Carmen Cordoba, corrispondente da Roma del settimanale colombiano Semana, racconta su Internazionale l’odissea per ottenere un permesso di soggiorno.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
3 risposte a “Più extra e meno extra”
Pure il mio moroso è extracomunitario e regolarmente in Italia da anni.
Ora per seguirmi ha cambiato città e lavoro… non vi dico la burocrazia, le file, le informazioni contraddittorie, i moduli, i certificati e le autocertificazioni! Insomma fosse irregolare avremmo risparmiato più di 1mal di pancia, più di 1mal di testa, più di 1 occhiataccia da parte di funzionari dello stato poco preparati e soprattutto poco gentili!
L’Italia e le sue leggi sono delle continue odissee, potremmo scriverci 1 libro, anzi un’enciclopedia. E l’odissea per ottenere il divorzio????? Ne vogliamo parlare? E l’odissea per far togliere la residenza del tuo ex dalla casa in cui vivi? Ne vogliamo parlare? E l’odissea per frequentare un corso di laurea che hai sognato da una vita ma che non puoi per via dei test? Ne vogliamo parlare? E…….vabbè lasciamo perdere. tanto chi sta in Parlamento e potrebbe cambiare tutte queste assurdità, non lo fa, tanto che glie frega!
Se potessi scapperei da questo paese incivile. La civiltà e il rispetto per i cittadini, dal più povero al più ricco. Ecco cosa manca da noi. Mancando questo manca tutto.
Si l’Italia e’ quello che e’ pero’ e’ anche vero che da aprile i cittadini comunitari il permesso di soggiorno non lo devono piu’ chiedere, mentre qui in Spagna invece e’ ancora previsto, corredato da una bella sfilza di documenti (autocertificazione? parola sconosciuta qua), e, perlomeno a Barcellona, bisogna mettersi in fila al comune verso le sei del mattino, passare poi dalla questura e, se tutto e’ andato bene, si finisce per ora di pranzo. L’erba del vicino …..