Tornato a casa dal lavoro a qualche migliaio di chilometri da casa, complici anche i fusi orari, vengo a conoscenza della candidatura di Mario Adinolfi a segretario del PD. Mi pare doveroso qualche pensiero per chi generosamente abbia deciso di passare da queste parti.
1. In sé la candidatura di Mario è un buon segno. Finalmente in questo paese comincia a venir fuori gente che tira fuori il coraggio e si spende in prima persona. Cento e mille Gavazzoli Schettini, cento e mille Adinolfi.
2. Peccato non aver saputo prima che Adinolfi avrebbe considerato l’idea di candidarsi. Abbiamo lavorato insieme per mesi, ma non ne sapevo nulla. Gliel’avrei sconsigliato con tutti i mezzi, gli avrei detto che non avrei mai votato per lui, ma sarebbe stato bello poter almeno considerare l’alternativa.
3. Un caro amico si è complimentato con me per essere riuscito nell’impresa della scissione dell’atomo. La battuta, devo dire, è molto amara ma è eccellente.
4. Per ciò che mi riguarda, come ho scritto già due anni fa nel mio libro e più volte su questo post, la candidatura di Veltroni è un’eccellente candidatura. Non in relazione all’esistente, dico proprio in assoluto. Non ricordo miglior ministro della cultura, miglior sindaco di Roma e miglior vicepresidente del consiglio di lui.
5. L’unico sospetto che si può realisticamente avere su Walter è il sostegno peloso di chi lo ha avversato per anni e oggi lo appoggia. Ebbene: più sarà forte Veltroni, meno ne sarà dipendente.
6. Per ciò che riguarda il mio impegno e le mie priorità restano le stesse di quando ero candidato alle primarie, di quando quelle priorità ho portato con me nei DS prima e nel PD poi: meritocrazia, apertura della società, laicità dello stato, ricambio generazionale, diritti dei cittadini, Europa.
7. Per quanto mi riguarda iMille hanno molte più cose da fare che scegliere di appoggiare questo o quel candidato. Chiunque sarà il segretario del PD, iMille credo debbano lavorare sulle cose che li hanno portati insieme e che mi pare stiano ancora tutte là. Ancora assolutamente irrisolte.
55 risposte a “Sette pensieri a caldo”
giustissimo!! Grande Scalfarotto!!! W Walter!!!
ivan, se permetti non risulta credibile la descrizione di Veltroni come “miglior sindaco di Roma” data da uno che a Roma negli ultimi 7 anni ci avrà trascorso in tutto pochi mesi.
Quanto alle passate esperienze politiche di veltroni, è anche colui che ha portato i DS al minimo storico…(salvo poi il 17% raccolto da fassino…ma fassino non vale!).
Ivan, ti ho scritto un’email privata.
Non appena il centro-sinistra ha delle difficoltà, qualcuno di nuovo si candida. Lo trovo sconcertante per la mancanza di coraggio, nonostante sia coraggioso candidarsi alle primarie di un partito che in realtà sta solo effettuando un “cambio di nome”.
Voglio dire: tutti i politologi più illustri hanno già dichiarato che sarà una chiusa operazione di cambio nome e invece di fondare nuovi movimenti, tutti vogliono candidarsi nel calderone?
Boh. Che strategia sarebbe questa?
44 anni, vecchio per Adinolfi.
Amante della democrazia, troppo per i metodi de iMille
Non amante del comportamento “democristiano”, niente Veltroni
…il giorno delle primarie spendo 5 euro in birra e vaffanculo il partito (was) democratico
passerò per ingorante, ma io di questo adinolfi non ho mai sentito nulla. ma che occupazione ha? dove?
prometto che farò ricerca.
Si legge su Corriere della sera.it: “Pd, si candida anche il blogger Adinolfi”
A me non piace affatto il blogger o non blogger Adinolfi.
Adinolfi è buono come un piatto con la cotica, non perché sia grasso per carità..altrimenti ariekkolo a fare la vittima.
È un po’ come Platinette: le spara grosse e il più delle volte a casaccio.
Ma non era più auspicabile la candidatura di Scalfarotto???
caro Ivan,
oggi pomeriggio, sul sito dei mille, e’ comparso un lungo articolo in cui si spiegava perche’ questa sera a Roma alcuni de iMille annunceranno il sostegno de iMille a Valter Weltroni. In fondo a quella lettera, tra alcuni nomi, c’e’ il tuo. La notizia di questa ‘decisione’ de iMille e’ stata comunicata prima sul sito di ‘Repubblica’, poi sul sito de iMille.
Mi chiedo se anche di questo hai saputo solo poco fa, tornato a casa. Mi chiedo di chi parli quando parli de iMille, di quelli che scrivono, cercano di contribuire, portare idee o di quelli che (qui cito l’articolo sul sito de iMille) ‘sono quelli che fanno’, e senza chiedere niente a nessuno hanno deciso di fare una lista e di appoggiare Veltroni usando il simbolo de iMille.
Ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte, ma o si agisce come individui, o si rappresenta un gruppo di persone. Una delle due, non quella che fa piu’ comodo a seconda delle circostanze. Tu non puoi firmare sul sito de iMille una lettera in cui annunci che fai una lista insieme ad altre persone per sostenere Veltroni, come rappresentante de iMille, e poi qui sul tuo blog scrivere che secondo te iMille hanno cose piu’ importanti da fare che cercare un candidato da appoggiare.
Non avevo l’impressione che di cerchiobbottisti ce ne fossero troppo pochi in giro. Faccio gli auguri a te e a iMille, da stasera non contatemi piu’ tra di voi
Barbara
sulla candidatura, c’e’ un sondaggio in cui esprimere la propria preferenza a riguardo
Filippo, meglio mi sento –questo sondaggio non e’ sul sito de iMille, o mi sbaglio? e che ci sara’ una lista di sostegno a Veltroni e’ stato annunciato prima su Repubblica online, e poi oggi nel tardo pomeriggio sul sito de iMille, o ho le traveggole anche su questo? e se sei Filippo Zuliani, c’era anche il tuo nome li’ sotto –lo sapevi o no? e se lo sapevi che cosa dici a fare, e a chi che c’e’ un sondaggio su cui esprimere la propria preferenza –ma che ci siamo impazziti, che si chiede la preferenza su qualcosa che e’ gia’ successo?
che amaro in bocca
@Barbara: il sito de iMille ha avuto problemi di connessione tutto il giorno per moltissimi utenti del web.
Il sondaggio si e’ reso disponibile effettivamente solo l’annuncio del supporto, onestamente io non ho capito se per problemi tecnici o per chissa’ quali altri motivi. Io intanto voto, perche’ si sa, i colpi ad effetto e le retromarce sono sempre dietro l’angolo in politica.
ciao
Ivan, e’ proprio vero che iMille hanno cose piu’ importanti da fare che scegliere il candidato segretario. Anzi, credo che per assurdo non sarebbe stato molto importante chi iMille avessero scelto e sostenuto, fintantoche’ lo spirito, le idee e gli ideali di cui si facevano bandiera fossero stati chiari e immutati.
Quello che ha disturbato e’ stato il modo con cui questa scelta e’ stata fatta. Con alcuni che prendono e a nome dei mille aderiscono, senza consultare nessuno se non una decina di fortunati (si fa per dire, e nemmeno erano tutti d’accordo, anzi una maggioranza risicata), e decidono di appoggiare Veltroni. Oltretutto dando la netta impressione all’esterno, spero sbagliata, di averlo dovuto fare in tutta fretta in cambio di qualcosa. Nel frattempo alcuni altri, che non condividevano la scelta, prendono la palla al balzo per candidare Adinolfi. Una candidatura evidentemente preparata da tempo che aspettava l’occasione giusta per saltare fuori come salvatrice della patria tradita.
Ora mi domando, perche’ e’ stato fatto tutto in questo modo? Dobbiamo proprio pensare male?
Ecco, tutto questo amereggia e delude. E’ il miglior modo si potesse pensare per gridare al mondo che tutte le belle cose di cui discutevamo erano tutte farlocche. Che alla democrazia, alla partecipazione, al decidere insieme non ci riusciamo neanche in mille, figuriamoci in 50 milioni. E’ il miglior modo per far sentire un piccolo gruppo di volenterosi pieni di entusiasmo semplicemente usati e manipolati per i propri scopi.
Io credo ancora che non ci sia e non ci debba essere spazio per tutto questo nel PD. Invece ai Mille, come Barbara, non ci credo piu’.
Cara Barbara, non e’ affatto corretto dire “senza chiedere niente a nessuno”. Tutte le persone che hanno partecipato all’attivita’ de iMille fattivamente hanno preso parte a una lunga e democratica discussione. Francamente non mi ricordo di aver visto di frequente il tuo nome sul sito de iMille in queste settimane se non oggi, quando hai messo svariati post di critica in alcuni siti compreso quello de iMille. Sul resto e’ certamente piu’ competente a risponderti Ivan, ma se leggessi attentamente l’articolo vedresti che c’e’ scritto a chiare lettere che “iMille non sono Veltroni” ma “sono un movimento di idee e di proposte nuove”. Ed e’ esattamente quello che Ivan ha scritto qui. Mi scuso con Ivan se ho gli ho rubato in parte la risposta ma era mi puo ‘ forte di me.
