Non ho dubbi sul fatto che Federico sia la mia anima gemella. Ci piacciono tutte le stesse cose, ci siamo addirittura incontrati a Mosca dove siamo venuti entrambi spontaneamente (siamo due sconvolti, lo so).
Ci sono solo due cose che io adoro e Federico detesta. Anzi, una persona e un paio di cose.
La persona è Ligabue, no, non il pittore. Luciano Ligabue, il cantante.
Io adoro Ligabue. Mi piacerebbe anche se cantasse l’elenco del telefono. Mi piace inspiegabilmente. Io detesto Piero Pelù – non di persona, poverino, intendo come cantante – e adoro Ligabue: non è quindi la febbre del rock, no. E’ proprio che quando Ligabue canta la musica mi entra nelle vene, divento languido quando canta le sue ballate tutte nebbia, lambrusco e zanzare incazzate e mi esalto quando chiede a Dio del calciomercato dell’Inter. Vai a capire, che a me del calcio non mi frega un tubo e l’Inter mi pare una cosa da sostenere con tutto il cuore soltanto perché è una delle pochissime cose in Italia che sono al 100% e senza compromessi contro Berlusconi. Magari fossero così anche i DS, per dire.
Nel mio iTunes c’è l’opera omnia di Ligabue, da “A che ora è la fine del mondo” a “Walter il mago” (in ordine alfabetico) ma quando la funzione random casca su Ligabue – ogni 15 minuti circa – devo saltare al brano successivo, perché io so che Fede detesta Ligabue.
Fede detesta Ligabue e detesta anche le mie Birkenstock. Io adoro le mie Birkenstock. Ne ho 12 paia, di tutti i generi, a parte quelle con l’infradito che vabbè che sono gay ma tutto ha un limite. Ho camminato tutte le strade del mondo con le mie Birkenstock. Ho fatto migliaia di miglia, ho visitato indimenticabili musei, ho fatto milioni di fotografie, ho calpestato l’asfalto di paesi e continenti e ho pure girovagato per casa mia sempre tenendo i piedi belli freschi e rilassati, belli comodi in tutto quello spazio.
Lo so, sono brutte le Birkenstock. Però io non le metto mai coi calzini, che è già un bel vantaggio: se Fede si fosse trovato un fidanzato di Lubecca (e qui a Mosca era del tutto possibile) quello avrebbe avuto le Birkenstock e pure i calzini e lì sì che erano cavoli amari.
A me le Birkenstock sembrano la vittoria della praticità sulla bellezza, che poi non è nemmeno del tutto vero: le Birkenstock hanno una loro bellezza blasé, la bellezza di chi se ne frega della bellezza (ma nemmeno troppo), quella piacevolezza un pochino casual, dégagé, sovrappensiero e sexy per distrazione.
Ma Fede detesta le mie Birkenstock. Non verbalizza. Mi fa solo sentire orrendamente a disagio quando tutti vestiti arriviamo in anticamera (in Russia le scarpe si lasciano davanti alla porta) e io faccio per calzare i miei sandali. Una nuvola di disapprovazione si materializza sulla mia testa. “Che dici, Fede, magari le Birkenstock per stasera non vanno bene?” chiedo, in cerca di approvazione. “No, Ivan, io metterei magari qualcos’altro”. “Ma non ti piacciono le Birkenstock?”, chiedo distratto. “No, è che non mi sembrano adatte per stasera”. “Ah”, dico.
Così un giorno, mentre ero a Milano, ho provato a trovare un compromesso. Ero in un famoso negozio dove vendono ogni genere di roba inutile ma molto alla moda e vedo le Crocs. Capperi. Magari faccio leva sull’innata familiarità con ogni cosa che sia naturalmente elegante che il mio fidanzato ha sviluppato sin dalla più tenera età. Fuori le Birkenstock, dentro le Crocs. Poi facciamo fuori Ligabue e lo sostituiamo con qualcun altro e non se ne parli più. Tiro fuori un numero di euro francamente ingiustificato per quattro pezzi di caucciù colorati e porto a casa il malloppo.
Nulla. Nemmeno le Crocs hanno fatto breccia. E così stanno lì, in anticamera a Mosca, nella loro paurosa enormità (la somma dei piedi miei e di Federico fa quasi 90). Una sera, tutti vestiti, ho inforcato le mie Crocs rosso scarlatto e ho detto “E se uscissi così?” Ero scherzoso ma serissimo nel tentativo di rimpiazzarle una volta per tutte, le mie amatissime Birkenstock. Poi avremmo pensato anche a Ligabue.
“Se esci così, esci da solo”. Vabbè, scherzavo.
