29 Marzo 2007

E a chi sennò?

Diario

Micromega lancia un appello per lasciare il proprio otto per mille alla Chiesa Valdese. Io lo faccio da sempre.

19 risposte a “E a chi sennò?”

  1. Simic ha detto:

    Assolutamente….vecchia tradizione anche della mia famiglia (pseudocattolica). E’ importante pubblicizzare il fatto che anche l’astenersi dal segnalare la destinazione dell’8×1000 fa ridistribuire i soldi “secondo le percentuali di chi invece si pronuncia. E quindi in buona parte finiscono alla Chiesa”.
    http://www.uaar.it/news/2005/11/16/boselli-otto-mille-trucco/

  2. Benedetto ha detto:

    L’otto per mille andrebbe lasciato ai cittadini. Una tassa che va in “beneficenza” e’ un controsenso (rende obbligatorio qualcosa di intrinsecamente volontario). Anzi peggio: e’ un modo per trasformare lo Stato in un collettore di tangenti (o -se preferite- in un venditore di indulgenze).

    In chiave politica, pero’, l’otto per mille alla Chiesa Valdese sarebbe una bella campagna…

  3. Olmo ha detto:

    Si, è incredibile che alla C.E.I. (che viene scelta dal 30% dei contribuenti) vada l’87% dell’otto per mille…
    Ecco, provare a convincere chi non sceglie a farlo (o a informarlo che la sua non scelta in realtà è una scelta per la C.E.I.)potrebbe essere un buon segno di resistenza…
    Vuoi vedere che i Vescovi iniziano a cambiare idea?

  4. FireMan ha detto:

    io lo faccio da sempre, il mio compagno da quando stiamo insieme (8 anni) e cosi tutta la sua famiglia alla quale ho fatto scoprire il tranello della ridistribuzione :))

    FM

  5. daniela ha detto:

    magari si può anche firmare uno dei due appelli di Micromega (laico o cattolico) x l’8 per mille ai valdesi. Io l’ho fatto…

  6. max&dom ha detto:

    Anche noi da una vita….
    Baci.
    Massimo&Domenico

  7. max&dom ha detto:

    Anche noi da una vita….
    Baci.
    Massimo&Domenico

  8. max&dom ha detto:

    Anche noi da una vita….
    Baci.
    Massimo&Domenico

  9. max&dom ha detto:

    Anche noi da una vita….
    Baci.
    Massimo&Domenico

  10. Fabrizio ha detto:

    Che vergogna questa impossibilità di astenersi…

  11. Fiaschi ha detto:

    Ma allo Stato?

  12. Nandina ha detto:

    Già, ci pensavo anch’io… io lo do allo Stato.
    Ma è da poco che ho una dichiarazione dei redditi… e qualche volta in famiglia l’abbiamo dato ai Valdesi (meritevolissimi, tra l’altro).
    Ma sempre una chiesa è.
    E io i soldi a una chiesa non li voglio dare, fosse pure l’8 per mille del mio miserrimo reddito!

  13. daniela ha detto:

    no Fiaschi, quelli dello Stato si è capito che tornano anche alla chiesa cattolica (e peraltro non si è capito cosa ci fa lo stato della parte che gli resta)

  14. paulo ha detto:

    Dubito che i soldi dello Stato se li prenda la chiesa cattolica, dato che quando anni fa il governo fece una campagna promozionale a favore dell’otto per mille allo Stato, se non ricordo male, sotto banco ci furono forti proteste da parte della chiesa che non voleva che lo Stato le si mettesse in competizione sull’otto per mille. E gli spot sparirono dal video. Quindi mi sembra una valida soluzione anche quella. E ci si può sempre fidare di più della destinazione benefica che ne fa lo Stato che la chiesa cattolica, che è tutto un gran dire, davvero un bel dire.

  15. Fiaschi ha detto:

    @Daniela: Si è capito? Io non l’ho mica capito.

    Altro discorso è che politicamente ha un valore il fatto di convogliare una protesta verso la chiesa Valdese, che permette di misurarci decentemente rispetto allo Stato (Ovviamente l’apporto di una campagna come questa si può sentire molto di più nell’attuale gettito della Chiesa Valdese che in quello dello Stato).

    Lo Stato comunque utilizza quei fondi solo per la conservazione dei beni culturali, le calamità naturali, fame nel mondo e assistenza ai rifugiati.
    Le polemiche nacquero dal fatto che molti dei beni culturali italiani sono legati alla religione Cattolica, ma dire che l’8×1000 allo Stato finanzi la Chiesa perché con quei soldi viene ristrutturata Santa Maria Novella a Firenze mi pare una bella stronzata.

  16. Andrea ha detto:

    Io è da tempo che lo do ai Valdesi. E da un po’ sono riuscito a convincere anche mio padre.
    L’8 per mille allo Stato non finanzia fame nel mondo o rifugiati. Negli ultimi anni è stato destinato alla ristrutturazione di beni culturali. La quasi totalità degli interventi ha riguardato chiese, già esenti Ici, che allo Stato non appartengono.
    I soldi dell’8 per mille di chi non ha fatto nessuna scelta vanno comunque a quelle confessioni religiose che accettano di ricevere soldi non destinati a loro esplicitamente: fino a poco tempo fa era la sola chiesa cattolica a accettare il dono chi se ne era fregato della scelta, ora non è più sola. Questa parte di soldi viene redistribuita in proporzione alle scelte di chi, tra i contribuenti, aveva invece firmato. I Valdesi non partecipano a questa spartizione e, anche per questo, hanno la mia firma.

  17. daniela ha detto:

    @ fiaschi. Andrea ha già spiegato bene. Cmq:
    1. quello che non è stato destinato + quello che avanza dopo (p.es.) i beni culturali (non sempre statali, anzi quesi mai) viene redistribuito in proporzione delle scelte. Dunque una parte torna alla chiesa cattolica.
    2. sarà che io vivo a Napoli, dove l’ospedale dei valdesi funziona una meraviglia e quelli “statali” un po’ meno, ma mi sono da tempo convinta che vale la pena di aiutare la “produzione privata di beni pubblici”, e anche di “beni comuni” (cioè di capitale sociale)
    3. La protesta (almeno la mia, ma anche quella dei primi firmatari dei due appelli, direi) nasce dall’arroganza della chiesa, e anche dallo sdegno per il modo in cui lo stato “laico” (non) si difende. Dunque non avrebbe senso – per protestare – togliere di lì per mettere là!
    scusate la lunghezza.

  18. anna ha detto:

    com’e’ difficile farsi trattare da laici in italia. Gira e rigira la chiesa cattolica incombe sempre nelle nostre vite. Ciao