Giovanni, fino a tre settimane fa io non conoscevo nessuno de iMille (ne’ Ivan, ne’ Marco, ne’ Luca, ne’ altri). Ho preso una e-mail, li ho contattati, mi hanno risposto. Ho scritto dei post, dei contributi etc. Cosi’ e’ nata la mia partecipazione a iMille, nella maniera piu’ semplice e democratica che si possa immaginare. Ebbene ho partecipato anch’io alla discussione del documento e ci ho messo la mia firma. Come ha scritto Marco, iMIlle non sono una setta di soliti noti ma sono un movimento assolutamente democratico aperto a tutti quelli che “fanno”. Partecipa, scrivi, di’ la tua, proponi delle idee, offri le tue competenze, in qualunque campo siano. Sei il benvenuto. Ti aspettiamo
no no no caro raul. no me stare a cojonà..
ma allora me lo spieghi il post di luca verso mezzogiorno che faceva riferimento a 3 alternative ?!?!!?
e che la discussione era ancora aperta!?!??!
Certo che era ancora aperta Costantino! Ho nella mia inbox le e-mail di stamane in cui ancora si discuteva come forsennati. Ho qualcosa come 50 e-mail di stamane mia (sono negli USA) quindi primo pomeriggio Italiano in cui si discuteva come pazzi. Al punto che Filippo Zuliani ha avanzato una perplessita’ e alcuni si sono detti estenuati. Poi’ e’stata fatta una conta definitiva de iMille attivi che partecipavano e su 20 18 erano favorevoli a Veltroni. Dopodiche’ Marco ci ha mandato a a tutti una proposta di bozza su cui ci siamo confrontato e che e’ quella che e’ poi apparsa sul sito de iMille.
Caro Raoul,
mi e’ nuovo e di difficile comprensione il concetto che piu’ post pubblichi su un sito piu’ diritto hai di dire la tua in merito alla linea politica del gruppo a cui appartieni, persaltro tenendo tutti gli altri all’oscuro fino a giochi fatti. Cos’e’, il potere a bollini come il distributore della benzina? I miei ricordi liceali dicono che questa si chiama “oligarchia” e non “democrazia”. Ma non erano proprio gli oligarchi quelli che non ci piacevano e volevamo mandare a casa? E quale motivo mai faceva preferire che la democratica e forsennata discussione interessasse solo e “venti saggi” e non tutti i mille interessati e “attivi” come dici tu? Bastava un post sul sito, come effettivamente c’era. E come mai c’era tutta questa fretta? Mi dispiace ma non riesco proprio a capire, riesco solo a pensare male.
E poi via, il tuo nome era dal giorno prima sul manifesto per Veltroni insieme a Marco Simoni e Ivan, tanto che Repubblica dava gia’ tutto per fatto. Avete finito per usare come bamboline tutti gli altri. Ecco, era esattamente questo che volevamo cambiare. Un’occasione sprecata, un vero peccato e tanta tristezza.
Saranno pure caldi ma questi pensieri li trovo condivisibili. In particolare, il terzo pensiero meriterebbe un nobel per la fisica.
Ma dai Giovanni. Mi sembra una persona molto intelligente. Perche’ dici queste cose? Quale oligarchia? Quali saggi? Non siamo un partito, ne’ abbiamo una struttura. Siamo un movimento, e quindi i venti saggi sono stati semplicementi quelli che si sono “mossi” di piu’. pero’ hai ragione che il metodo e’ sbagliato e va cambiato. Proprio in questo momento Filippo Zuliani ci ha mandato una e-mail per cercare di capire come evitare che siano in venti a decidere per tutti. Hai ragione: dobbiamo censirci, capire chi siamo, avere dei nomi e trovare un modo di votare sulle decisioni come ogni organizzazione fa. Ma sai che non e’ facile fare tutto questo in cinque giorni quando ci si e’ resi conto che bisognava decidere in fretta e frutta. Anzi era del tutto impossibile. Ora dato che sei in gamba lascia stare le recriminazioni e la tristezza. Abbiamo appena iniziato e sei indispensabile
Caro Raul, la cosa non mi è per nulla chiara..non mi tornano i tempi.
facciamo che ci dormo sopra, qualcuno domani spiegherà un po’ meglio.
e poi forse potremo svincolarci da questa TROPPO pressante querelle su chi appoggiare segretario (mi ripeto…per colpa di queste regole cazzute).
e tornare a cose più serie. idee e progetti.
buona notte
giovanni, i post sul candidato sul sito sono stati piu’ di uno. Piu’ del solo post di Luca Sofri. Riconosco pero’ che sono stati colpevolmente sparsi, impedendo una chiara visione della situazione.