14 risposte a “Coccodrilli e zanzare”
…invece anche io ho adorato le birkenstock. tantissimo. ed anche per quello ero talmente attratto dalla germania, ed anche per quello (forse) mi sciroppavo per mesi quelle 12 ore di treno suonate da firenze a colonia (via milano, in inverno non c’era il collegamento diretto) e forse anche per questo ancora oggi questo è il mio mondo e qui ci vivo da 15 anni (a parte gli intermezzi e gli aerei ogni settimnaa per l'”isolona” inglese – i pendolari dalle economie stagnanti verso quelli delle economie fluide/dinamiche…). e ci ho trovato pure il compagno della vita qui in germania (che ho “sposato” nel 2001, dopo 13 anni di convivenza). e che – puntualissimo – ha sempre odiato le birkenstock.
arrivato in germania, mi piaceva osservare prima le scarpe e poi il resto (qualche volta lo faccio ancora oggi – e devo dire che un metdoo quasi infallibile: le scarpe “parlano” della personalità). se uno avesse calzato le birkenstock per me a quel tempo sarebbe partito subito da +10. immediatamente, seduta stante. e che dire della intrigante leggera sfrontatezza nel portarle, nel poter pensare “sì, sono poco eleganti, ma io sto comodo, e sono libero, e faccio come mi pare”, nel parare i sorrisini indolenti…? per non parlare della solidarietà nell’incontrarsi tra birkestockommani (anche se mi succedeva spesso che mi intrigavano delle gatte mortissime, emaciate, ma rigorasamente targate birkenstock). alla fine ho ceduto io: ho cominicato a non portarle più, mi piaceva sentirmi più “italiano”, “latino” in quel mondo germanico, freddino (a parte harry) ed assai poco elegante. e così lui (harry) ha finito per spuntarla. ivan, tieni duro!
marco
p.s. le crocs però per favore no!
Ti rispondo con ai piedini le mie fedeli Birkenstock (che non sono affatto brutte, ecco!), invero un po’ impolverate dal tanto camminare oggi, ma con le quali ho fatto chilometri e migliaia di fotografie, le solite due o tre macchine al collo, sotto il sole e dalle quali amatissime scarpette non mi separerei nemmeno se il mio compagno mi minacciasse di lasciarmi… 🙂 Ci tengo alle mie comodità io, ecco. Ovviamente se siamo a cena fuori e sto tutta in tiro evito di ammazzare un vestito elegante con un sandalo infradito (sì, io porto quelle, ma mi si perdoni il vezzo, sono donna) e metto scarpe eleganti e col tacco (ma sogno per tutta la serata le ciabatte). Ma per le mie routine lavorative (se non si fosse capito, faccio la fotografa) la comodità è al primo posto: Ah, dimenticavo! un mio carissimo ed estremamente casual amico si è sposato con le birkenstock nere ai piedi, sotto un completo di lino. La dolce metà con tailleur bianco e birkenstock bianche, quelle però con i “berlocchi”, un tocco di frivolezza. La di lui mamma, signora molto chic, ha rischiato il collasso, ma loro se la son goduta un mondo 🙂
Le Crocs le ho comprate anche io perchè TU mi hai detto che erano leggerissime, comodissime, freschissime, coloratissime. Un issimo totale insomma, e io non ho saputo resistere.
Bè, ho avuto la malaugurata idea di uscirci, con le Crocs. Era una caldissima domenica milanese e mi sono addentrata nel Museo della scienza e della Tecnica, chè, tra le mie innumerevoli pecche, non avevo mai visto il Toti.
Il Toti l’ho visto con le lacrime agli occhi, e ti garantisco che non era commozione. Erano le bolle causate dalle Crocs. Quindi sono totalmente d’accordo con Fede. Sono bruttissime e di certo non slanciano, in più sono bollenti e care infuocate…
Quanto a Ligabue… bè io sono una fan sfegatata dei Litfiba più che di Pelù. La mia canzone preferita è “Vivere il mio tempo”. E sai che c’è? Te la metto qui perchè ho trovato il testo.
Eccola:
Ti farei volare sulle onde
sulla vita come un’altalena
e parlare pure con i pesci
come una sirena
Ti vorrei insegnare l’equilibrio
sopra un mare che è sempre tempesta
per vivere il tuo tempo
e starci bene dentro
se ridi ora sorridi
questo gioco è un gioco di equilibrio
devi solo farci un po’ la mano perché
stare nel mio tempo è viverlo da dentro
sorridi ora
ti direi “hai ancora voglia di nuotare in questo mare?”
