Quando in Italia mi chiedono di come sia considerato Putin qui in Russia e rispondo che la popolarità del presidente russo da queste parti è altissima, mi chiedono tutti – con sguardi stralunati – come questo sia possibile.
Guardando oggi i giornali locali mi sono imbattuto in un articolo di uno dei principali quotidiani russi, il Kommersant, che ha pubblicato un articolo sull’incontro di Bari tra i due capi di governo che magistralmente descrive quali siano le posizioni della stampa filo-governativa circa le critiche feroci cui Putin è soggetto in occidente su diritti umani e libera stampa.
“Prodi ha iniziato la conferenza stampa dicendo di aver discusso «libertà di stampa, diritti umani e la libertà dei cittadini in ogni nazione» con il presidente russo. «Pur rispettando la sovranità di ogni paese, crediamo che nessuno debba sottrarsi alla nostra attenzione quando i diritti umani sono violati» ha detto Prodi. Putin, se gli fosse stato richiesto, non avrebbe potuto che concordare con chi parlava e avrebbe volentieri dato alcuni esempi di violazione di diritti umani in Italia”.
“…poi si è effettivamente verificata una delle preoccupazioni della delegazione russa: un corrispondente dell’ANSA ha chiesto a Prodi se era vero che l’Italia darà asilo politico all’ex ministro della sanità della Cecenia, Umar Khanbiev, che si trova attualmente in Italia. Il giornalista dell’ANSA ha voluto chiaramente tendere un tranello a Prodi, non avendo probabilmente ancora digerito la drammatica uscita di scena di Silvio Berlusconi. E, a quanto pare, questa sarebbe quella che chiamano libera stampa”.