Se pero’ hai la bonta’ di leggerli tutti, noterai come nella maggioranza dei commenti le scelte possibili si riducano solamente a due: Veltroni o un interno. Allora perche’ Veltroni e non un interno? Semplicemente perche’ presentare un interno da indipendenti vuol dire naufragare e ottenere meno dell’1% dei voti. Mi spiace, le regole non le abbiamo scritte noi ma il geronto45, noi possiamo solo cercar di circumnavigarle al meglio che possiamo.
a Barbara rispondo punto per punto: sul sito ci sono stati problemi tecnici mostruosi, risolti solo or ora, all’una e mezza di notte e senza che nessuno ci paghi gli straordinari. Tutti gli expat che ci seguono (e son tanti) hanno sofferto il blackout totale per tutto il giorno. Giuseppe Veltri ha cercato di mettere la pezza piu’ in fretta che ha potuto, ma abbiamo dovuto farlo nel bel mezzo del normale orario lavorativo. Ricordo a tutti che iMille non sono politici di professione e devono accavallare, come oggi, impegni lavorativi e possibili casini tecnico-politici. Per il resto, l’anticipazione di Repubblica e’ stata uno sgambetto di Adinolfi che ha dettato il pezzo, per il supporto a Veltroni vedi sopra. La fretta e furia che molti hanno ravvisato e’ stata dettata dall’impellenza della presentazione di stasera e dalla scarsezza dei mezzi tutt’ora a nostra disposizione. Noi disponiamo di un blog, una mailing list e un solo system manager (studente universitario). Certo, se avessimo avuto tre reti TV, svariati quotidiani e uno staff di persone pagate per occuparsene 24/24h saremmo riusciti a fare tutto per tempo e anche a prendere un po’ il sole tra una scadenza e l’altra.
non è la quantità ma la qualità dei contendenti a fare delle primarie un test politicamente valido. il buon mario non rappresenta nessuno se non se stesso, bello invece sarebbe stato vedere tutti i big in pista.
Caro Ivan,
Sinceramente, il fatto che tu appoggi la candidatura di uno che scrive post sui rapporti uomo-donna come questo:
http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1557385
(ma è ancora peggio il post sul blog della Sette a cui rinvia!)
mi lascia quanto meno perplesso.
Allora anche tu pensi che i rapporti tra uomo e donna in Italia debbano essere regolati, anche a sinistra, come ai tempi delle caverne? Ma dato che sei gay, questo vuol dire che anche i rapporti tra uomo e uomo devono essere così? Sinceramente, se fosse così, mi dispiacerebbe per il tuo fidanzato… e per il nostro paese!
Cari saluti
Lorenzo
Lorenzo,
e vabbe’ che siamo tutti un po’ agitati, ma almeno leggi quello che ha scritto Ivan: “Gliel’avrei sconsigliato con tutti i mezzi, gli avrei detto che non avrei mai votato per lui….”.
Non avrebbe mai votato per lui.
cioè, non è che la appoggi: ma fai capire che magari, forse… insomma no 🙂
a volte mi chiedo se non sei un po’ troppo paraculo per essere di sinistra.
Ma, quando scrivi, mi vengono in mente le parole che dicevano i braccianti sentendo parlare Di Vittorio: “Binidittu lu latti ca ci ditti sa matri!”
Ieri all’aperitivo dei iMille ho parlato con un po’ di gente e mi sono reso conto della tristezza e della frustrazione.
Tristezza perché iMille erano seguiti da gente che è stanca di essere manovrata e voleva imporre nel PD un modo nuovo di fare politica.
Frustrazione perché ha trovato che iMille era gestito nello stesso modo dei centri di potere a cui avrebbe dovuto opporsi.
Per prima cosa mi è dispiaciuto per me stesso, poi per coloro che erano lì, e poi per Marco Simoni che non conosco molto bene ma che, fino ad ora, è l’unico che si sia presentato alle riunioni e mi abbia concesso la parola ed è l’unico che abbia fatto qualcosa per tenere insieme il gruppo.
Per questo, e per una personale indisposizione alla perdita della speranza, scrivo queste considerazioni.
Se iMille si comporta come gli altri, allora non ha senso e sparirà perché la gente, stanca di fare da portatrice d’acqua per capi popolo simpatici ma lontani ed indifferenti, si allontanerà.
iMille ha senso solo se sarà rivoluzionario.
Al giorno d’oggi essere rivoluzionari (cioè dotati di un’idea diversa che cambia le cose) è:
1) avere un’idea (e quindi un’identità) chiara;
2) avere un metodo chiaro e trasparente nella struttura, nella presa delle decisioni e nelle azioni;
3) essere coerenti con entrambe ed, allo stesso tempo, riuscire a fare cose concrete.
Per fare questo, non è possibile essere il “partito di tutti”. Dovremo prendere delle decisioni e ci perderemo qualcuno per strada.
L’alternativa è invece quella di essere il partito di “nessuno” o peggio di qualcuno dei tanti Adinolfi che non ha nemmeno provato ad ottenere il nostro appoggio e che sembra ci consideri un giocattolo da spezzare non appena non è più suo.
Il giocattolo forse si spezzerà, però non può piegarsi, perché se siamo qui, è perché ci siamo scottati con politici che, almeno, erano un po’ più abili di Adinolfi.
Quindi per dirla alla garibaldina “O si fa un’Italia” diversa anche dai iMille come sono stati negli ultimi giorni di questo mese di vita, “o si muore”… come movimento… intendo.
Guido
PS
Adinolfi dal vivo sembra un Ferrara giovane che ragiona peggio del Ferrara vecchio.