Aspettiamo l’aurora quando i più bei frutti saranno di tutti
Ti farei volare sulle onde
sopra un mare che è sempre tempesta perché
vivere il tuo tempo
è un equilibrio dentro
sorridi ora
Ti direi “hai ancora voglia di nuotare in questo mare?”
aspettiamo l’aurora quando i più bei frutti saranno di tutti
Ti direi “hai ancora voglia di nuotare in questo mare?”
aspettiamo l’aurora quando i più bei frutti saranno di tutti
Aiuto!!
Mi sento diverso fra diversi ….
Io anfibi in tutte le stagioni, electronica/dance, dead can dance/lisa gerrard e pet shop boys!
Musica italiana: praticamente nulla e – scusami Ivan – detesto Ligabue, Vasco e Pelù …
😀
Forse per questo il PD non mi prende…
troppo estremista?
Baci
Ivan…uomo che stimo e seguo, mi cadi sul Ligabue!? Io lo detesto per quella voce da lagnoso che ha. secondo me deve avere un raffreddore congenito. Al contrario, adoro Piero.
Le Birkestock belle, le uso anche io MA LE CROCS!!!!!! Gesù Cristo LE CROCS!! che se vai in giro con quelle scarpe ti tirano i pomodori!
Federico…ti faranno santo!
Guai a chi mi tocca il Liga, ho una passione davvero smodata x quella voce lì che mi rimescola peggio del minipimer; invece x le birkenstock, caro il mio Ivan, ti voglio tanto bene ma stavolta mi schiero con Federico, van bene x cagnolare in casa ma fuori francamente no.
E’ facile ritrovarsi sul crinale sdrucciolevole del “checosanonsifaxamore”, dove, a volte, è + semplice optare x scelte importanti piuttosto che rinunciare a lievi atuococcole quotidiane . Sempre che a qualcosa si debba proprio rinunciare…
Qui a Livorno la moda delle birkenstock è un must, che siano infradito o no.
Non solo, per un talento parodistico degli indigeni, è successo, a partire dai primi ’90, che la moda fosse costruita su quelle che apparivano le bizzarrie dei tursiti- tedeschi o fiorentini, poco importa. Così- sempre nella comunità surf e poi fuori, per forza centrifuga- le birkenstock si sono appaiate ai calzini di spugna tirati su fin sotto il ginocchio, a fare da corredo a pantaloni militari oversize. Ho visto girando un po’ e parlando con un po’di gente in giro che è una moda che ha fatto tendenza in certi circuiti proprio a partire da emigrati livornesi.
Ultima nota: a Londra, mentre giravo anni fa così conciato, fui fermato da un gruppo di studenti milanesi, che mi chiesero se fossi livornese…
andrea
L’inter e’ di Moratti (petroliere) e Tronchetti (noto affarista). Bella cosa che e’ contro Berlusconi, non so cosa e’ peggio.
Ah pero’ quando si scambiavano i giocatori con Milan (sai quella squadra che Berlusconi ha abbandonato per il conflitto d’interessi) per le plusvalenze non vale ok. E non vale nemmeno che Moratti prima faceva l’anti Galliani e poi si e’ spartiti i diritti televisivi, si non vale perche’ c’era il cattivo Moggi.
Lasciamo perdere poi che Moratti (petroliere) ha una moglie in consiglio comunale che e’ nei verdi.
Pero’ te la lascio come battuta leggera visto l’argomento e siccome non ti interessi di calcio e’ solo una svista.
L’inter e’ la squadra degli onesti, quindi scusatemi.
@carcamano:
L’inter gioca con le birkenstock al posto degli scarpini? il milan ha optato per le crocs? Se così non fosse non colgo il nesso del tuo post…
Ecco il nesso. ciao
“Vai a capire, che a me del calcio non mi frega un tubo e l’Inter mi pare una cosa da sostenere con tutto il cuore soltanto perché è una delle pochissime cose in Italia che sono al 100% e senza compromessi contro Berlusconi.”
Che bello questo post. Che bello leggere di un amore. Io adoro le B. le ho regalate anche al mio adorato cugino Ale. Poi a Bologna sono diffusissime. provo ad immaginarvi mentre camminate a Mosca…e tu senza le famose scarpe ma con qualcosa di più bello, il tuo Francesco. Ah!Oggi sono malinconica, che si vede?
Ah che manifesto politico
ecco il futuro dell’italia che si materializza
RIDATECI DINI e DE MITA
@Rino
Ma tu non stacchi mai mai ?
Mai uno svago ?
Sempre incollato alla politica ?
Non credo, no ?
:o)
No Allora ragazzi..non scherziamo…
Ivan io stravedo x te..MA ‘STE SCARPE SONO ORIBBBBBBBBBBBBBILI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
…roba ke federico potrebbe e anzi dovrebbe lasciarti solo x ‘sta cosa 😉