21 Maggio 2007

Bologna

Diario

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C’è una cosa a cui penso da qualche settimana. Ed è che se avessi dovuto pensare ad un giorno per ricordare le vittime del terrorismo in Italia l’unica data che mi sarebbe venuta in mente è quella del 2 agosto.
Non è polemica, non è una graduatoria d’importanza sui morti, è solo che nel mio vissuto il terrorismo in Italia è, semplicemente è, la strage di Bologna.
Ancora oggi – e ho quarantun anni, quel giorno non ne avevo ancora quindici – quando passo col treno davanti a quel muro squarciato non posso che ricordarmi del peso che qualche volta comporta l’essere italiano. Il peso di tutti quei morti, il peso delle bombe, il peso di tutti i sequestrati, il peso della mafia e della camorra, il peso delle piaghe che un destino occhiuto sembra aver riservato soltanto a noi, in questa parte di mondo.
E ancora oggi Bologna, una città dove non ho mai vissuto, mi è specialmente cara per quel giorno di agosto che ricordo ancora, nitido e spaventoso, come fosse oggi.

7 risposte a “Bologna”

  1. Sciltian Gastaldi ha detto:

    Molto ben detto. A Bologna ci ho vissuto un anno, è la mia città.

  2. F.L. ha detto:

    Mi piacerebbe sapere perchè della strage di Bologna, così come di tutte le stragi nere, si sa poco e niente. Mi pare che per quanto riguirada la strage di Bologna sia stato condannato Giusva Fioravanti, il quale se pure ha confessato tanti omicidi ha sempre negato di avere avuto un ruolo in quest’atto terroristico.
    http://www.radiocarcere.com

  3. Kkarl - Pennarossa ha detto:

    Se ci pensiamo bene nella nostra vita i ricordi veramente “forti”, quelli che sono nitidi e rimarranno per sempre, sono al massimo una decina. La strage della stazione di Bologna è (purtroppo) per me una di quelli. Forse perchè la notizia arrivò netta, precisa e si capì subito di cosa si trattava. In quegli anni lavoravo a Firenze e prendevo il treno tutte le settimane da Roma. A parte la paura di salire sul treno, un’altro ricordo nitido sono i militari armati che presidiavano la linea ferroviaria .
    E’ importante che quella breccia aperta – lasciata così apposta alla stazione di Bologna – non faccia dimenticare.
    Ha ragione però chi scrive che delle stragi di quegli anni si è fatta veramente poca luce.

  4. carcamanno ha detto:

    Anche le commemorazioni vanno in ferie. Non vorrete che i nostri amici del palazzo tornino dalle vacanze per commemorare qualcuno? D’Alema dovrebbe strambare col suo Icaro, Berluscono spegnere il vulcano.
    Moro riverso dentro il baule della R4 (avevo 6 anni) e la stazione sono due episodi indelebili nella mia mente. La lapide con i nomi e l’eta’ dei caduti in stazione e’ da brividi (l’avro’ letta 100 volte e mi e’ sempre venuto il magone).
    Da brividi e’ anche Fioravanti e la sua cricca che fanno gli intellettuali e si fanno intervistare con piu’ di 10 ergastoli in groppa.

  5. mirko ha detto:

    Grazie Ivan per il tuo ricordo, da un bolognese che pur avendo ai tempi sette anni, ricorda ancora lo sgomento e la spettrale glacialità di quel giorno.
    Se qualcuno passa in citta’ il 2 agosto per unirsi a noi nel ricordo, faccia sapere….Mirko.

  6. Lina ha detto:

    Scusate se mi permetto di entrare in questa discussione, ma ci tenevo a ricordare che 15 anni fa la mafia/terrorismo ha spietatamente ucciso il giudice palermitano Giovanni falcone, sua moglie Francesca e 3 uomini della sua scorta.
    Nella mia bella Sicilia non è cambiato nulla, anzi si sono fatti più furbi e evitano di fare stragi clamorose, preferiscono agire nell’ombra del potere.
    Il 23 maggio 1992 ero incinta del mio secondo figlio…..bè la frase che abbiamo pronunciato tutti i cittadini onesti è stato: bastardi! Ma dopo quel giorno cominciai a preoccuparmi di più per il futuro di mio figlio, dei miei figli. Sapete 1 cosa? Mi auguro di cuore che i miei figli da grandi scelgano di andare a vivere in un paese civile. E’ inutile sperare che in Italia cambi qualcosa in meglio, non succederà mai perchè ormai i poteri alti sono quelli politico/mafiosi e di sicuro la politica non farà mai un processo contro se stessa…..Purtroppo noi italiani, siciliani, abbiamo le nostre colpe. nonostante sappiamo chi siano i politici collusi e condannati, continuiamo a tenerli al parlamento e a rieleggerli.
    Caro ivan, come vedi in Italia ci sono tanti problemi da affrontare se vuoi SERIAMENTE e con determinazione, fare politica. Se continui a parlare quasi esclusivamente dei DICO non credo che avrai molto seguito.