Ha parlato 30 secondi, non ha spiegato nulla ed, appena finito si è avventato sul buffet mentre la gente ancora si parlava cercando di capire che stava succedendo.
Eppure, considerando la stazza, a casa sua glie ne danno da mangiare.
Proprio una bella figura di uomo!
Non penso che lo voterò.
Guido
(Gribaildano scoglionato (nel senso di abbandonato sullo scoglio di Quarto) ma ancora combattivo)
Scusami se mi permetto di commentare il tuo post, tanto lo so che non avrò risposta ma la frase che citi nel punto 2 sinceramente mi fa sorridere:
2. Peccato non aver saputo prima che Adinolfi avrebbe considerato l’idea di candidarsi. Abbiamo lavorato insieme per mesi, ma non ne sapevo nulla. Gliel’avrei sconsigliato con tutti i mezzi, gli avrei detto che non avrei mai votato per lui, ma sarebbe stato bello poter almeno considerare l’alternativa.
Con i mille gli avete offerto un bel trampolino di lancio (anche se non verrà mai eletto è ovvio) lo sapevano tutti gli italiani che avrebbe cercato di candidarsi alle primarie meno che i mille?
saluti
Raga, a me Adinolfi sta simpatico quanto un calcio in bocca (per altro adoro il profilo fattone qui su da Guido e Antonella), ma non si può dire che a questo giro abbia torto.
iMille erano nati con lo spirito di scalfire l’egemonia delle oligarchie, contro i dinosauri. “It’s time for them to go”, era lo slogan iniziale, poi quando è arrivato Veltroni è stato cambiato in un più veltroniano “E’ tempo di andare”, che non ti dice nemmeno dove e proprio in questo è taaanto veltroniano… Ma lo spirito non si poteva cambiare facilmente come lo slogan. Adinolfi lo ha solo fatto suo, quando ha capito (invero un po’ tardi) che il movimento si sarebbe allineato dietro alla candidatura di Marini e D’Alema. Non tanto per convinzione, secondo me, quanto per bandwagon, ossia per salire sul carro del sicuro vincitore. Ma questa è solo una mia opinione.
Se vi interessa qualche altro risvolto sul giorno di ieri: http://anellidifumo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1559275
La candidatura di Adinolfi è semplicemente RIDICOLA.
Sta cercando invece una candidatura per le prossime elezioni generali e sistemarsi a vita.
Appena c’è qualcosa di elettorale in giro, c’è Adinolfi.
L’inventore delle liste “caciara”, blogger sovrappesato, uno che vende risultati di calcio con i numeri telefonici a pagamento 899…
un cialtrone come tanti ne girano a Roma nell’ambiente politico.
Un omofobo, uno a cui non piacciono le donne, piacciono le fiche, il che la dice lunga sulla serietà e affidibilità…
Scusa Ivan,
tutto molto bello e molto politicamente corretto.
Però io mi sono fatto un’idea diversa: mi sembra che Adinolfi sia un paraculo, che dice e non dice, chiacchiera con tutti e poi va per conto suo. Perderà, naturalmente, ma avrà trovato visibilità, e magari un posto nel direttivo del PD, che a uno che ha visibilità, un posto non lo si nega.
I Mille hanno giocato male, perché si sono fatti prendere dal panico, hanno sentito l’urgenza di rispondere, si sono sentiti in 20, hanno fatto i conti tra di loro, e hanno pubblicato una lettera sbagliata, scritta male, che trasudava risentimento.
E hanno scelto Veltroni, che è il solito figlio di dirigente comunista con molte chiacchiere e poco programma, che è simpatico senza diventare convincente, e che sul referendum dice che ha senso ma non firma. E può stare simpatico, ma non a me, e sicuramente non ai Mille, visto che il sondaggio di Veltri (di Veltri, non dei Mille, per inciso) dà risultati diversi (e comunque, quando si è indetto, quando si chiude?).
Dei tuoi pensieri a caldo, il terzo, quello amaro, è quello più pesante.
Secondo me, se si vuole pensare agli ultimi due, si deve tornare agli ultimi due. Si dica che su Veltroni s’è sbagliato, si ricominci dal cosa e si dimentichi il chi. Oppure basta, s’è scherzato, s’è perso tempo.
Anche a me piace l’immagine di Adinolfi fatta da Guido:
Adinolfi dal vivo sembra un Ferrara giovane che ragiona peggio del Ferrara vecchio.
Ha parlato 30 secondi, non ha spiegato nulla ed, appena finito si è avventato sul buffet mentre la gente ancora si parlava cercando di capire che stava succedendo.
Eppure, considerando la stazza, a casa sua glie ne danno da mangiare.
Proprio una bella figura di uomo!
non dite così per carità che poi si offende!
e poi dice che tutti gli vanno addosso.
si dica piuttosto che l’ha fatta grossa.
si dica che è un paraculo e che “webwebweb centralità della rete” sono solo parole. niente accenni. bella tattica demmerda.
