“Ditemi se non è vero che a Piero Welby il Vaticano ha negato i funerali in chiesa, e a Pinochet sì; e allora chi è l’ipocrita?” Con queste inoppugnabili parole Andrea Rivera, il presentatore-menestrello dell’ultima edizione del Concerto del Primo Maggio, si è difeso su Radio Capital dalle enormi accuse di “terrorismo” lanciategli contro dall’Osservatore Romano.
In uno Stato laico nessuno si curerebbe del fango lanciato dal quotidiano della Santa Sede contro un artista colpevole solo di avere espresso le proprie opinioni in pubblico. Le accuse dell’Osservatore Romano sono, per usare il loro vocabolario, “stupide e banali”.
Marco Cappato, deputato europeo della Rosa nel Pugno, ha giustamente commentato: “Coloro che invocano la libertà di espressione per le gerarchie Vaticane – libertà da nessuno contestata ed ultimamente utilizzata, ad esempio, per equiparare aborto e divorzio al terrorismo – non sembrano disposti a concedere la stessa libertà sul palco di un concerto (…) Manca solo la restaurazione della messa all’indice e l’introduzione del reato di lesa maestà vaticana per completare l’opera”. E allora una parola va detta anche contro quelle dichiarazioni dei leader sindacali che si sono accodati al festival clericale e hanno biasimato Andrea Rivera. Non credo che i leader sindacali abbiano messo sul palco delle persone a caso a presentare la loro kermesse. Se hanno chiamato Andrea Rivera, Paolo Rossi e Claudia Gerini è perché di certo ne conoscono la storia e le idee politiche, che per amore di brevità definirò come “laiche e di sinistra”.
Il punto è proprio questo: ormai in Italia nessuno può esprimere più le proprie idee, se queste vanno contro la Chiesa cattolica. L’accusa di terrorismo è davvero grave, in un Paese che il terrorismo interno di matrice politica l’ha conosciuto. Rivera ha svolto il suo lavoro di menestrello che fa satira. La satira è per forza di cose faziosa, in quanto prevede l’espressione di un punto di vista. Quello di Rivera è forse un punto di vista anticlericale. Eppure l’anticlericalismo è una filosofia politica fondatrice del Regno d’Italia. Quel che ieri ha detto il menestrello Rivera, nel Risorgimento era sulle labbra dei padri della patria. Se oggi rinneghiamo Rivera, domani sarà il turno di Cavour, Mazzini e Garibaldi?
12 risposte a “Quando il Vaticano ha paura anche del menestrello – Sciltian Gastaldi”
a proposito dei funerali di Welby, vi segnalo un bellissimo post di Zetavu che ho ripreso anche da me
E’ questo che mi lascia sempre più basito…
Si VUOLE provare a credere che il partito democratico potrà essere diverso e lanciare una svolta di pensiero…
si VUOLE provare a credere che principi dello stesso partito possano essere scelte democratiche, laiche, libere, di ampia partecipazione…
poi… accade questo…
e Cacciari che dice che Rivera “l’ha fatta fuori dal vaso”…
e “il leader maximo” Prodi che borbotta scuse sentite al Vaticano…
e Fassino che rivaluta Craxi… ancora… nel 2007…
Sono sempre più vicino a ritirarmi a vita del voto… sicuramente è una cosa “stupida” (?) ma faccio tanta tanta tanta fatica a sopportare tutto ciò… che non ce la faccio proprio a rivotarlo…..
Robby, non è che la scelta sia tra votare PD oppure non votare, eh! Se vuoi votare, esiste una manciata di partiti più laici del PD. Speriamo che presto alcuni si unifichino e si riducano essenzialmente a due, ma grandi: Cosa Rossa e Psi-Pr.
ammazza che scelta che avremo, allora! Cosa Rossa o PSI-PR per chiunque voglia uno stato laico come da Costituzione? e magari dovremo affidare le nostre laiche speranze a Bobo Craxi che indira’ un nuovo Concordato per raggiungere lo scopo…
Filippo, irridi pure, ma intanto mi pare che in favore dell’art. 7 della Costituzione abbiano votato Pci e Dc da soli, mentre contro il Psi, il Pri, il Pli e il P d’Az. Quindi, la Repubblica italiana ha i Patti Lateranensi difesi in Costituzione grazie alla volontà catto-comunista di allora. Se il Pci non l’avesse difesi, oggi non ci baloccheremmo con l’intera questione.
Nel 1984, con tutti i limiti del caso – io sarei stato ben più coraggioso -, fu un leader socialista, tal Bettino Craxi, a riformare quei Patti in un senso un po’ più moderno. Non certo un leader comunista, né democristiano.
Oggi, nel 2007, l’unico partito che chiede espressamente l’abrogazione del Concordato sai qual è? Ancora il Psi-Pr. Come a dire: la coerenza non è una danza.
Ma speriamo che presto anche la Cosa Rossa chiederà l’abrogazione di un trattato internazionale che è da alcuni anni “carta straccia” per esplicita volontà Vaticana. Lo Stato Vatican-talebano si ciuccia tutti i vantaggi del Concordato, non rispettando più i doveri di non intervento nelle cose politiche italiane. E naturalmente il PD difende il Concordato con tutto se stesso. Bella roba!
