Per chi non lo avesse riconosciuto dirò che il figone qui a sinistra è Jean Claude Van Damme e l’occasione di pubblicare una foto così osée mi è data dall’articolo pubblicato quest’oggi in prima pagine dall’ormai imperdibile Moscow Times, il giornale in lingua inglese pubblicato a Mosca, dalle posizioni estremamente critiche nei confronti di Putin e letto da praticamente tutta la comunità internazionale di stanza in città.
L’articolo di oggi è uno di quelli che speravamo di non leggere più una volta terminata la carnascialesca stagione berlusconiana. E invece no. Il titolo del pezzo è “La teoria commerciale Van Damme” e si riferisce al famoso mister muscolo belga che pare sia uno degli attori preferiti sia di Vladimir Putin che di Sivio Berlusconi, chiaramente due autentici cinefili.
Pare addiritura che il signor Van Damme (lo testimoniano le fotografie) sarebbe stato invitato a presenziare ad un evento durante la recente visita privata resa a Putin da Berlusconi nella natia San Pietroburgo, proprio nelle stesse ore – graziosa coincidenza – in cui i celerini post sovietici le davano di santa ragione ai manifestanti scesi in strada tanto che nella capitale russa che in riva alla Neva.
Insomma, il quotidiano moscovita in lingua inglese, parte da questa passione cinematografica dei due statisti per sviluppare il tema dell’amicizia tra i due paesi addirittura pubblicando una gigantografia di Emma Bonino tra le Alfa Romeo in mostra presso i grandi magazzini Gum, quelli proprio sulla Piazza Rossa (sempre, naturalmente, nelle stesse ore di cui sopra).
In fondo, come sostiene Vittorio Torrembini (il vicepresidente di GIM Unimpresa, l’associazione degli imprenditori italiani in Russia) in una battuta rilasciata al giornale “Van Damme nei suoi film rappresenta un personaggio vicino sia alla mentalità russa che a quella italiana”. Ammazza, e che vorrà mai dire? Si chiederà a questo punto lo stranito lettore. Nessuna paura, Torrembini precisa subito l’audace concetto: “Né gli italiani né i russi sono amanti di leggi troppo rigorose. In Russia si riesce sempre il modo di aggirarle, e così pure in Italia”. La comunità italiana all’estero naturalmente ringrazia per le belle parole ed il significativo contributo a favore dell’orgoglio nazionale.
5 risposte a “La teoria Van Damme”
Ammazza. Anche la comunità italiana in Italia ringrazia…
Vittorio Torrembini, dicevi, a volte i nomi è bene ripeterseli due volte.
Comunque sappi che anche nelle ultime ore il Cavaliere non ci ha risparimiati, anzi ci ha dato modo, nonostante l’età, di essere orgogliosi del suo maschio ardore mai sopito. bleah
E due gran bei manzi!
Oltre ad essere Vice Presidente del GIM-UNIMPRESA, Associazione Imprenditori Italiani a Mosca, lavoro in Russia da piu’ di 18 anni e quando trovo un po’ di tempo libero mi occupo anche di politica.
Dapprima ho seguito l’attivita’ dei DS ed ora, insieme a numerosi Italiani di Mosca, ho costituito un Comitato promotore per il Partito Democratico. Ad oggi gli aderenti sono circa 60 ma sperriamo in una piu’ ampia partecipazione, visto anche lo spessore della nostra Comunita’ d’Affari in Russia.
Tra le tante cose che mi hanno convinto sulla bonta’ del Progetto del Partito Democratico, c’e’ anche quella di un ripristino della rappresentanza territoriale negli organi Dirigenti del futuro Partito.
Cose da prima Repubblica dira’ qualcuno, ma visti i tempi che corrono e’ sempre meglio affidarsi a chi si conosce piuttosto che a qualche candidato virtuale che magari conosciamo solo via Internet.
Questo per dire che a volte e’ meglio partecipare, discutere, cercare di affrontare i problemi concreti, piuttosto che pontificare attrraverso un piu’ o meno conosciuto web site. L’orgoglio nazionale, e’ una parola grossa, e stia pur tranquillo, Ivan Scalfarotto, che chi lavora seriamente all’estero, ne’ e perfettamente consapevole, non a parole ma nei fatti.
Mi pare di capire che il Signor Torrembini non smentisce la sua dichiarazione al Moscow Times.
Smentire a chi?