Caro Ivan
Sintetizzo qui e “adatto” secondo il tuo post, un commento che ho lasciato sul blog de iMille (post di Luca).
Secondo me ora occorre lasciare indietro le polemiche dei due giorni passati e “lavorare”.
La prima cosa da fare è eliminare subito ulteriori dubbi sull’appoggio alla candidatura: è Veltroni o no? (vedo ancora in giro dei “forse” o “chissà” che non aiutano). Non è vero che appoggiamo Veltroni? Allora definiamo tempi e metodi e poi chiudiamo il discorso, perché secondo me dobbiamo concentrarci su altro (organizzazione, definizione valori, e campagna … almeno sui blog in attesa di quella sul territorio).
Intanto formalizziamo il metodo: decidono coloro che “fanno le cose”? Io sono d’accordo e lo trovo un metodo “nuovo” e valido. Allora magari sarebbe utile (la mia è una proposta) dire chiaramente per motivi di trasparenza i nomi di costoro, che naturalmente si possono allargare via via.
Oppure facciamo in modo che costoro facciano una proposta e mettiamola ai voti tra gli aderenti (mi sembra che una lista di aderenti ormai ci sia).
Insomma: deve continuare ad esserci tra tutti i temi un periodo di brainstorming. Poi però ci deve essere il momento della sintesi e della formalizzazione della scelta. Chiara e definitiva.
condivido il pensiero di Kkarl, al 100%
Scusate, mi hanno informato del pezzo di Ivan, l’ho letto ed il commento mi nasce spontaneo.
Ma questo post di che anno è?
2005?
2006?
A buon intenditor, poche parole.
sopra c’e’ la data Paolo, leggila pure tutta con calma.
Grazie Filippo, fatto.
Per comprendermi serve un pò di memoria storica.
Se sei quello con cui ho scambiato piacevoli conversazioni giorni indietro, torna su quel sito e se ti va puoi leggerti un pò di cose, ciao.
Ma scusate cari i miei Mille e non più Mille, ma non sarebbe più onesto dire che è la solita banda che vuole un paio di posti con le stesse tattiche dei “geronto” che tanto criticate? Sinceramente la vostra novità dov’è? perchè nn basta essere nuovi nelle parole, si deve esserlo nei fatti!! E allora nuovo voleva dire candidare uno di voi, con il rischio si di prendere l1% e invece……….e invece qui si precisa che si sceglie di appogiare veltroni così abbiamo le poltroncine, facciamo chic come una gonna chanel nell’armadio e via……….wow questa sì che è novità!!! Ragazzi, i circoli culturali di sinistra e di intellettuali riformisti son finiti!! Siate nuovi, osate e non calcolate col bilancino quanti mille entreranno tra i 2400 dell’assemblea nazionale. Se già faceste così, sareste una novità
Non mi offendo. O forse sì, ma solo un po’. So’ ciccione, paraculo, stronzo, ridicolo e coglione perché non vedo la differenza tra gay e trans. Va bene, tutto bene. Non sono permaloso. Chi mi volesse dire anche qualcosa in faccia, sa dove trovarmi. Se ha la faccia di guardarmi negli occhi, poi ne parliamo.
Sinceramente sono sempre più sconcertato, mi scuso ma nn so molto del signor Adinolfi, mentre ho potuto conoscere Ivan ad un convegno a Genova per la camagna elettorale, continuo però a chiedere, e sinceramente per capire, perchè criticare così chi ha avuto il bel coraggio di metterci la faccia?? Chi sa di politica sa che è pericoloso poi non arrivare primo. Perchè nessuno dei mille ci mette la faccia e lancia una sua sfida alla segreteria? Più sicuro avere 5 posti sicuri che permetteranno di dire che tutto è cambiato mentre tutto è uguale a prima?
Giorgio permettimi una critica. Qui non si tratta di tattiche dei “geronto”. Si tratta di politica. La politica è stata, è e sempre sarà l’arte del compromesso. Non rischiare e galleggiare non è un peccato. Potrebbe essere la strada per pesare di più. La rivoluzione quasi mai ha portato a qualche risultato. Pur comprendendo la posizione di Adinolfi, io credo che la sua candidatura, con questo sistema di regole, è un rischio troppo grande per il movimento. Non so se il gioco valga la candela
date retta ad un 24enne senza alcuna esperienza politica:
-prima si studia, ci si costruisce una competenza, una cultura, una maturità cosmopolita e posmoderna, e poi si mette il piede nell’agorà politica.
fino a quel momento, leggiamo, documentiamoci, cresciamo. manteniamo una distanza di sicurezza. reciproca.
e votiamo votiamo votiamo. ogni volta che possiamo.
per chi, poi, dipende da a che punto sei nel processo di cui sopra 😉
Marione Adinolfi, per memoria storica e per dovere di cronaca, occorre dire che quando tu mi dicesti di “non fare il frocio” io ti risposi prontamente, e in faccia, “e tu non fare il lardoso ciccione”. Luogo: Radio Città Futura, anno 2005, stagione: estate. Per la precisione. 🙂
fantastico!