Concordo solo parzialmente con te. Vero quello che dici, vero che Craxi ha dato una visione un po’ piu’ moderna al Concordato. Una visione che, ovviamente, non danneggiasse lui o i suoi protetti.
Scusa, ma per me il nome Craxi e’ garanzia di fregatura e non di ammodernamento. Forse e’ ignoranza, forse buon senso. La coerenza non e’ una danza, dici? E la coerenza degli 848 anni di carcere delle condanne assommate di Craxi? E le allenze con il Silvio nostrano? Il Psi-Pr sara’ coerente anche in questo?
by the way, essendo un ex-pat ho la fortuna di poter assistere alla politica italiana con occhi piu’ distaccati. Lungi da me difendere il PD che, per il momento, deve ancora liberarsi della pesantissima eredita’ che si porta dietro. Del resto, Ivan e’ la’ per quello, no?
Caro Filippo, io sono un azionista-socialista, e un ex cuorista. Hai presente il giornale satirico uscito dall’Unità negli anni Novanta? Quello che inventò il celebre titolo “Arriva l’ora legale. Panico tra i socialisti”. Ecco, giusto per dirti che io non difendo *nulla* del Bettino Craxi affarista. Il mio giudizio storico su di lui è di avere reso sistema l’amoralità della politica. Con Bettino Craxi non solo si ruba per il partito e per se stessi, ma se ne è pure orgogliosi, all’insegna del “Lo fanno tutti”. Da quel che sappiamo dalle indagini di Tangentopoli, rubavano tutti coloro che amministravano, ma in modo assai differente tra loro. Dc, Psi e Psdi avevano instaurato un livello spaventoso di corruzione. Al quale non arrivarono (per incapacità, per mancanza di opportunità, per maggiore onestà… non lo sappiamo) il Pli, il Pri e il Pci, che pure furono sorpresi con le mani nella marmellata in varie circostanze. Ma globalmente questi ultimi tre partiti sono stati responsabili MOLTO di meno di Dc, Psi e Psdi per quanto riguarda tangenti e ladrocinii vari. Praticamente intatti dagli scandali ne sono usciti solo il Partito Radicale e l’Msi. Per ragioni simili e opposte: non governavano da nessuna parte ed erano esclusi dalla spartizione della torta. La Lega Nord, nata in quegli anni, non appena ha potuto ha preso tangenti, si è fatta corrompere e comprare (da Berlusconi).
Quindi, questo è il mio pensiero sul passato.
Ma ciò non toglie che Bettino Craxi non fu *solo* un grande ladro. Fu anche un uomo politico più intelligente della media italiana (dirai tu: non ci vuole molto, e sono d’accordo, ma rimane quanto ho detto) che seppe ideare delle politiche utili e importanti (non solo in politica estera, non solo la riscrittura del Concordato, ma già questi due temi basterebbero).
Fin qui il giudizio sul passato. Ora siamo nel 2007. Bettino Craxi è morto – da latitante, non da esiliato -. Il Psi-Pr se si costituirà guardando al passato di Bettino, diventando un partito nostalgico, non avrà il mio voto come non avrà il tuo. Ma se invece diventerà un partito socialista e laico che guarda al futuro e si occupa dei problemi dell’Italia di oggi (lavoro precario, mercato della casa assurdo, diritti civili, difesa della laicità) potrà avere tranquillamente i voti di noi due. E di molti altri. Io vivo all’estero e non posso agire in prima persona. Stiamo a vedere cosa succede. Se il Psi-Pr si perde, per me c’è sempre l’opzione della Sinistra Unita. Una cosa è sicura: mai con i clericali, mai con i papisti.
concordo con te 🙂
“Lo vedi che è reciproco?” [Furio, da Viaggi di Nozze] 🙂
Socialista e laico… ci sto !
Poi aspettiamo pure Ivan però (non sono granchè ottimista sul PD)… ;o)
io non sono neppure ottimista sul PSI. Se non erro, ricordo di aver visto su youtube una vergognosa gazzarra ad una delle loro ultime “riunioni di partito” (insulti, fischi, gente che se stava a mena’). Pittoresco, ma di risse -magari in parlamento- l’italia ne ha gia’ assistite fin troppe.
Filippo, non confondiamoci: tu ti riferisci al Nuovo Psi di De Michelis e un altro tizio di cui non ricordo il nome (simbolo: Garofano rosso) nel quale si sono menati perché metà partito era contrario all’idea di De Michelis di rientrare nella coalizione di centro-sinistra.
Io parlo del Psi che si sta per costituire in autunno, con lo Sdi, il Pr, I Socialisti e De Michelis, il cui simbolo sarà una Rosa rossa, immagino.
Vediamo cosa fanno, come sapete qui non si danno cambiali in bianco proprio a nessuno.
Robby, pienamente d’accordo con te, ma l’ho già detto pure troppe volte qui dentro e sul mio blog.