di me”!!!!
Qualunque cosa tu abbia fatto, ad uno che usa così la lingua italiana, hai fatto bene!
Sì, ha fatto il comin’out sull’essere cattolico praticante. Così magari, se avanzasse un posto per la conduzione del family day…
(scherzi a parte, giustissimo da parte di Ivan accettare le scuse. Mentre lui non ha certo niente di cui scusarsi)
Diaco considera offensiva l’accusa di omofobo. Dopo la sua presenza, anche se “buonista”, sul palco in piazza Farnese non si può certo considerarlo tale, ergo, Ivan ha fatto bene a chiudere il caso.
Ivan, son quello che ti ha stretto la mano sotto la statua del grande Giordano Bruno.
Mi dirai: siete stati in molti. Ti dirò: vuol dire che te lo meriti.
Io vengo da Radio Rai e conosco moOolto bene il Diaco. Sei stato sin troppo gentile… un gran signore.
Un abbraccio,
Alessandro
La polemica non si pone secondo me, il tutto era una questione personale di Ivan contro Diaco. Aver accettato le sue scuse lo ritengo un gesto nobile e non significa affatto avergli fatto un complimento o aver apprezzato la sua condotta professionale e personale.
La cosa bella è che il tuo (e un pò nostro…) blog Ivan non passa inosservato :-)…
per me ivan ha fatto bene ad accettare etc. etc.
lo pensado davvero, anche se quelle di diaco non sono delle scuse sentite. attenzione: “La mia sarà stata pure….” sara’ stata, non E’ STATA. non si e’ pentito affatto (non dico che dovrebbe pentirsi, ma che e’ un finto pentimento)
e poi: “so ammettere i miei errori”: cosi’, in generale.
no, queste sono le scuse + fredde che abbia mai sentito.
Davvero:
“… il meccanismo che hai instaurato su di me…”
Questo è un giornalista?
Ciao e buona primavera a tutti. Credo sia civile rispondere alle scuse con tolleranza per diaco, il-compagno-che-sbaglia. Noto pero’, con non poco rammarico, che la politica italiana rimane irrimediabilmente autoreferenziale, a tutti i livelli. Con il dovuto rispetto per gli egregi, chi se ne frega del rapporto scalfarotto-diaco. La questione rilevante e’ politica: perche’, dico PERCHE’, affidarsi a personaggi del genere per una manifestazione come quella di sabato? Che c’entra il buon diaco, perfettibile anchor man radiofonico, con una manifestazione politica? Ci stiamo berlusconizzando fino a questo punto?
e dopo tutte queste chiacchiere Diaco rilascia una intervista ad Avvenire che potete leggere qui:
http://unvotogay.blogspot.com/2007/03/diaco-lo-schizofrenico-democristiano.html
pensate ancora che fosse il caso di accettare le sue scuse?
Sul Corriere della Sera di oggi c’è un articolo su una possibile rete televisiva del partito democratico. Sarebbe chiamato a dirigerla Diaco, che, secondo lo stesso articolo, indica la sua linea: “meno Serena Dandini e Dario Fo, più Maria de Filippi”.
Lo avranno pure male interpretato, ma una bestialità del genere (accostare un premio Nobel per la letteratura alla de Filippi) dovrebbe bastare a farlo allontanare dagli schermi e dai palchi della sinistra per sempre (e anche della destra, se fosse una destra seria, non basata sul modello di “ok il prezzo è giusto”, come diceva Bobbio)