Carissimo Paolo, hai centrato il punto.
Conosco cosa sia la politica, in casa se ne fa da generazioni, e forse il nome di Camilla Ravera può dirti qualcosa….quindi so cosa sia il compromesso, l’arte della mediazione e tutto il resto.
Semplicemente mi pare che sia buffo che ad ogni primaria appaiano liste e gran movimenti di piazza che vogliono “pesare di più”. Come tutti avete enormi contraddizioni interne e di coerenza permettimelo, prima nei 45 mancavano i trentenni, ora avete portato i mille a quota 40, ma se davvero è così, la soglia è il 1967……e non credo che tutti siano under 40…….sono piccole cose, dettagli, ma che sono la differenza rispetto ai partiti. Se in mille non vi imponete il rispetto anche solo formale di quello che chiedete, partite già con il piede sbagliato. E’ facile entusiasmare nei momenti di passaggio, è il resto che è difficile.
Caro Giorgio,
forse non ho parenti famosi nell’agorà della politica però abbiamo orecchie per sentire ed occhi per vedere.
Con altre persone per bene, ci siamo riuniti per formare una cosa che doveva essere nostra e doveva contribuire al bene della cosa comune.
Adinolfi, ovvero dei promotori di questa cosa, si è presentato ad una riunione della quale non siamo stati informati dove si prendevano decisioni a nostro nome.
A quella riunione ha detto: “o si fa come dico io (cioè mi votate) o rompo il giocattolo e, rompendolo, acquisisco la notorietà necessaria ad ottenere un trampolino di lancio per la mia impresa”.
Non si è fatto come diceva lui e quindi ha rotto il giocattolo.
Quella riunione non ci doveva essere ed, in ogni caso, lui doveva prendersi la briga di chiedere e magari avrebbe aricevuto.
No, lui ha voluto forzare.
All’incontro in cui doveva spiegare non ha spiegato perchè una spiegazione è un dialogo: lui ha parlato, ha sostanzialmente detto che ci mollava (e già lo sapevamo) e poi se ne è andato.
Reclamo il diritto di avere un forte giramento di coglioni perchè, nonostante in Italia (dove le cose vanno come vanno) è normale che i politici facciano come Adinolfi. Io volevo, e voglio, fare una cosa diversa.
Una cosa di persone ragionevoli che discutono, prendono decisioni in maniera chiara e condivisa, ed agiscono da persone per bene.
E quello di persone “per bene”, “oneste”, “buone” e “giuste” è un concetto che non è assolutamente fuori moda.
Questa è la gente sana con cui voglio stare.
Guido
il succo di tutta questa discussione per me è uno solo: Ivan, appoggiando un democristiano come Veltroni senza peraltro sputare in faccia ad un laido come Adinolfi (te l’ho scritto anche sul tuo blog, caro Mario!), mi sei calato. Ma ciò che mi fa spezzare il cuore è il pensiero che non ti vedremo mai deputato. A questo punto, ormai privo di un partito che non riconosco +, sarei pronto a votare una persona perbene come te… anche se ti candidassi per AS con la Alessandrona Mussolotti!!!
il punto 7 di Ivan traduce i miei pensieri.
lo scopo dei imille non é di essere per questo o per uael cqndiqto
mq difendere alcune idee, e per cercqre di plasmare la realtà italiana in funzione di queste idee
(piu’ mobilità sociale, meno eredidarietà, piu’ meritocrazia, piu’ europa, piu’ laicità, ecc.)
lo scopo dell costituente di fatto non é appoggiare X o Y ma
scirvere la costituzione del PD per eivtare che sia (edi irschi ci sono)
come ha detto Boselli “un compromesso storico Bonsai”
come dissi in un breve post la candidatura di Veltroni é ottima,
Veltroni vale, il vero problema é il virus del gattopardo
tutti diventano veltroniani per conservare lo status quo,
per manetenre la propria posizione e par si che ulla cambi
(“cambiar tutto per non cambiar nulla”)
il punto 7 di Ivan traduce i miei pensieri.
lo scopo dei imille non é di essere per questo o per uael cqndiqto
mq difendere alcune idee, e per cercqre di plasmare la realtà italiana in funzione di queste idee
(piu’ mobilità sociale, meno eredidarietà, piu’ meritocrazia, piu’ europa, piu’ laicità, ecc.)
lo scopo dell costituente di fatto non é appoggiare X o Y ma
scirvere la costituzione del PD per eivtare che sia (edi irschi ci sono)
come ha detto Boselli “un compromesso storico Bonsai”
come dissi in un breve post la candidatura di Veltroni é ottima,
Veltroni vale, il vero problema é il virus del gattopardo
tutti diventano veltroniani per conservare lo status quo,
per manetenre la propria posizione e par si che ulla cambi
(“cambiar tutto per non cambiar nulla”)
il punto 7 di Ivan traduce i miei pensieri.
lo scopo dei imille non é di essere per questo o per uael cqndiqto
mq difendere alcune idee, e per cercqre di plasmare la realtà italiana in funzione di queste idee
(piu’ mobilità sociale, meno eredidarietà, piu’ meritocrazia, piu’ europa, piu’ laicità, ecc.)
lo scopo dell costituente di fatto non é appoggiare X o Y ma
scirvere la costituzione del PD per eivtare che sia (edi irschi ci sono)
come ha detto Boselli “un compromesso storico Bonsai”
come dissi in un breve post la candidatura di Veltroni é ottima,
Veltroni vale, il vero problema é il virus del gattopardo
tutti diventano veltroniani per conservare lo status quo,
per manetenre la propria posizione e par si che ulla cambi
(“cambiar tutto per non cambiar nulla”)
il punto 7 di Ivan traduce i miei pensieri.
lo scopo dei imille non é di essere per questo o per uael cqndiqto
mq difendere alcune idee, e per cercqre di plasmare la realtà italiana in funzione di queste idee
(piu’ mobilità sociale, meno eredidarietà, piu’ meritocrazia, piu’ europa, piu’ laicità, ecc.)
lo scopo dell costituente di fatto non é appoggiare X o Y ma
scirvere la costituzione del PD per eivtare che sia (edi irschi ci sono)
come ha detto Boselli “un compromesso storico Bonsai”
come dissi in un breve post la candidatura di Veltroni é ottima,
Veltroni vale, il vero problema é il virus del gattopardo
tutti diventano veltroniani per conservare lo status quo,
per manetenre la propria posizione e par si che ulla cambi
(“cambiar tutto per non cambiar nulla”)
Esatto……..ecco quello che non mi convince di sti Mille:
”
tutti diventano veltroniani per conservare lo status quo,
per manetenre la propria posizione e par si che ulla cambi
(“cambiar tutto per non cambiar nulla”) ”
Come dire, avremo due candidati quarantenni, che pongono il problema generazionale, ok uno ora vi sta sulle balle….ma l’altro? -e poi forse ci sarà letta……………ma megli aggrapparsi al carro del vincitore così ci danno più seggi……devo dire che mi pare proprio un modo nuovo di ragionare!!
E poi davvero i quarantenni sono fuori dalla politica perchè, o meglio solo perchè, non ce li hanno voluti? Forse invece per certi anni se ne sono disinteressati, hanno fatto altri percorsi, hanno fatto altre carriere e visto la politica da lontano….però ora questo PD è un buon affare e allora….noi che abbiamo studiato economia fiutiamo l’affare!
Mi chiedo, come mai ci sono tanti sotto i trent’anni nelle sezioni e nei Municipi?
E perchè nei Mille non ci mettete una quota, mettiamo i 250 tra i venti e i trenta?
Non è l’età anagrafica che conta, sono i contenuti politici. E non è una frase trita e ritrita, è la verità. Marione Adinolfi, nonostante la tenera età, rappresenta un modo di fare politico vetusto. Si capisce lontano miglia marine, che si interessa di politica solo per fare carriera e ovviamente soldoni. Un tipo come lui, che madre natura ha dotato solo di buone mascelle, può solo aspirare a farsi largo col blog stracarico di banalità e insulti, che alimenta con le bugie frutto dei suoi incubi notturni causati da grandi abbuffate. Uno che vende risultati di partite di calcio attraverso un numero telefonico a pagamento, come lo chiamereste? cialtrone ? buffone ? amico di Moggi ?
Non tiro la volata a Veltroni, ma un unomo “è” la sua storia. Pertanto, finora, solo Veltroni e la Bindi sono candidature serie e degne. Anche Letta mi pare uno nato con la camicia. Allevato alla scuola Andreattiana/Andreottiana rappresenta la riproposizione della conosciutissima politica democristiana, un giusto mix di correnti che lottano per il potere, proprio come ai vecchi tempi dello scudocrociato.
Giorgio Ravera,
perche’ se vuoi tutte queste cose nei iMille (personalmente trovo le tue idee sensate) non ci dai una mano?
Caro Filippo
intanto perchè essendo un progetto di trenta-quarantenni, a 23 capisci bene che sono molto fuori dal vostro target, due perchè ahimè la storia di famiglia un po’ mi influenza nel lavorare da dentro il partito, tre perchè ripeto certi sputi di questo progetto mi sono poco chiari ed alcuni post mi sono piaciuti poco, politicamente parlando (vedi pure il mio pensiero su “zombie”). Prometto che in questi giorni mi documenterò più attentamente sul vostro movimento, e poi tutto può essere. Non ho idea se dai post si risalga alla mail quindi la lascio qui in modo che se tu, Ivan o altri dei mille dovessero volermi spiegare di più sulla base politica del vostro impegno sarò lieto di leggerne e magari condividerne parti o la totalità.
giorgio1085@interfree.it